12-04-2023 Micol Vinci 2 minuti

Piazza Velasca a Milano: una riqualificazione che valorizza la storia

Il progetto è dello studio Asti Architetti in collaborazione con studio Ceas e con il coordinamento di Hines

Dopo l’intervento su Torre Velasca, l’iconico grattacielo milanese di 26 piani costruito tra il 1955 e 1957 su progetto dello studio Bbpr, inizia la ristrutturazione di Piazza Velasca, da concludere entro i primi mesi del 2024.

Il progetto di rigenerazione della facciata e degli interni è stato realizzato dallo studio Asti Architetti in coordinamento con la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Milano, e in collaborazione con lo studio Ceas, per i lavori di risanamento delle facciate, e con il coordinamento di Hines, in qualità di development manager e investitore. I lavori sono conclusi per quanto riguarda le facciate e quasi completati per gli interni.

Il progetto della piazza è stato ispirato ai principi della conservazione e valorizzazione della piazza nel rispetto della Torre Velasca e del contesto architettonico, prevedendo un forte impulso alla pedonalizzazione e al miglioramento della qualità ambientale. Il fascino della Torre, la sua essenza avveniristica e tradizionale, fanno di questa struttura uno dei punti di riferimento della città.

Si punta quindi a trasformare un simbolo milanese in luogo di incontro e di aggregazione sociale, con il recupero di spazi inutilizzati, l’arredo urbano e l’inserimento di aree alberate, dando alla città una nuova area aperta che si riappropria del significato stesso di “piazza” per i milanesi e rafforzando il senso di appartenenza.

«Nel disegnare piazza Velasca, la mia mano è stata guidata dalla precisa volontà di restituire alla città l’attacco a terra della Torre, reinterpretandone i rapporti con l’immediato intorno. La Torre Velasca è sempre stata un punto di riferimento dello skyline di Milano, tuttavia non fa parte della vita quotidiana dei milanesi che difficilmente hanno avuto un rapporto diretto, ravvicinato con la propria Torre» sottolinea Paolo Asti. «Abbiamo quindi disegnato, uno spazio rispetto alla Torre stessa, una sorta di “sagrato laico” che nel contempo ne esaltasse gli aspetti dimensionali e architettonici, favorendo il giusto rapporto di intrecci continui con la città. Un luogo di riposo della mente e del cuore ma nello stesso tempo un luogo identitario, con lo sguardo rivolto verso il cielo» conclude.

Il grattacielo è stato e sarà rinnovato secondo criteri contemporanei di sostenibilità, sicurezza e comfort degli spazi: «Questa nuova fase del progetto rappresenta un tassello fondamentale nel complesso mosaico del recupero e valorizzazione di Torre Velasca, restituendo alla piazza la sua vera funzione e un ruolo nel tessuto urbano e sociale della città», ha affermato Mario Abbadessa, senior managing director e country head di Hines in Italia.


La Torre si inserirà quindi a pieno titolo nel concetto contemporaneo della “città dei 15 minuti” con infrastrutture di mobilità snella e di connessione internet, sfruttando gli spazi circostanti come luoghi di sosta, relax e anche di lavoro.


Il carattere della nuova piazza – sviluppato in seguito a un attento studio urbano del contesto – sarà messo in evidenza anche dal progetto di illuminazione a cura di Esa Engineering, nell’ottica della riduzione dei consumi energetici, ottenendo un’elevata qualità della luce.

La pavimentazione della piazza rivelerà il fascino di alcuni disegni e materiali lapidei che caratterizzano molte piazze del centro storico milanese. In particolare, i cubi di porfido rosso detti “Sanpietrini” tutt’ora presenti nelle porzioni di collegamento alla piazza, tra via Pantano e corso di Porta Romana, verranno riproposti nella pavimentazione di progetto come un elemento di ricucitura dell’intero isolato in continuità con la pedonalizzazione della Via Velasca.

In copertina: Torre Velasca 

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Micol Vinci
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