Il presidio garibaldino di Milano diventa ateneo sostenibile
Presentato il progetto di riqualificazione della Caserma Garibaldi: sarà un nuovo polo della Cattolica
La Caserma Garibaldi si trasformerà in nuovo polo dell’Università Cattolica, e ora è stato presentato il progetto. Un nuovo capitolo della storia del presidio e dell’impetuoso cambiamento urbanistico di Milano. E a colpire non è solo il cambio nella funzione, dalle forze dell’ordine all’istruzione superiore. Ma anche il passaggio da una costruzione neoclassica a una che, senza venirne stravolta, diverrà sostenibile e hi-tech. La costruzione dell’edificio, ultimato nel 1843 dall’architetto Giovanni Voghera, iniziò infatti al 1807, periodo napoleonico, su progetto del colonnello del Genio militare Gerolamo Rossi. E comportò la demolizione del monastero medievale di San Francesco Grande. Nel 1848 divenne quartier generale di Giuseppe Garibaldi. Dopodiché è stato, e in parte resta, sede della Polizia di Stato. Con questo progetto, affidato allo studio Beretta Associati e che verrà messo in atto su una superficie di oltre 53mila metri quadri, la Cattolica potrà ampliare in modo corposo la propria storica sede di largo Gemelli, facendo nascere un esteso campus nel cuore del capoluogo lombardo.
La prima fase dei lavori, partita lo scorso 30 gennaio, riguarda l’ala del fabbricato affacciata su via Santa Valeria.
Questo primo intervento, relativo a una superficie di circa 11.500 metri quadri, permetterà la nascita di nuovi spazi didattici, fruibili per oltre 1.850 studenti a partire dal secondo semestre dell’anno didattico 2024/25.
Gli interventi di rifunzionalizzazione dell’ala prospiciente via Santa Valeria puntano alla conservazione dell’edificio esistente che sarà restaurato operando una riqualificazione funzionale, impiantistica e strutturale per soddisfare le verifiche di sicurezza statiche e di miglioramento sismico del fabbricato, con analisi pre e post-intervento che hanno coinvolto non solo l’ala Santa Valeria ma tutto il complesso. Per quanto riguarda la struttura, per questioni di sicurezza è stata rimossa l’originaria copertura lignea e ricostruita in acciaio, a eccezione di una porzione mantenuta per ragioni di conservazione storica.
La Caserma Garibaldi, di impostazione neoclassica con pianta quadrangolare, si articola intorno a due grandi corti di uguali dimensioni. La facciata principale si apre su piazza Sant’Ambrogio di fronte al Sacrario dei Caduti milanesi per la Patria e alle spalle della Basilica di Sant’Ambrogio. Gli altri fronti costeggiano via Sant’Agnese e via Santa Valeria, sul retro i Giardini Calderini. La Caserma ha insomma una forte valenza monumentale. Per questo il progetto, ispirato al restauro conservativo con attenzione alle preesistenze, è stato sviluppato in accordo e sotto la tutela della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Milano. Ed è in quest’ottica che ha riportato l’edificio alla sua consistenza originale, recuperando il disegno dei cortili attraverso la rimozione dei corpi accessori aggiunti negli anni ‘70 per le esigenze funzionali della Polizia di Stato e ripristinando l’andamento delle falde di copertura. L’impianto dei corpi di fabbrica consiste in una sequenza di spazi, delimitati da murature portanti trasversali, che si affacciano su ampi corridoi centrali che disimpegnano le future aule con varie capienze per un’utenza complessiva di oltre 10.500 posti.
Nel cortile nord, là dove c’era già un’autorimessa sotterranea, ci sarà un intervento ipogeo che vedrà la realizzazione di grandi spazi didattici e un soprastante parallelepipedo vetrato al centro del cortile che contiene tutti i collegamenti verticali per l’accesso alle aule attraverso una sorta di pozzo di luce. L’ingresso principale verrà mantenuto al centro del fronte su piazza Sant’Ambrogio e valorizzato aumentando l’apertura fino a tutta la larghezza del colonnato prospiciente. In continuità con l’ingresso un grande atrio interesserà anche parte del corpo di fabbrica centrale che divide i due cortili. Sempre dall’atrio d’ingresso, ma anche al centro dei corpi che delimitano il quadrato dell’intero edificio, sono collocati scaloni, scale di sicurezza e ascensori. Gli allestimenti interni sono pensati nel rispetto e nella valorizzazione delle caratteristiche architettoniche dell’edificio dedicando attenzione al comfort sia per quanto riguarda la maggiore permeabilità possibile alla luce naturale sia per le caratteristiche acustiche tramite pannellature fonoassorbenti per le pareti dei corridoi voltati, mentre l’illuminazione dei corridoi è prevista tramite l’installazione di corpi illuminanti progettati su misura e integrati nelle pannellature.
Quanto alle facciate è previsto il recupero degli intonaci a calce ottocenteschi, dei decori e della bicromia cromatica di gusto neoclassico come raffigurata nelle originarie vedute dell’edificio del XIX secolo.
Alla climatizzazione provvederà un sistema a tutt’aria a portata variabile per singola aula, che in un secondo momento sfrutterà la fonte geotermica tramite estrazione di acqua di falda con pompe di calore ad alto rendimento, garantendo taglio di emissioni di CO2 e riduzione dei costi energetici. La distribuzione impiantistica principale è integrata nei controsoffitti in modo da conservare inalterato l’aspetto dei corridoi voltati. L’impianto elettrico sarà inoltre dotato di sistemi ausiliari di alimentazione per garantire continuità di esercizio in ogni condizione, nonché impiantistica speciale secondo le ultime tecnologie ideate per l’Iot – Internet of things.
In copertina: Caserma Garibaldi, cortile. Progetto di Beretta Associati
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