Scuole più green: Roma Capitale avrà la consulenza della Bei
Firmata l’intesa che faciliterà l’impiego di 392 milioni per efficientare 212 istituti
Gli obiettivi sono presto detti: sostenere le risorse, pianificare, mettere a terra e monitorare i fondi che verranno usati per interventi di efficientamento energetico su 212 scuole di Roma Capitale tra quest’anno e il 2027. L’accordo di consulenza tecnica è stato firmato il 30 marzo in Campidoglio da Gelsomina Vigliotti, vicepresidente della Banca europea per gli investimenti (Bei), e dal sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri. Oggetto di quest’intesa sono i lavori da 392 milioni di euro che dovranno rendere gli istituti scolastici in questione più ecosostenibili, moderni, efficienti nonché più adatti alle esigenze di alunni, corpo docente e famiglie. Spingendo allo stesso tempo l’impegno di Roma nella lotta al cambiamento climatico.
L’ammontare delle risorse comprende i 200 milioni di euro del Cis Roma siglato da Gualtieri con il Governo Draghi a luglio 2022, 42 milioni di fondi Pon Metro e la linea di credito da 150 milioni approvata dalla Bei nel febbraio 2023 a sostegno del progetto. Si tratta del maggior esborso di Roma Capitale nell’edilizia scolastica negli ultimi decenni, e il Campidoglio ha iniziato la progettazione degli interventi per le prime 111 scuole il mese scorso. Quello di ieri tra Bei e Roma Capitale è il primo accordo di Advisory firmato con un comune italiano nell’ambito di InvestEU Advisory Hub, un servizio di consulenza tecnica gratuito per il settore pubblico fornito dalla Bei in cooperazione con la Commissione europea per sviluppare le capacità interne delle istituzioni.
Nel dettaglio, gli interventi previsti toccheranno nidi, scuole materne, primarie e secondarie di primo grado di tutti e 15 i municipi capitolini. Le misure comprendono riqualificazione termica degli edifici, sostituzione degli infissi, degli impianti di condizionamento e di quelli di illuminazione con nuovi impianti a led. Roma Capitale prevede anche investimenti per l’installazione di fonti rinnovabili, come fotovoltaico e termosolare per l’acqua calda, e di pompe di calore.
A questo proposito la Bei prevede che la classe energetica delle strutture sulle quali si interverrà migliorerà di almeno due categorie, contribuendo a ridurre le emissioni di CO2 di circa 9.900 tonnellate l’anno.
«La Bei è la banca del clima dell’Ue e l’accordo firmato dimostra la nostra vicinanza e sostegno, non solo finanziario ma anche di advisory, a favore della transizione energetica della Pubblica Amministrazione», ha rimarcato la vicepresidente Bei Vigliotti. Ricordando che «migliorare la classe energetica di edifici pubblici, come le scuole, riducendo il consumo energetico e le emissioni di CO2, sono elementi fondamentali per raggiungere gli obiettivi climatici nazionali ed europei». Dalla sua il primo cittadino Gualtieri ha sostenuto che questo sia «uno dei progetti cruciali con cui Roma fa la sua parte per anticipare al 2030 gli obiettivi di neutralità climatica. Ringrazio quindi la Bei per questo accordo di grande rilevanza: la consulenza tecnica e il supporto finanziario di un partner europeo così importante forniscono un forte slancio a un intervento fondamentale per la Capitale».
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