27-09-2024 Francesca Fradelloni 3 minuti

Allo scalo Ravone-Prati a Bologna, il nuovo quartiere Green Soul

Grazie alla partnership pubblico privata, Nhood vince il bando C40 per un’operazione da 120 milioni di euro. Nell’area residenze sostenibili e a misura di famiglie, studenti e lavoratori

Bologna ha un nuovo progetto di rigenerazione urbana nelle aree dello scalo Ravone-Prati. “Green Soul”, un nuovo quartiere residenziale ad uso misto completamente sostenibile e a misura di famiglie, studenti e lavoratori. Ad aggiudicarsi il bando internazionale C-40 Reinventing Cities promosso dal Comune di Bologna e FS Sistemi Urbani, società del Gruppo FS Italiane, la società internazionale di soluzioni immobiliari specializzata nel commercial real estate, Nhood.


Dalla partnership tra pubblico e privato nasce un’operazione del valore di circa 120 milioni di euro che include la compravendita dell’area di proprietà del Gruppo Ferrovie dello Stato.


Oltre alla capofila, nel team Emil Banca insieme a Gruppo BCC Iccrea quali soggetti finanziatori dell’operazione, Arup come coordinatore di progetto, architetto-urbanista e Politecnico di Milano (Dipartimento di energia in qualità di esperto ambientale).

«È la seconda volta che il nome di Nhood si associa ad un progetto bandito da Reinventing Cities, dopo la vittoria per la trasformazione di Piazzale Loreto a Milano, e ne siamo onorati, per almeno due ragioni. La prima, è che crediamo molto nell’approccio culturale introdotto da Reinventing Cities, che vede nella relazione tra pubblico e privato uno strumento di valorizzazione del territorio per tutti quelli che lo vivono. La seconda riguarda il contenuto del progetto. Si tratta di una delle sfide più grandi di fronte a cui si trovano le città finora non risolta, cioè quella dell’alloggio a prezzo accessibile: sappiamo di non essere i primi a misurarci, ma abbiamo l’ambizione di provare a riuscirci», spiega Carlo Masseroli, amministrazione delegato di Nhood services Italy.

IL PROGETTO – L’intervento si propone di ricucire l’area, attualmente tagliata in due dall’infrastruttura ferroviaria, attraverso la realizzazione di un nuovo quartiere a soli tre chilometri dal centro cittadino e due chilometri dall’aeroporto Internazionale Guglielmo Marconi. L’area sarà integrata con il contesto in continua rigenerazione del quadrante nord-ovest della città attraverso “La città della conoscenza” e con il centro anche grazie a un nuovo sistema di trasporto pubblico locale composto da una stazione ferroviaria e una linea tramviaria.

Il progetto prevede, nello specifico, immobili a uso misto con circa 31mila metri quadri a destinazione residenziale, incluse una parte di affordable housing, una di build to rent e una porzione destinata alla vendita a libero mercato. Saranno inoltre realizzati 2.500 metri quadri destinati a servizi di quartiere quali esercizi commerciali, soluzioni ricettive e uffici. “Green Soul” ambisce a diventare un distretto car-free ed energy positive, ovvero autosufficiente dal punto di vista energetico grazie a sistemi impiantistici diversificati come il fotovoltaico, il meccanismo di raccolta delle acque piovane e molto altro. Questi elementi permetteranno al quartiere di rendere negative fin da subito le emissioni generate e di giungere in 50 anni alla completa decarbonizzazione dell’area. Con 43mila metri quadri di superficie a verde pubblico, 600 alberi, 30mila metri quadri di superficie permeabile e 2.200 metri quadri di giardino urbano, il paesaggio diventerà un elemento chiave per la risposta resiliente al cambiamento climatico. L’obiettivo è abbattere il 64% di emissioni di CO2 (dato comparato con Business as usual). Un processo di progettazione integrata multidisciplinare che ha portato a calcolare la massimizzazione del valore sociale attraverso l’indicatore dello Social return on investments (Sroi), che è risultato essere pari a 2,91 l’investimento (per ogni euro investito nell’intervento si prevede un ritorno economico di 2,91 euro per società, comunità e persone).  «È un progetto ambizioso, che vede nell’inclusione e nell’innovazione i suoi pilastri fondativi. Rappresenta un nuovo modo di concepire la rigenerazione urbana, mettendo al centro i temi di valore sociale, resilienza, circolarità e decarbonizzazione», racconta Stefano Recalcati, project director Arup Italia.

Nella cinquina dei finalisti, oltre a Green Soul, Arep (Arep Architectes – Dipartimento di Architettura UniBo, Arep), Porta della conoscenza (Nomisma, Performa Architettura+Urbanistica, Airis), Globo (Rimond, NET Engineering, Manens – Tifs), Passaggi (Archliving, Sergison Bates Architects, Stantec, Rwdi Europe).

In copertina: Render di progetto, ©Nhood Services Italy

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Francesca Fradelloni
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