24-06-2024 Redazione 3 minuti

Un nuovo immaginario per Trento. Decolla la cooperazione tra cittadini e Comune

Tra le prime questioni condivise: energia, verde pubblico e mobilità

Entra nel vivo la simulazione dell’Assemblea delle cittadine e dei cittadini di Trento, nuovo strumento di partecipazione democratica dal basso su energia, verde pubblico e mobilità. La scorsa settimana negli spazi del Muse – Museo delle Scienze si è tenuto il primo incontro plenario con i 50 cittadini della città, estratti a sorte, che hanno aderito alla proposta di partecipazione al dibattito sulla crisi climatica. L’iniziativa, promossa con il Comune di Trento con la partecipazione dell’Università degli Studi di Trento e di Extinction Rebellion Trentino Südtirol, e il patrocinio dell’Autorità per la partecipazione locale della Provincia autonoma di Trento, ricalca le esperienze già andate in scena in altre città come Firenze, Milano e Bologna.

Nei prossimi incontri, in programma il 27 e il 29 giugno, si entrerà nel merito dei temi per dare una possibile soluzione alla decarbonizzazione della città.

Il campione dei cittadini in campo. A marzo l’Ufficio anagrafe del Comune di Trento aveva inviato, estraendo a sorte tra tutti i censiti del capoluogo, 2mila lettere d’invito a un campione rappresentativo della cittadinanza. Ad aprile 118 cittadini di questi avevano dato la propria disponibilità a partecipare alla sperimentazione e, tra di loro, sempre a sorte, sono state estratte le 50 persone che oggi compongono l’assemblea di Trento. La scorsa settimana si è appunto tenuta la prima seduta ufficiale del nuovo organismo.

Il progetto unisce tre aspetti:

  • la volontà di innovare la risposta alla crisi ambientale,
  • promuovere nuovi metodi di partecipazione civica
  • far diventare gli spazi pubblici – come sono i musei – luoghi di incontro e confronto piacevole e costruttivo.

Ad accogliere l’assemblea Patrizia Famà e Massimo Bernardi, rispettivamente direttrice e direttore Uffici Programmi per il Pubblico e Ricerca del Muse, che hanno sottolineato come oggi non si possa migliorare la situazione sul cambiamento climatico da soli. È importante farlo collettivamente con nuove idee e istanze.

I musei, luoghi di inclusione e partecipazione (come dimostra tra le altre anche l’iniziativa promossa dalla Fondazione degli Architetti di Torino che in sinergia con l’Ordine dei Medici ha ospitato in alcuni spazi come il Museo egizio alcuni ambulatori medici, temporanei), devono mettersi a servizio della cittadinanza e non possono essere inattivi su queste grandi sfide.

Il Muse, come ha fatto l’M9 di Mestre con una recente iniziativa promossa dalla Fondazione Pellicani “Ripensare Venezia” racconta come un museo possa fare servizio pubblico.


«I dati e le evidenze che produciamo con lo sforzo di ricerca scientifica, e che ci aiutano a prendere scelte consapevoli e strutturate, non hanno infatti senso se manca il dibattito sociale».


L’assessora alla transizione verde, innovazione digitale e partecipazione del Comune di Trento Giulia Casonato ha ribadito che «server creare alleanze tra enti pubblici e cittadinanza, politica e movimenti. Questo progetto ci dà l’occasione di guardarci in faccia e confrontarci e rispondere alla necessità di intercettare persone che solitamente non riescono a partecipare al dibattito pubblico. Abbiamo infatti bisogno di intercettare opinioni, entusiasmo e le competenze di più persone possibili, con l’obiettivo di rendere Trento più sostenibile, giusta e inclusiva. Per noi e per le generazioni future». A dare il benvenuto anche Louisa Parks della Scuola di Studi Internazionali dell’Università di Trento, che con il suo team di ricerca curerà la valutazione dell’esperimento, e Francesca Cassarà dell’associazione Extinction Rebellion, che ha fatto leva sull’urgenza di passare dalla simulazione all’istituzione di un’assemblea permanente.

Il focus si è aperto sul Piano adottato dalla municipalità di Trento per far fronte alla transizione ecologica. Nel corso della serata sono state inoltre presentate le esperienze di cittadinanza attiva dello Youth Parliament to the Alpine Convention e della Rete Climatica Trentina. Scopo dell’iniziativa è quello di sperimentare se un’assemblea permanente dei Cittadini e delle Cittadine sul Clima possa divenire un utile strumento di partecipazione per la definizione di strategie e di politiche di mitigazione e di adattamento ai cambiamenti climatici per il Comune di Trento. Giovedì 27 giugno, dalle 18 alle 22 si apriranno i tavoli di lavoro specifici su mobilità, energia e gestione del verde. Sabato 29, dalle 10 alle 16 ci sarà il processo deliberativo per la formulazione di un documento per il Comune di Trento. Tra ottobre e novembre 2024 Il processo si chiuderà con un evento pubblico al Muse di restituzione dell’esperienza con partecipanti, rappresentanti di altre città italiane che hanno sperimentato le assemblee dei cittadini e giunta trentina.

Il prodotto finale sarà un report dei lavori, che conterrà proposte e raccomandazioni per l’Amministrazione comunale riguardo alla realizzazione del Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (Paesc), con particolare riguardo alle azioni legate al percorso di decarbonizzazione di Trento. Trattandosi di una simulazione il report avrà solo valore consultivo, per poter valutare l’efficacia del processo stesso dell’Assemblea.

In copertina: Muse-Assemblea Cittadini Giugno ©Michele Purin

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