Nell’ambito dell’ultima edizione del Pida, la rigenerazione delle città termali come modello per Ischia
La contaminazione dei saperi è alla base di qualsiasi conoscenza. Il lavoro dell’accademia, spalla a spalla con le amministrazioni è una delle carte da giocare». Emilio Faroldi, prorettore vicario del Politecnico di Milano, insieme a Maria Pilar Vettori, professore associato presso Politecnico di Milano, hanno raccontato nell’ambito del Premio Pida che il supporto del Politecnico al Comune di Salsomaggiore Terme, nell’ambito di una convenzione pluriennale, è maturato in un set di linee guida inserite nel Piano Urbanistico Generale (Pug) della città, ora in fase di revisione. «Bisogna alzare il livello di lettura complessiva del territorio» commenta Faroldi che alla platea ischitana, in cerca di una visione possibile ha raccontato cos’è FUTURA, acronimo di Forme Urbane Termali tra Urbanistica Rigenerazione e Architettura, declinato in un masterplan strategico.
Il Comune di Salsomaggiore Terme, in collaborazione con il Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito del Politecnico di Milano, ha avviato un ambizioso progetto di rigenerazione urbana, facendo leva sugli strumenti operativi del nuovo Pug.
Lo spazio pubblico e i riferimenti. Si parte dalle orme e dai disegni di Cesare Chiodi per ridefinire gli spazi pubblici e il manifesto di Futura ricalca i disegni del 1928, quando l’ingegnere venne coinvolto dal Comune di Salsomaggiore a redigere il piano urbanistico, per trasformare la città in una moderna destinazione termale.
L’architetto Faroldi come responsabile scientifico del progetto affidato al Politecnico di Milano, insieme ad una rappresentanza della Sapienza Università di Roma e l’amministrazione comunale, sono partiti dall’analisi del territorio per elaborare un masterplan che mette al centro lo spazio pubblico e le connessioni per promuovere un’idea di città policentrica.
L’obiettivo? Prendersi cura del presente e del futuro di questi spazi, promuovendone la multifunzionalità e rigenerando alcuni luoghi chiave della città, come:
- l’arena dei platani
- l’arena del mercato
- le infrastrutture sportive: il polo sportivo Francani e polo Bertanella
- il boulevard della stazione
- il parco e la corte civica dell’istituto Giacomo Tomasini.
Il masterplan si innesta seguendo precise direttive, denominate “telai”, che organizzano la città in quattro assi principali: gli ingressi, l’asse commerciale, l’asse storico e gli assi di sosta.
Questi rappresentano, rispettivamente, i luoghi dedicati all’accoglienza, ai servizi, alla cultura, alla mobilità sostenibile e all’accessibilità, promuovendo una rete funzionale e integrata per il territorio.
«Una città che sappia accogliere i corpi» sottolinea Faroldi.
Percorso partecipato. Il piano nasce da un dialogo aperto con i cittadini e i loro rappresentanti, immaginando una città policentrica capace di rispondere alle nuove esigenze di fusione fisica e funzionale. Nell’autunno del 2022 si sono svolti una serie di percorsi tematici, con il coinvolgimento di associazioni, cittadini, portatori d’interesse, che rappresentano potenziali promotori di azioni virtuose dal punto della gestione del territorio e potranno essere interessati a mettersi in gioco sul tema.
Sinergia tra Comune e Università: un modello virtuoso per la gestione del territorio. «Serve pensare al tema della città del futuro. E lo spazio pubblico è l’elemento fondamentale.La città deve aprire i confini e saper accogliere» continua Faroldi. In piena linea con l’hackathon promossa da Coima in questi giorni dedicata al tema “Inspiring Cities”.
Con deliberazione della giunta comunale a settembre del 2023, il Comune di Salsomaggiore Terme ha assunto la proposta di Piano Urbanistico Generale in corso di revisione. Potrebbe essere questo un esempio di collaborazione virtuosa, in cui l’amministrazione comunale e l’università uniscono ricerca, progettualità e risorse per una gestione efficace del territorio.
In copertina: Masterplan Futura ©Comune di Salsomaggiore Terme
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