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Oltre la smart city! Come l’Ai ridisegnerà la città del futuro
Oltre le città iperconnesse, il futuro dell'urbanistica è nell'intelligenza artificiale
Dai modelli digitali alla raccolta e al monitoraggio dei dati: come saranno le città del futuro
L’integrazione dell’intelligenza artificiale (Ai) nel settore dell’urbanistica giocherà un ruolo cruciale definire l’aspetto e l’organizzazione delle città del futuro, rendendole più vivibili, sostenibili ed efficienti.
Prima di analizzare come la tecnologia rivoluzionerà i nostri centri urbani, è importante spendere qualche parola sull’intelligenza artificiale, che altro non è che la capacità delle macchine di mostrare abilità tipicamente umane come l’apprendimento, il ragionamento, la creatività e la pianificazione.
I sistemi dotati di Ai, quindi, sono in grado di raccogliere e analizzare i dati ambientali attraverso sensori o videocamere, adattando autonomamente il proprio funzionamento per risolvere problemi specifici o raggiungere determinati obiettivi. I dati acquisiti vengono processati e utilizzati per rispondere in modo mirato alle necessità in tempo reale.
In questo contesto, l’intelligenza artificiale è strettamente legata al concetto di smart city. Le città del futuro, infatti, saranno caratterizzate dall’uso di tecnologie avanzate in grado di ottimizzare la gestione delle risorse e migliorare la qualità della vita degli abitanti.
Le possibili applicazioni dell’Ai in ambito urbanistico
In architettura e urbanistica le potenziali applicazioni dell’AI sono davvero molte, e promettono tutte di trasformare radicalmente il modo in cui progettare e gestire le città del futuro. A partire dalle attuali sperimentazioni, possiamo già intravedere i miglioramenti che l’Ai porterà in termini di pianificazione, organizzazione e sviluppo urbano.
L’utilizzo dei sensori, per esempio, offre opportunità significative nella gestione del traffico e del trasporto pubblico in tempo reale. Telecamere di sicurezza collegate a sistemi intelligenti, invece, potrebbero rilevare situazioni di emergenza, consentendo un rapido intervento delle forze di soccorso, mentre l’Ai può contribuire a sostenere un’urbanistica di genere, promuovendo città più inclusive e alla portata di tutti.
Ecco, allora, alcuni dei principali ambiti di applicazione:
- pianificazione urbana. Gli urbanisti possono sfruttare l’Ai per fare simulazioni e delineare modelli predittivi per valutare l’impatto delle varie proposte di sviluppo urbano. Simulando la realizzazione di una nuova infrastruttura, per esempio, è possibile capire come influenzerà il traffico circostante e come si inserirà nel tessuto urbano
- gestione delle risorse. L’esigenza di gestire al meglio le risorse disponibili sarà sempre più urgente in futuro. Proprio per questo si stanno sviluppando modelli Ai per supportare la gestione efficiente di risorse idriche ed energetiche, nonché il miglioramento della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. L’intelligenza artificiale, infatti, può prevedere i picchi nei rifiuti da raccogliere, consentendo di pianificare i percorsi di smaltimento in modo più efficiente e conveniente
- monitoraggio dell’ambiente. Grazie a reti di sensori intelligenti, è possibile raccogliere dati in tempo reale sulla qualità dell’aria o dell’acqua, identificando le aree più inquinate e le cause di tale inquinamento. In questo modo è possibile attuare interventi tempestivi ed efficaci, al fine di migliorare l’ambiente urbano
- mobilità urbana. Oltre ai già citati benefici nella gestione del traffico, grazie all’Ai sarà possibile sviluppare sistemi di trasporto pubblico e privato autonomi per migliorare la sicurezza stradale e snellire il traffico prevedendo, grazie ai dati raccolti, gli orari migliori per effettuare degli spostamenti
- sicurezza. L’adozione di telecamere intelligenti, in grado di riconoscere volti e analizzare immagini, consente una sorveglianza più capillare delle strade e dei luoghi pubblici, migliorando la sicurezza urbana e supportando le forze di polizia in tempo reale
- sviluppo sostenibile. L’Ai può essere utilizzata per sviluppare modelli predittivi che aiutano a comprendere l’impatto ambientale di diverse soluzioni architettoniche. Grazie a questi modelli, sarà possibile selezionare le soluzioni più efficienti, minimizzando l’impatto ecologico delle nuove costruzioni e migliorando la sostenibilità complessiva.
Case studies: a che punto siamo adesso?
Gli esempi citati sono solo una parte delle numerose possibilità offerte dall’intelligenza artificiale nel settore dell’urbanistica. Man mano che la tecnologia evolve, infatti, è lecito aspettarsi che emergano nuove applicazioni in grado di trasformare ulteriormente le nostre città.
Nel frattempo, molte città stanno già adottando l’Ai per sviluppare pratiche virtuose e soluzioni innovative. Un esempio significativo è Copenaghen, che ha implementato sensori intelligenti per monitorare la qualità dell’aria e raccogliere dati utili affinché le autorità possano prendere decisioni più consapevoli in materia di politiche ambientali.
Un altro esempio interessante è Virtual Singapore, un modello 3D dell’isola-stato realizzato catturando oltre tre milioni di immagini della città, in cui si possono distinguere strade, edifici e aree verdi. Questo modello viene utilizzato non solo per raccogliere dati, ma anche per simulazioni, il che può essere utile per supportare la pianificazione per l’installazione di pannelli solari o tetti verdi, prevedere i rischi di inondazioni e sviluppare piani di emergenza, oppure analizzare l’impatto del vento sulla vegetazione urbana.
Anche la città di Orlando, in Florida, ha creato una “gemella digitale“. Sebbene utilizzata per realizzare tour virtuali, l’obiettivo è quello di sfruttarla nel prossimo futuro per analizzare l’impatto dei nuovi progetti urbanistici sui residenti e sul traffico. Le simulazioni virtuali, infatti, permettono di prevedere scenari e ottimizzare le soluzioni prima della realizzazione
Le prospettive future dell’applicazione dell’Ai in ambito urbanistico sono promettenti. Ciò che è certo è che le città del futuro saranno sempre più connesse, intelligenti e adattabili. L’intelligenza artificiale avrà un ruolo chiave nella creazione di centri urbani più inclusivi, sostenibili e in grado di migliorare la qualità della vita dei cittadini.
Ti piacerebbe sapere quali saranno le nuove applicazioni dell’Ai in architettura e in urbanistica? Allora non perdere i prossimi approfondimenti di thebrief.
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