15-03-2024 Alessio Garofoli 2 minuti

Roma al Mipim 2024 per mostrare un “cambio di passo”

Presentata una ricerca Rur secondo cui Pnrr e Giubileo hanno riacceso la voglia di investimenti nella Capitale

Roma è la terza città per residenti nella Ue dopo Berlino e Madrid, ed è anche la quarta Città Metropolitana, dopo Parigi, Madrid e Barcellona. Le dimensioni demografiche impattano sulla domanda di servizi, e l’ammontare del reddito disponibile delle famiglie è stato stimato in 103 miliardi di euro nel 2022 secondo il Rapporte stilato dalla Rur, la Rete urbana delle rappresentanze del professor Giuseppe Roma. Ricerca presentata dal Campidoglio, sbarcato al Mipim 2024 di Cannes con lo stand “Transforming Roma”, con il sindaco Roberto Gualtieri e l’assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia per mostrare un «cambio di passo». E dare carburante ai progetti di rigenerazione urbana che hanno bisogno anche dei privati.

Lo studio della Rur afferma che i driver principali che, convogliando corposi finanziamenti pubblici che hanno prodotto diverse iniziative, hanno stimolato di nuovo i propositi di investire a Roma, sono il Pnrr, le opere legate al Giubileo 2025 e altre risorse nazionali per complessivi 8,2 miliardi di euro. Oltre alle infrastrutture per la mobilità, che assorbono il 47,6% delle risorse complessive pari a 3,9 miliardi, nel pacchetto ci sono il ciclo dei rifiuti, il digitale, l’efficienza energetica, innovazione e ricerca, inclusione sociale, riqualificazione delle periferie, forestazione urbana.

Non a caso, Gualtieri dichiara che «il nostro obiettivo è quello di recuperare gli anni di stagnazione investendo i tanti capitali che arrivano da vari fondi europei e nazionali per realizzare nuove infrastrutture». Dalla sua Veloccia dice che «la presenza di Roma al Mipim 2024, la grande partecipazione che abbiamo riscontrato in tutti gli appuntamenti organizzati presso il nostro stand, ci riempiono di orgoglio sul lavoro portato avanti».

Rur ha inoltre effettuato un’indagine campionaria dedicata a presidenti, ceo, cfo capi economisti, alti dirigenti e altri professionisti attivi nel real estate e nella rigenerazione urbana, per valutarne il concreto interesse a investire nell’urbe.

I risultati mostrano che le opportunità di investimento immobiliare e per lo sviluppo urbanistico registrano un giudizio positivo o molto positivo per il 63% del campione. La stragrande maggioranza del campione attribuisce al patrimonio storico culturale il ruolo di fattore maggiormente attrattivo, e vede Roma come uno dei poli del turismo globale. Il comparto turistico alberghiero ha incassato i consensi più alti, con una crescita altamente positiva (97,5 su 100), seguito dal residenziale (68-74 su 100).

Complessivamente, il 61% del campione pronostica che nel triennio 2024-2026 la situazione a Roma in campo urbanistico, della rigenerazione urbana e dell’immobiliare migliorerà, il 34% che non subirà variazioni, mentre solo il 5% prevede un peggioramento. Rispetto alla percezione dei programmi di sviluppo urbano avviati nell’ultimo anno il 39% sostiene che la “macchina urbanistica” si è rimessa in moto, il clima è cambiato e c’è una spinta positiva a intervenire sulla città. Riguardo ad aspettative e suggerimenti per attirare investimenti a Roma, il 77% consiglia di accelerare sul programma infrastrutturale, il 59% di pianificare progetti di rigenerazione urbana su vasta scala. Infine, il 51% degli intervistati è favorevole alla redazione di un Piano strategico partecipato con un serrato dialogo fra istituzioni e forze sociali e imprenditoriali cittadine, e il 27% preme per definire un Patto condiviso per Roma.

In copertina: Logo Transforming Roma

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Alessio Garofoli
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