Roma, nel VI Municipo la rigenerazione sposa il co-living

11-10-2024 Maria Racioppi 2 minuti

Iniziativa privata che dà una soluzione alla domanda dell’indotto di Tor Vergata

Investimenti nelle periferie di Roma. Tra le novità quella del quartiere Giardinetti in cui è prevista la realizzazione di uno studentato e di un edificio residenziale in co-living. Una risposta alla domanda di posti letto da parte dell’Università Tor Vergata, degli Ospedali policlinici e universitari di Tor Vergata e Casilino, oltre alle numerose agenzie di eccellenza nella ricerca presenti, come l’Agenzia Spaziale Italiana e il Cnr.

Rigenerazione urbana a partire dal riuso di un asset, attualmente con destinazione mista, ricettivo e retail e precedentemente di proprietà del Gruppo illimity. Con il supporto di ARECneprix e Allegria Developments, il gruppo Gran Giardinetti (veicolo riconducibile a Leonardo Bongiorno con altri investitori privati) avvierà un importante riqualificazione edilizia ed energetica, con l’obiettivo di rispettare i principi Esg attraverso il conseguimento della certificazione Leed.

L’area insiste nel municipio VI dove il presidente Nicola Franco e il coordinatore Gianfranco Proietti hanno annunciato l’avvio della “Città della Conoscenza”, un centro multifunzionale dedicato alla ricerca nelle biotecnologie. Il progetto, con un valore complessivo di oltre 3 miliardi di euro provenienti da fondi pubblici e privati, vedrà la sua realizzazione in quest’area, contribuendo alle pratiche di rigenerazione urbana e alla promozione di nuove opportunità economiche e scientifiche per la città, vista la posizione strategica di cerniera tra enti istituzionali di ricerca ed accademici.

Oltre alla riqualificazione energetica e sostenibile, il nuovo progetto si distingue per l’integrazione di servizi commerciali di vicinato al fine di migliorare l’offerta per i residenti e innestarsi armoniosamente nel tessuto urbano esistente. Rigenerazione dei contenitori della città che si accompagna con l’apertura di un centro di servizi per l’intera comunità cittadina.

Il complesso è composto da due corpi di fabbrica con soluzione per l’affitto, long o short stay. È prevista la realizzazione di 216 studios e micro-appartamenti, ciascuno con bagno privato ed angolo cottura oltre ad ampi spazi comuni condivisi quali palestra, sale studio e meeting, biblioteca e sala cinema.

La realizzazione dello studentato rappresenta il terzo progetto in fase di sviluppo per il gruppo, consolidato dalla partnership industriale con Habyt, leader globale nel settore del co-living con oltre 30mila posti letto distribuiti su tre continenti, che gestirà la struttura. I primi due progetti sono già avviati in viale Certosa e via Osimo a Milano, con ulteriori acquisizioni in corso a Verona e Bologna.


Il progetto mira a generare valore innescando processi virtuosi di rigenerazione urbana, con l’obiettivo di affrontare la crescente carenza di alloggi nelle grandi città.


Supportato dalla Fondazione Mike Bongiorno, il progetto intende anche promuovere politiche sociali per i giovani, erogando borse di studio destinate a studenti e ricercatori che risiederanno nella struttura.

In copertina: quartiere tiburtino @Stefano Tammaro

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Maria Racioppi
Articoli Correlati
  • Ex Falck, prima pietra per Unionezero con Hines

  • Pgt, la Milano dei quartieri con regole più stringenti

  • A fine anno il Salva Milano, ma nelle casse comunali già a -130 milioni

  • Bolzano, dalla nature-positive city verso un nature-positive landscape