ANCE-ACER

18-05-2023 Alessio Garofoli | Claudia Rubino 2 minuti

Giubileo 2025 spa rassicura l’edilizia romana: «Gare veloci e trasparenti»

Appuntamento in casa Ance Roma Acer. L’ad Sangiorgio: «Recupereremo il tempo perso»

È interessante che, 23 anni dopo il Giubileo del 2000, tra le opere previste per quello del 2025 sia tornato il sottopasso di piazza Pia, ai piedi di Castel Sant’Angelo. All’epoca fu cassato per il timore che facesse crollare il Mausoleo Adriano. «Sarà perché non c’è più Adriano La Regina», scherza un imprenditore edile davanti al tavolo del caffè. La Regina ovvero l’allora rigido soprintendente che duellava sulle opere da fare, e soprattutto non fare, con l’ex sindaco Rutelli. E che l’ebbe vinta sul tunnel succitato ma perse sul parcheggio del Gianicolo. Poco prima, in sala, a domanda specifica Alessandro Flaccovio, responsabile project management di Giubileo 2025 spa, rispondeva: stavolta, essendo passati 23 anni, il progetto del sottopasso è ineccepibile.

L’edilizia romana, in ogni caso, sarà coinvolta e i ritardi riassorbiti: queste sono le rassicurazioni di Giubileo 2025 spa, società pubblica costituita per assicurare l’attuazione degli interventi funzionali all’accoglienza e alle celebrazioni del Giubileo. Aspettando i cantieri, un faccia a faccia tra i vertici della società e il mondo delle imprese edili. È la padrona di casa Francesca De Sanctis, vicepresidente alle opere pubbliche Ance Roma – Acer a ribadire l’importanza del coinvolgimento delle piccole e medie imprese, da non penalizzare, soprattutto attraverso le modalità di selezione in fase di gara per l’aggiudicazione dei lavori. La posta in gioco non è trascurabile: più di un miliardo di euro, di cui 500milioni destinati a “Caput Mundi” per la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale di Roma e di altri luoghi, mirati a coprire un piano di interventi integrati, dalla mobilità all’ambiente, puntando a riqualificazione e potenziamento dell’esistente. Nell’appuntamento promosso da De Sanctis, è il turno di Marco Sangiorgio, ad di Giubileo 2025 spa, insieme al già menzionato Flaccovio e Adriana Palmigiano, rispettivamente responsabile project management e responsabile acquisti e appalti della stessa società. I costruttori cercano lumi su gare, ruoli, obiettivi e programmazione. Mancano solo due anni e bisognerà correre, prima o poi.

«Il nostro è un ruolo tecnico di sostanziale integrazione e sostituzione della capacità operativa di alcune amministrazioni, non un ruolo politico o decisionale», rimarca Sangiorgio di fronte a coloro che vorrebbero entrare nel merito di scelte che però spettano a Roma Capitale. Il programma con gli interventi definitivi uscirà a breve con il nuovo Dpcm, mentre le prime gare sono già state pubblicate da alcuni mesi, «con l’obiettivo di accorciare il tempo e recuperare quello perso», continua.

Dalla sua Palmigiano sottolinea che «il principio cardine è quello della trasparenza e della partecipazione per dare a tutti gli operatori la possibilità di partecipare alle gare».


Da febbraio 2023 sono state avviate già 19 gare per un importo di 277 milioni (nel piano 79 per circa 510 milioni). Tra queste 20 con procedura semplificata, 6 con procedura aperta e 11 con procedura negoziata in deroga.


Nelle procedure sopra soglia ci saranno appalti integrati con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa a termini di legge. Il che provoca qualche mugugno in platea, ma questa non è una novità.

In copertina © ANCE- ACER

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Alessio Garofoli
Claudia Rubino
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