Patrimonio Invimit da valorizzare con il mercato. Si parte da 10 immobili

14-02-2025 Paola Pierotti 1 minuti

14-02-2025 Paola Pierotti 1 minuti

Patrimonio Invimit da valorizzare con il mercato. Si parte da 10 immobili

Partita la consultazione della partecipate del Mef

Invimit sgr si allea con i privati per la rigenerazione urbana. La società partecipata al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze che si occupa di valorizzazione e dismissione del patrimonio immobiliare pubblico, dà il via al progetto “REgenera”, con l’intento di creare opportunità di collaborazione con gli operatori privati per sostenere il fabbisogno finanziario degli immobili, contribuendo agli interventi di rigenerazione e al raggiungimento degli obiettivi di riduzione del debito pubblico.

Si parte con una fase di consultazione preliminare verso il mercato, durante la quale verranno acquisiti i contributi e suggerimenti per permettere a Invimit di valorizzare al meglio gli immobili. In questo tempo gli operatori potranno anche presentare proposte ai fini della individuazione della tipologia di schema di investimento maggiormente idonea allo sviluppo dell’iniziativa, anche in relazione all’acquisto di uno o più lotti compresi nel portafoglio immobiliare.

Invimit, in qualità di gestore di ciascuno dei fondi i3-Università, i3-INPS, i3 Silver, i3-Sviluppo Italia Comparto Piemonte e i3-Sviluppo Italia Comparto 8 quater, gestisce un portafoglio di immobili, conferiti da enti pubblici, che risultano da riqualificare. E per migliorare la valorizzazione in termini economici, ambientali e sociali, parte questa consultazione aprendo un tavolo di confronto e dibattito tra i principali gestori di fondi di investimento alternativi.

Si parte con dieci asset immobiliari ubicati in Abruzzo, a Chieti (destinato oggi a direzionale e residenziale) e Giulianova (con destinazione attuale colonia marina), in Liguria, a Genova (direzionale), in Piemonte, a Novara (con destinazione attuale direzionale e residenziale) e Torino (con diversi immobili con varie destinazioni d’uso, compresa una caserma inutilizzata), in Puglia, a Bari (con destinazione attuale student housing), in Toscana, a Pisa (anche in questo caso si tratta di uno student housing), e in Umbria, a Perugia (per uffici). Questi primi dieci immobili risultano a oggi disponibili e da valorizzare, anche rispetto a una possibile modifica di destinazione d’uso.

C’è tempo fino al 28 febbraio per partecipare alla consultazione. A cui seguiranno tavoli e incontri.

In copertina: Genova ©Pixabay

 

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Paola Pierotti
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