Il Salone del Mobile misura l’impatto del design e le ricadute su Milano

28-11-2024 Luigi Rucco 3 minuti

Presentata la ricerca con il Politecnico che fotografia un settore da oltre i 275 milioni di indotto e 370mila presenze

La musica che suona una città può essere paragonata a un jazz improvvisato. Far coesistere città, creatività e cultura.
Lectio Charles Landry

Un evento che ormai si è trasformato in vero e proprio ecosistema complesso e dinamico, che anche nel 2024 si è confermato leader internazionale di settore, con il record di 370.824 presenze, di cui il 65,6% dall’estero, e la sua rete di eventi in città (1.326 nell’ultima edizione). Da qui nasce (Eco) sistema design Milano, il primo capitolo di una ampia ricerca ideata e promossa dal Salone del Mobile. Milano, con la supervisione scientifica del Politecnico di Milano per conoscere dimensioni e dinamiche del grande “evento” internazionale sulla base di una nutrita raccolta dati: 37 data holder, 86 fonti, 10 tavoli di lavoro con 130 stakeholder, 530 osservazioni sul campo.

L’indotto economico. Dai dati parte la ricerca che permetterà la nascita di un laboratorio permanente dedicato al Salone e alle ricadute sulla città, con lo scopo di costruire il futuro di un evento capace di generare valore per la competitività del sistema produttivo e culturale nazionale. Durante l’ultima edizione del 2024, l’ufficio studi Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, ha stimato in circa 275 milioni di euro l’indotto complessivo (+13,7% rispetto al 2023), con una media di spesa giornaliera pro-capite pari a 273,9 euro (+10,1% rispetto al 2023). Un evento entrato prepotentemente nel tessuto economico della città e dell’intero Paese: basti pensare che per l’allestimento e il disallestimento dell’edizione 2024 sono state coinvolte 899 aziende per un totale di 83.465 lavoratori.

«L’obiettivo di questo report è la condivisione di dati e interpretazioni, a servizio dell’intera cittadinanza, per informare con maggiore consapevolezza le strategie che devono guidare il futuro, già da oggi – afferma Maria Porro, presidente del Salone del Mobile.Milano –.


In un contesto di mercati instabili e crisi geopolitiche, anche il nostro ecosistema, per guardare al futuro, deve mantenere un suo equilibrio, con una condivisione di obiettivi tra attori pubblici e privati.


È nella relazione critica tra un sistema di attività economiche, risorse e modello informale che deve emergere una visione milanese unica e originale: questo report è uno strumento nato per essere messo a disposizione di tutti i decision maker cittadini con cui vogliamo riflettere e agire».

Un settore che dal 2009 al 2023 ha visto crescere del 66% il numero di imprese e professionisti. Di queste il 12% sono gestite da giovani, il 13,7% da cittadini stranieri, il 27,2% da donne, dato sicuramente ancora migliorabile ma superiore alla media europea del 24 per cento.

Con un’analisi divisa in otto capitoli, oltre 260 pagine e di più 90 grafici, il report sarà annuale con un focus approfondito sull’evoluzione del “modello” Salone, calcolando i risultati dell’indagine sull’impatto generato dall’evento, che ha preso in considerazioni sette macro-temi: dai flussi dei visitatori alla spesa digitale, alla circolarità. La prima edizione è stata resa possibile grazie a una condivisione di obiettivi tra il Comune di Milano e Regione Lombardia, con la collaborazione dei rispettivi assessorati comunali e regionali di competenza, di un ampio numero di associazioni di categoria e professionali, centri studi e di ricerca che hanno messo a disposizione un consistente insieme di dati.

«Il Salone del Mobile.Milano e la settimana del design sono un esempio eloquente di come una città possa costruire attorno a una tematica precisa la propria identità e attrattività», commentano Stefano Maffei e Francesco Zurlo, alla guida del team di ricerca del Dipartimento di design del Politecnico di Milano. «Crediamo che questo report possa essere considerato un prototipo per attivare un’azione dialogica, coordinata, e costruttivamente critica, utile al futuro dell’evento e per la città stessa».

La formazione alla base del sistema. Negli ultimi 25 anni sono state ben 350 le università e scuole di design da tutto il mondo che, insieme a più di 14mila giovani designer, hanno partecipato al SaloneSatellite, nato per mettere in contatto progettisti under35, imprese espositrici e media. Nel 2024 le presenze sono aumentate del +28,6%, per un target che rappresenta il futuro del settore.

Non solo luci sul settore. Tocca a Claudio Feltrin, presidente di FerlegnoArredo, fare un punto sullo stato di salute del settore, che dopo due anni molto brillanti post Covid, ha visto nel 2023 un calo dell’8,1% nel fatturato alla produzione e un consistente calo dell’export (-4,5%). «La situazione geopolitica sta pesando sull’intero settore. Rispetto ai numeri negativi del 2023, quest’anno confidiamo a riuscire a chiudere sostanzialmente senza ulteriori dati negativi.


Ci preoccupano particolarmente i possibili dazi che il governo americano potrebbero imporre, un mercato che negli ultimi anni è stato rilevante per il nostro settore.


Anche se questi dazi dovessero colpire solo alcuni Paesi, tra tutti la Cina, vorrà dire che quest’ultimi potrebbero reagire con una politica ancora più aggressiva sul mercato europeo, conquistando ulteriori quote a discapito delle nostre aziende», conclude Feltrin.

 

In copertina: © Salone del Mobile.Milano

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Luigi Rucco
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