09-08-2024 Alessio Garofoli 1 minuti

La Difesa chiama i privati per la valorizzazione di 33 immobili

Strutture di pregio da nord a sud, offerte in gestione per uso militare e civile per 50 anni: c'è il bando

Caserme, idroscali, edifici per la logistica, immobili anche di pregio, di proprietà del ministero della Difesa, pronti per la valorizzazione grazie alla finanza di progetto. Per reperire risorse per il bilancio pubblico, ma anche per rendere fruibili strutture che è un peccato restino visibili soltanto ai militari. Difesa servizi spa, società del ministero che ne gestisce il patrimonio, ha pubblicato l’avviso per acquisire proposte che puntino a riqualificazione, valorizzazione e gestione economica, in uso duale militare-civile, di asset immobiliari della Difesa da parte di privati che vogliano prenderli in concessione per un massimo di 50 anni.

Le domande possono essere presentate fino al 15 novembre, tutta la documentazione è disponibile sul sito della società. Le strutture proposte, in tutto 33 da Bolzano a Siracusa, sono suddivise in cluster, a seconda della destinazione d’uso.

Nel primo cluster, quello più consistente con 17 immobili, relativo a compendi turistico-ricettivi, senior housing, studentati, troviamo tra le altre la settecentesca palazzina della Livia a Firenze. O il Castello di Carlo V a Capua, esempio tipico di architettura poliorcetica del XVI secolo e inserito tra i luoghi del cuore del Fondo ambiente italiano (Fai). Ma anche l’affascinante quattrocentesco Palazzo da Zara a Padova, un tempo in uso all’Aeronautica. Asset sì di prestigio, ma in molti casi bisognosi di una corposa manutenzione.

L’avviso di Difesa spa specifica infatti che gli interventi di riqualificazione candidati devono implicare «il risanamento, la manutenzione ordinaria e straordinaria, la messa a norma, l’adeguamento, la ristrutturazione, la nuova costruzione o realizzazione di infrastrutture e impianti per conseguire basso impatto ambientale ed efficientamento energetico, previa bonifica ambientale e quella da ordigni bellici inesplosi, ove necessarie».


Il tutto, naturalmente, «anche tenuto conto degli eventuali vincoli storici-artistici-culturali».


Diversi i paletti da rispettare, dunque, ai quali si vuole ovviare con la lunghezza della concessione che dovrebbe garantire il ritorno economico per il concessionario. Difesa spa non è del resto nuova a queste iniziative di valorizzazione. Lo scorso febbraio ad esempio è stato firmato il protocollo per lo sfruttamento e concessione a uso duale del Castello Svevo di Vieste (Fg) . Costruito nell’XI secolo,  le sue parti non utilizzate dalla Marina militare (cortile esterno del castello, Bastione Ovest e adiacente locale, Sala Normanna, cortile interno, locali che si affacciano sul costone Sud-Est e Chiesa) saranno valorizzate con finalità culturali e turistiche, quindi aperte alla cittadinanza.

In copertina: Villa Bonci ©difesa servizi

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Alessio Garofoli
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