Torino Lingotto: Fs Sistemi Urbani rilancia sul capoluogo piemontese
Presentato il report di Scenari Immobiliari: prospettive per la città
La FS Sistemi Urbani, società capofila del Polo urbano del Gruppo Fs Italiane, ha presentato il 28 giugno, nel corso dell’evento “La Torino che verrà”, l’asset di Torino Lingotto illustrandone le potenzialità di utilizzo. Si tratta di una riqualificazione che fa parte di un più ampio processo che interesserà il capoluogo piemontese nei prossimi anni. Processo che porta con sé interessanti prospettive economiche, come illustrato da un report di Scenari Immobiliari presentato durante l’appuntamento.
Torino Lingotto punta ad essere un’opportunità di investimento in un’area in costante sviluppo, ad alta accessibilità e alta concentrazione di funzioni strategiche, adatta a diverse destinazioni d’uso. Prevede infatti la possibilità di edificare nuove volumetrie da destinare a soluzioni residenziali (social housing/residenze universitarie), attività innovative, attività di servizio alla persona e alle imprese e attrezzature di interesse generale. La trasformazione sarà propedeutica alla futura realizzazione di una nuova “Stazione Ponte” di collegamento tra l’area da rigenerare e la stazione ferroviaria di Lingotto.
L’ambito che sarà riqualificato, chiamato “Parco della Salute, della Ricerca e dell’Innovazione”, include diversi poli attrattori: il grattacielo della nuova sede della Regione, il Politecnico di Torino e il centro sportivo Oval Lingotto.
Ma ci saranno anche l’Ospedale di prossima realizzazione (è stato nominato il commissario, l’avvocato dello Stato Marco Corsini) e lo sviluppo di un lotto di proprietà di Fs Sistemi Urbani. Il sedime individuato per la realizzazione della nuova Stazione Ponte darà vita a un importante polo intermodale di scambio tra la linea M1 su via Nizza, tra il sottopasso pedonale ferroviario, che costituisce un sistema di collegamento con l’area di Fs Sistemi Urbani, tra la stazione ferroviaria Av di Porta Nuova e la stazione di Porta Susa. Fs Sistemi urbani considera l’area interessata dalla trasformazione del Lingotto, circa 77mila metri quadri di superfice totale (superficie coperta lorda 62.139 mq), la più appetibile del progetto scali Torino in termini di dimensioni e accessibilità. Peraltro a Torino Fs Sistemi urbani ha già portato a termine altri interventi analoghi, tra cui quello del complesso dell’ex stazione di Porta Susa, venduto nel febbraio 2019 per la realizzazione di un nuovo complesso alberghiero.
Le ricadute su Torino della trasformazione urbana. Nel corso dell’evento è stato presentato il Report “Torino, gli scali ferroviari e le ricadute economiche e sociali della loro rigenerazione: Focus Lingotto” a cura di Scenari Immobiliari. Dal rapporto emerge che a Torino la riqualificazione urbana ha permesso di recuperare il 5 per cento del territorio, e si stima un impatto sul mercato immobiliare di circa 5,34 miliardi di euro di valore aggiunto. Concentrato per più del 50 per cento nel comparto residenziale e in grado di innescare un aumento superiore al 20 per cento del valore immobiliare della città, dagli attuali 155 miliardi di euro ai quasi 190 miliardi di euro del 2035. In Europa negli ultimi 30 anni la rigenerazione delle aree ferroviarie e industriali dismesse è infatti stata la prima causa della trasformazione urbana, producendo un fatturato di oltre 200 miliardi di euro. Da Lisbona a Londra a Berlino il panorama delle ciminiere e delle fabbriche inquinanti è stato sostituito da case moderne, terziari efficienti e grandi spazi verdi. Nel 2023 a Torino si prevede che saranno vendute 14.500 case con una crescita del 2 per cento in un anno e di quasi il 14 sul 2019. Il fatturato del comparto residenziale raggiungerà i quattro miliardi di euro, con un incremento superiore al 2 per cento sugli oltre 3,8 miliardi dell’anno scorso e del 16 per cento circa negli ultimi anni. Quanto ai prezzi, nel capoluogo piemontese sono prossimi ai 5mila al metro quadrato nelle zone centrali, superiori ai 3mila euro nelle zone semicentrali e di quasi 2mila euro in quelle periferiche. Le previsioni per l’anno in corso sono di un’ulteriore crescita intorno al 4,5 per cento medio, più dinamica rispetto alla media nazionale che è del tre per cento.
Gli ambiti di riqualificazione edilizia e di rigenerazione urbana a Torino interessano una superficie territoriale di circa 4,2kmq e una superficie lorda pari a più di due milioni di metri quadrati, equamente distribuiti tra settore residenziale (poco meno di 855mila metri quadrati) e terziario e attività di servizio alle persone e all’imprese (poco più di 835mila metri quadrati) con quote rilevanti per il settore produttivo (circa 326mila metri quadrati).
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