09-12-2020 Paola Pierotti 3 minuti

Ercolano, una gara per lo studio di fattibilità per la valorizzazione di Villa Favorita

Flop per il coinvolgimento dei privati. In campo il Mibact con l’Agenzia del Demanio

L’Agenzia del Demanio ha già attivato l’iter tecnico-amministrativo propedeutico all’esecuzione dell’intervento di restauro e risanamento conservativo di “Villa Favorita e Parco”

Non era andato a buon fine il tentativo di concessione di valorizzazione per destinare la Villa Favorita di Ercolano a struttura turistico-ricettiva e culturale. Il bene è tornato al Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo e dall’Agenzia del Demanio anticipano che a breve partirà la gara per il piano di fattibilità tecnica e per la progettazione definitiva del compendio. 

Villa Favorita è una delle ville vesuviane, il grandioso complesso di dimore nobiliari costruite in gran parte in epoca settecentesca, tra le campagne e la costa del golfo di Napoli, e ne rappresenta uno degli esempi più sontuosi, ricca di elementi artistici ed architettonici di grande valore ed eleganza. In queste settimane, il compendio, con annesso parco, è stato consegnato al Mibact, al fine di avviare la valorizzazione unitaria e la fruizione pubblica dell’edificio di grande pregio storico artistico, inserito nel cosiddetto Miglio D’oro, il tratto di strada tra i Comuni di Ercolano e Torre del Greco.

Torna la gestione pubblica, dopo il tentativo (fallito) di aver tentato di coinvolgere i privati. Ma ripercorriamo i passaggi. Dopo anni di abbandono e degrado del compendio in consegna al Ministero della Giustizia, e con un parziale ed incompleto intervento di restauro da parte del Mibact, nel 2015 l’Agenzia del Demanio – nell’ambito del progetto Valore Paese Dimore – aveva avviato un’iniziativa di partenariato pubblico privato con un bando di concessione di valorizzazione per destinarla a struttura turistico-ricettiva e culturale. Si parlava di una concessione da 6 a 50 anni e si cercava un progetto imprenditoriale nel rispetto del valore artistico della struttura, con ricadute sull’occupazione locale. 

Il progetto era stato anche inserito nel programma Più Europa e avrebbe potuto beneficiare di finanziamenti a valere sul fondo Jessica, con tassi agevolati fino al 60-70% degli investimenti stimati per l’intera operazione. La gara per selezionare l’operatore è andata però deserta: nessun privato era riuscito a fare una proposta sostenibile, a fronte dei necessari investimenti.

Alla luce dell’esito, l’Agenzia ha avviato una riflessione sul percorso di valorizzazione della Villa anche con interlocuzioni con i soggetti che pur avendo manifestato interesse non avevano presentato una formale offerta in sede di gara. «Tale percorso – raccontano dall’Agenzia – si è concluso, a valle della predisposizione di uno studio da parte della Direzione Regionale Campania dell’Agenzia, con la necessità di una contribuzione pubblica per i rilevanti investimenti necessari». Ecco che l’impegno della Agenzia si è concretizzato nello stanziamento di 10,5 milioni di euro. E nella partita sono stati coinvolti il Ministero dei beni culturali e il Comune di Ercolano per un eventuale cofinanziamento dell’intervento di restauro che hanno candidato l’immobile al progetto Bellezz@ del Governo.

L’Agenzia del Demanio ha già attivato l’iter tecnico-amministrativo propedeutico all’esecuzione dell’intervento di restauro e risanamento conservativo di “Villa Favorita e Parco” attraverso l’affidamento di un servizio di indagini preventive, mirato all’esecuzione dei rilievi, delle verifiche di vulnerabilità sismica dei beni, delle relative prove ed indagini, attualmente in fase di completamento. L’Agenzia ha anche eseguito lavori di messa in sicurezza ed installazione di opere provvisionali a tutela e salvaguardia del bene, ad oggi ultimati e collaudati.

Intanto, lo scorso anno, il Ministero ha comunicato il cofinanziamento per altri 2 milioni, a valere sulle risorse del PON Cultura e nel novembre 2020 è stata sottoscritta la convenzione per l’esecuzione dell’intervento che individua l’Agenzia come stazione appaltante e contestualmente consegnerà al Mibact il compendio per assicurarne la rigenerazione, la valorizzazione e la fruizione pubblica.

In copertina: immagine tratta da fondoambiente.it

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Paola Pierotti
Articoli Correlati
  • Rigenerare Napoli: dettaglio e cura, il metodo Gnosis

  • I drammaturghi dello spazio: l’architettura di Giò Forma

  • Mestre, il giardino scolastico rivive grazie al Covid e all’architettura tattica

  • Architettura e nuove sfide, un sondaggio per analizzare la professione in Europa