Il concept è di Davide Padoa (Design International). In campo per l’engineering Ideas
«Un progetto di rigenerazione urbana, a basso impatto ambientale e ispirato all’incontro per tutte le generazioni». Così il founder e ceo di Design International, l’architetto Davide Padoa in occasione dell’imminente inaugurazione del Maximall Pompeii. A Torre Annunziata, in provincia di Napoli, storia e innovazione s’incontrano all’apertura del nuovo “hub esperienziale” che sorge a soli 600 metri dagli scavi di Pompei ed è il frutto dell’ibridazione dell’asset ove interagiscono il turismo, la leisure, lo shopping, l’entertainment e l’edutainment. Arriva finalmente al traguardo, dopo qualche annuncio stoppato dalle ultime necessarie finiture in termini di accessibilità all’area, il maxiprogetto che si candida ad essere un unicum nel Mezzogiorno.
Nuova architettura per lo shopping dopo il Vulcano Buono a Nola di Renzo Piano e l’Etnapolis shopping center targato Fuksas.
Nato da un’idea di IrgenRE group, leader nello sviluppo e gestione delle grandi opere immobiliari per il settore commerciale, il Maximall Pompeii è portato a segno grazie alla progettazione di iDEAS, società di ingegneria, a cui è stata affidata la progettazione strutturale, le opere di urbanizzazione primaria e la fase di ideazione e di esecuzione del concept. Ma il complesso ambisce ad essere una valorizzazione del Made in Italy ed è il risultato del lavoro di progettazione dello studio di architettura Design International.
Padoa racconta così il suo nuovo progetto italiano: «un experience resort, un luogo innovativo dove si può certo fare shopping, ma dove vivere e riscoprire anche la cultura del luogo e la sua storia attraverso divertimento, edutainment, conferenze, relax e tanto buon cibo in ben 30 ristoranti con affaccio sulla fontana musicale più scenografica d’Europa». L’architetto chiarisce che «minimizzando l’occupazione di suolo, l’architettura si rifà a tre elementi compositivi: le colate laviche del Vesuvio hanno ispirato il layout delle gallerie e la piazza centrale a forma di fiore creando percorsi compatti e fluidi, la trasparenza ottenuta con grandi skylight geodetici continui e pareti vetrate per massimizzare l’illuminazione e l’aerazione del complesso, e infine il parco integrato al tetto giardino visitabile per riportare visivamente Pompei e Torre Annunziata al mare».
Padoa racconta: «Il Maximall Pompeii è un experience resort, un luogo innovativo dove si può certo fare shopping, ma dove vivere e riscoprire anche la cultura del luogo e la sua storia attraverso divertimento, edutainment, conferenze e relax».
Con un investimento di oltre 200 milioni di euro, il Maximall Pompeii si estende su un’area di 200mila mq di cui circa 50mila coperti, e accoglie oltre 170 brand nazionali e internazionali realizzati su due livelli. All’interno del complesso è presente anche l’hotel Moxy, del Gruppo Marriott, un auditorium di 1.000 posti, un cinema con 7 sale, una sala conferenze di circa 3mila mq, 30 ristoranti distribuiti su 3mila mq, una piazza-anfiteatro esterna per eventi di 6.500 mq sulla quale ammirare ogni giorno lo spettacolo dalla fontana danzante il cui gettito supera i 25 metri di altezza, una seconda piazza multimediale interna di 800 mq, un parcheggio di 3.300 posti auto e ben 30 bus turistici. In aggiunta, il complesso offre un parco verde attrezzato di 50mila mq e una copertura di 6mila mq che affaccia verso il Golfo di Napoli.
Il founder e ceo di IrgenRE Group, Paolo Negri parla di «una promessa divenuta realtà, di un’occasione enorme che avrà una ricaduta positiva sul tessuto sociale e occupazionale dell’area vastissima. Possiamo prevedere la creazione di circa 1.500 posti di lavoro. Ma essendo un’area altamente demografica, ed essendo convinti che il progetto sarà un successo, non escludiamo numeri più alti». Per il ceo, la scelta del sito non è stata casuale ma «confortata dallo studio commissionato a Caci, società di fama internazionale specializzata nelle valutazioni di fattibilità, che riconosce all’intervento Maximall Pompeii la possibilità di realizzare numeri entusiasmanti, ovvero circa 12 milioni di visitatori e oltre 350 milioni di fatturato già dal primo anno».
Il concept architettonico proposto da Padoa ha riproposto in chiave moderna la struttura che caratterizza la Pompei antica, con la realizzazione di due edifici principali completamente permeabili da luce, aria e percorsi di visita collegati tra loro da un’ideale nuova Via dell’Abbondanza. Grande attenzione al territorio in considerazione dell’alto rischio sismica dell’area. Di fatto, sono stati impiegati degli elementi di protezione e ritegno sismico costituiti da controventi metallici ad instabilità impedita BRAD (Buckling Restrained Axial Damper). Il Maximall Pompeii è anche un esempio di architettura sostenibile attestato dal riconoscimento della certificazione internazionale Breaam.
Con il Maximall Pompeii Design international aggiunge un nuovo tassello al suo portfolio che conta progetti che abbracciano molteplici settori, spesso mixed-use, ma anche verticali nell’ambito residenziale, dell’hôtellerie e dell’hospitality, piuttosto che stazioni e nodi di interscambio. Ad oggi lo studio sta sviluppando importanti progetti in Europa, India e Medio Oriente, e cura la realizzazione di nuove strutture mixed-use in Cina.
In copertina: ©IrgenRe group
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