Emilia Romagna, un bando da 25 milioni per città rigenerate e sostenibili
Il finanziamento da fondi Fsc. Domande entro il prossimo 31 ottobre 2024 per i progetti dei Comuni
Città da rigenerare senza consumo di suolo. Un investimento della Regione Emilia Romagna punta a dar vita a nuovi e moderni spazi collettivi, ristrutturando e riqualificando edifici e spazi pubblici dismessi o sottoutilizzati. È aperto un nuovo bando che mette a disposizione 24,5 milioni di euro da fondi Fsc (Fondo sviluppo e coesione) 2021-27, disponibili dopo la pubblicazione della delibera Cipess, suddivisi in quattro annualità: 4,9 milioni nel 2026, 7,350 nel 2027, 7,350 nel 2028 e 4,9 nel 2029. Il bando è destinato ai Comuni che devono presentare una proposta con le migliori condizioni per l’attuazione e la gestione dell’intervento da realizzare, con grande attenzione alla definizione dei risultati e degli impatti attesi. Gli interventi, gestiti e attuati dall’ente locale, devono essere tesi in particolare al recupero e al riutilizzo di beni e spazi di proprietà pubblica, o da destinare a utilizzo pubblico per almeno 20 anni, preferibilmente in condizioni di sottoutilizzo o dismissione. Ciò dovrà avvenire con l’attivazione funzionale e il loro recupero architettonico ed edilizio, per migliorare l’ambiente urbano, con il rafforzamento della coesione sociale, attraverso percorsi condivisi con i cittadini e rappresentanze. Gli interventi devono apportare miglioramenti del contesto interessato, su mitigazione e adattamento al cambiamento climatico, attraverso l’utilizzo di Nature-based solutions (Nbs), di sistemi di drenaggio urbano sostenibile (Suds), o mediante l’adesione a specifici protocolli di certificazione energetico ambientale.
Il bando incentiva forme di coinvolgimento di soggetti privati, promosse dall’ente locale, attraverso proposte da attuare mediante accordi operativi di riuso e rigenerazione urbana interni al territorio.
I Comuni che fanno parte di un’unione possono candidare proposte inserite in una strategia territoriale di insieme. Il contributo regionale per ogni progetto varia da un minimo di 850mila euro, per i comuni fino a 15mila residenti, a un massimo di 1,25 milioni per quelli oltre i 15mila residenti. I comuni dovranno cofinanziare l’intervento con percentuali variabili a seconda della dimensione: da un minimo del 15% per i comuni con meno di 5mila abitanti e fino al 50% per quelli con popolazione superiore a 50mila. Le proposte dovranno essere inviate in Regione entro il 31 ottobre 2024. Il termine ultimo di inizio lavori è fissato al 31 marzo 2026 e di fine lavori al 31 marzo 2029. I beneficiari dovranno approvare il contratto di rigenerazione urbana tra la Regione e il Comune titolare dell’intervento, indicando tempi, modalità, obiettivi dell’intervento, compresa la possibilità di realizzare un monitoraggio sugli effetti prodotti. Il bando ammette anche interventi su aree o immobili di proprietà di altri enti pubblici o di privati, nel rispetto della disciplina vigente in materia di procedure ad evidenza pubblica, a condizione che i proprietari concedano gli edifici in disponibilità al Comune per una durata di almeno 20 anni. Il bando ammette inoltre spese relative all’acquisto dell’area o dell’immobile oggetto di intervento, utilizzando prioritariamente il cofinanziamento minimo locale e le risorse regionali a eventuale copertura del rimanente importo purché siano garantite le risorse finanziarie necessarie per il suo recupero e la sua completa rifunzionalizzazione. La scadenza per l’inoltro completo delle proposte è fissata alle ore 13.00 del prosssimo 31 ottobre.
In copertina: città di Bologna ©vvoennyy
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