30-04-2024 Aurora Lo Casto 3 minuti

Il Demanio rilancia il federalismo culturale

Nuova guida per accordi puntuali con enti locali e Ministero della Cultura

Una nuova guida per l’attuazione del federalismo culturale dell’Agenzia del Demanio. Nuove regole per il trasferimento degli immobili storici dallo Stato (a titolo gratuito) agli enti territoriali per la loro valorizzazione a fini culturali e sociali.

La rotta è già tracciata da alcune iniziative in giro per l’Italia. A San Mauro Pascoli (FC), ad esempio, luogo di nascita del poeta Giovanni Pascoli, è stato promosso un ampio programma di valorizzazione del complesso della Domus Pascoli, e a fine 2021 è stato aperto un centro polifunzionale dedicato alla musica e alla cultura in quella che era una casa di riposo per anziani, non utilizzata da oltre vent’anni. Il piano di riqualificazione era iniziato nel 2018 con la firma dell’accordo tra l’Agenzia del Demanio, l’allora Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Comune di San Mauro Pascoli.
Storia simile nell’ex Monastero di Santa Chiara, a due passi dal centro di Lecce, che accoglie il MUST: ‘Museo storico’. A seguito di un importante intervento di restauro nel 2010, il monastero di proprietà dello Stato ma in gestione al Comune è stato aperto al pubblico dopo un lungo periodo di abbandono e inutilizzo diventando qualche anno dopo, proprio grazie all’iter del federalismo demaniale culturale, a tutti gli effetti patrimonio della città. Con un progetto condiviso dall’Agenzia del Demanio, sempre dall’allora Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dall’amministrazione comunale si è delineato un percorso di valorizzazione per il complesso che, oltre a rafforzare l’offerta culturale e identitaria, restituisce uno spazio vitale alla collettività.

Questa è la strada che l’Agenzia del Demanio vuole continuare a perseguire. La procedura prevede che l’attribuzione dei beni di interesse storico-artistico si attivi con la firma di un accordo di valorizzazione, propedeutico al trasferimento del bene per la sua riqualificazione, salvaguardia e tutela, di tre attori: l’ente territoriale interessato e le strutture territoriali del Ministero della Cultura e dell’Agenzia del Demanio. La condizione per l’attribuzione è la predisposizione, da parte dell’ente territoriale richiedente, di un programma di valorizzazione approvato dal Mic e dall’Agenzia del Demanio, che contiene specifici obiettivi culturali,


assicurando una gestione efficace e sostenibile del bene anche dal punto di vista economico-finanziario.


Il programma e l’accordo di valorizzazione sono definiti e messi a punto attraverso tavoli tecnici operativi.


La procedura di trasferimento si conclude entro 365 giorni dall’avvio della richiesta.


La nuova versione della guida sostituisce le precedenti indicazioni operative, fornisce le istruzioni tecnico operative correlate e contiene numerosi documenti che possono essere consultati e utilizzati dagli enti territoriali che intendono richiedere un immobile vincolato appartenente al demanio dello Stato per ottenere le informazioni utili per gestire le complessità della proposta di fruibilità dell’immobile in base a natura, tipologia, localizzazione e al contesto degli edifici oggetto di domanda di trasferimento. Obiettivo del documento è accompagnare gli enti in un percorso di progettualità tecnica, amministrativa, economico-finanziaria e gestionale, anche di medio-lungo termine, con indicazioni per l’elaborazione di programmi di valorizzazione orientati alla sostenibilità economico-finanziaria, ambientale e sociale, in coerenza con l’identità storica della comunità locale.

Storie di recupero come quella dell’ex chiesa di Sant’Agostino a Piacenza, vincitrice di un altro bando, una concessione per 25 anni, aggiudicata ad Enrica De Micheli, gallerista con esperienza ventennale nel mondo dell’antiquariato e del design che ha fatto decollare in questo spazio il progetto Volumnia dove dal 2018 si uniscono arte, cultura e vita sociale. Durante i lavori di restauro viene riportato alla luce l’originale assetto rinascimentale della Basilica, con l’immensità degli spazi, i maestosi colonnati, gli stucchi e gli affreschi. Viene inoltre recuperato il cortile esterno con annessa la falegnameria del Monastero, dove è stato aperto un ristorante. Nel 2023, protagonista di una mostra è stato Franco Albini.

In copertina: Chiesa e Monastero di Sant’Antonio in Polesine ©ducatoestense.com

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Aurora Lo Casto
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