In Sardegna, dalla prossima stagione turismo in una casa d’autore
In attesa della cosiddetta “fase 2” e dell’allentamento delle misure restrittive messe in atto per contenere la pandemia di Coronavirus, le realtà turistiche e le strutture ricettive in Italia guardano alla stagione estiva e alla ripresa post-covid19. Parallelamente alle riflessioni che si stanno portando avanti sugli spazi pubblici e domestici nell’era post-emergenza, anche per gli spazi dedicati al leisure e al turismo, si dovranno attivare risposte mirate per soddisfare i nuovi bisogni. E il lussuoso resort di Is Molas, che si trova a una trentina di chilometri da Cagliari in una delle zone più belle della costa sud della Sardegna, vicina alle rinomate spiagge di Chia e di Tuaredda, sembra muoversi in questa direzione.
L’esclusivo complesso ricettivo, del quale fa parte anche il Circolo Golf di Is Molas – tra i primi dieci in Italia e riconosciuto anche a livello europeo –, ha recentemente visto il completamento delle 15 ville progettate dallo Studio Fuksas, in un’area naturale che si estende per 500 ettari. Denominate “Sculture da abitare”, queste 15 residenze esclusive riprendono la caratteristica struttura dei nuraghi sardi e sono state costruite all’insegna dell’eco-sostenibilità e del rispetto dell’ambiente naturale circostante. Interamente progettate da Fuksas, con un taglio che varia dai 200 ai 500 mq, le ville sono state messe in vendita da subito. Tuttavia, la novità di quest’anno è che 4 di queste residenze da sogno, già arredate, sono disponibili anche per la locazione settimanale o stagionale. Una decisione che Immsi S.p.A, la holding della famiglia Colannino cui fanno capo oltre 40 società operative nei settori immobiliare, industriale e navale, ha affiancato a quella di un generale upgrade del complesso, e che includerà anche la riqualificazione di hotel a 4 stelle e la creazione de “La19”, una nuova area lounge pool&cocktail affidata allo chef Ivano Congiu, che da alcuni anni è alla guida del ristorante del resort.
Dal punto di vista architettonico e in termini di sostenibilità, queste residenze di lusso sono dotate di impianti a risparmio energetico, per la costruzione sono stati usati materiali locali – come pietra e legno –, e il ciclo integrato dell’acqua permette di ridurre gli sprechi, recuperandola e riutilizzandola per l’irrigazione del campo da golf e per il raffreddamento e il riscaldamento delle ville. Nel dettaglio.
Energia: il progetto non prevede l’utilizzo di energia proveniente da combustibili fossili. Ciascuna villa ha una classe energetica di minimo A ed è dotata di un impianto fotovoltaico.
Strutture: sono stati usati particolari intonaci a base di materiali totalmente naturali ed ecocompatibili (privi di cemento) a base di calce idraulica, sughero, argilla, farine fossili e strutturalmente rinforzati con fibre. Le finiture esterne sono invece in cocciopesto.
Materiali interni: tutti naturali, a partire dal “tadelakt”, intonaco con pigmenti proveniente dalla tradizione marocchina.
L’arredo è stato interamente curato da Doriana Fuksas e, oltre a caratterizzarsi per l’uso di materiali pregiati, per i complementi d’arredo annovera aziende leader del settore, tra le quali Moroso, Baxter, Venini e Slamp.
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