Intesa tra Comune, Regione, ministeri dell'Interno e dello Sport per il recupero del complesso Erp di via Santa Rita da Cascia
Ministeri dell’Interno e dello Sport, Regione Lazio e Roma Capitale insieme per mostrare gli sforzi congiunti tesi a rigenerare Tor Bella Monaca, periferia est della Capitale troppe volte protagonista delle cronache per degrado e criminalità.
Si intende farlo mediante un mix di potenziamento della sicurezza e rigenerazione urbana e sociale. Al Viminale il 3 aprile i ministri Matteo Piantedosi e Andrea Abodi, il governatore Francesco Rocca e il sindaco Roberto Gualtieri firmano un protocollo d’intesa per la partenza di un progetto pilota mirato ad assicurare standard più alti di sicurezza, rilanciando la zona. Questi in sintesi gli impegni rispettivamente presi: il ministero dell’Interno finanzierà l’acquisto di un nuovo impianto di videosorveglianza per un importo massimo pari a 80mila euro. Il ministero dello Sport, in base a un progetto esecutivo condiviso con Ater, realizzerà un playground nel limite di un finanziamento di 130mila euro attraverso la partecipata Sport e Salute.
La Regione Lazio sosterrà il servizio di guardiania e sicurezza per uno stanziamento annuo pari a 20mila euro e il servizio di portierato per un importo massimo di 80mila euro annui: il servizio verrà gestito da Ater Roma tramite procedura pubblica. Dalla sua il Campidoglio si occuperà degli interventi di illuminazione pubblica in via Santa Rita da Cascia, a valere sulle risorse destinate al potenziamento della pubblica illuminazione nel bilancio comunale. L’intesa ha una durata triennale, e vede costituito al Viminale un gruppo di lavoro che entro due mesi metterà nero su bianco le modalità di attuazione.
In sintesi il progetto punta al recupero del patrimonio di edilizia residenziale pubblica e di illuminazione pubblica stradale dell’intero complesso residenziale di via Santa Rita da Cascia costituito dai civici 20, 30, 40 e 50.
E va ad aggiungersi a un’altra iniziativa, sorretta da fondi Pnrr e Pinqua, con la quale il Comune intende trasformare il “Ferro di cavallo” dell’R5 di via dell’Archeologia nello stesso quartiere. Come ricordato da Piantedosi, la firma del protocollo arriva subito dopo uno dei tanti interventi «ad alto impatto» effettuati dalle forze dell’ordine in quel quadrante. L’ultimo la mattina stessa del 3 aprile. Ma quest’iniziativa congiunta tra istituzioni serve a ricordare che la repressione, di per sè, non è sufficiente.
In copertina: Render del campo sportivo polivalente su area pertinenziale delle torri ater ©Sport e salute
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