Roma città in 15 minuti, Gualtieri: «I cantieri partiranno nel 2024»
A fine 2022 sono stati affidati gli incarichi. Confronto tra progettisti e amministrazione sui progetti per 15 municipi
Parte la fase progettuale, e il programma ‘15 municipi 15 progetti per la città in 15 minuti’, di Roma Capitale scalda i motori. «Quindici ambiziosi interventi di risistemazione e rigenerazione urbana», per dirla con le parole del sindaco Roberto Gualtieri, che il 29 marzo al Macro di via Nizza ha aperto i lavori sul tema, e che ha pronosticato di aprire i cantieri all’inizio del 2024. Per finanziarli è previsto lo stanziamento di 22,5 milioni di euro. E il senso dell’iniziativa (dopo un primo lancio a fine 2022), per Gualtieri, è quello di «affrontare le criticità con una visione complessiva e non con singoli interventi», nonché di «cambiare il volto della nostra città e coinvolgere molte persone». Tenendo conto della specificità per certi versi “caotica” del tessuto urbano capitolino in cui, ha riconosciuto il primo cittadino, i quartieri non possono certo essere buttati giù per rifarli da capo. Ma nel quale permangono criticità spesso eclatanti e Gualtieri ne ha citata una: «Non possiamo più tollerare che non ci siano i marciapiedi». Il concetto è affascinante e richiama il lavoro delle altre grandi capitali europee, da Barcellona a Parigi, quella dei 15 minuti è una città i cui abitanti possano raggiungere in massimo un quarto d’ora, a piedi o in bici, un’ampia rete di presidi fondamentali: trasporto pubblico, aree verdi, centri culturali, nidi, luoghi per praticare sport. L’applicazione nell’Urbe è una sfida da far tremare i polsi. La presentazione del progetto è in realtà l’inizio di un’intera giornata di approfondimento organizzata dall’assessorato all’urbanistica del Campidoglio per consentire a progettisti e vertici dei municipi di discutere delle ipotesi progettuali.
Tra i protagonisti l’assessore all’urbanistica Maurizio Veloccia e quello al decentramento Andrea Catarci e non per caso: ‘ 15 municipi 15 progetti per la città in 15 minuti’ è frutto del lavoro congiunto Veloccia-Catarci, ed è passato in giunta lo scorso settembre. Illustrando una mappa di dove prenderanno forma i 15 interventi, Veloccia ha fatto notare che una metà di questi insiste grossomodo lungo la circonferenza del Gra, l’altra metà sulla trasversale del Tevere, per il quale il Comune intende spendere più di 40 milioni in vista del Giubileo. E ha menzionato le ‘100 piazze’ dell’epoca Rutelli, un’era geologica fa, cui il piano ’15-15-15’ lanciato oggi si ispira. I primi interventi di rigenerazione toccano 15 ambiti territoriali: Prato Falcone nel Municipio I, Villaggio Olimpico nel II, Tufello nel III, Settecamini nel IV, La Rustica nel V, Zona dei Colli nel VI, Gregna Sant’Andrea nel VII, Valco San Paolo nell’VIII, Spinaceto nel IX, Ostia Antica nel X, Magliana nell’XI, Monteverde Quattroventi nel XII, Montespaccato nel XIII, Palmarola nel XIV e Labaro nel XV. Zone selezionate per ragioni morfologiche e funzionali e perché giudicate rappresentative delle identità locali, ma non solo. Da queste zone viene anche la gran parte delle richieste dei cittadini registrate in fase di ascolto del territorio. E sempre queste zone sono giudicate adatte a diventare esempi di città in 15 minuti, oltre a detenere aree ed edifici – specie scuole – di proprietà comunale. A titolo di esempio, a Montespaccato (Municipio XIII), lo studio Alvisi Kirimoto ha elaborato un masterplan che punta a trasformare un’area con problemi dovuti alla sua origine di borgata del XX secolo e a un’espansione prettamente abusiva. Riqualificandola con attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale, alla rigenerazione urbana e alla salvaguardia e valorizzazione delle risorse naturali che non mancano, vista soprattutto la vicinanza del parco dell’Acquafredda.
A fine 2022 sono stati affidati gli incarichi diretti di progettazione a 15 professionisti selezionati tra quelli iscritti all’elenco approvato dopo un avviso pubblico. Costoro dovranno redigere un masterplan di riqualificazione urbana dell’ambito di studio per identificare gli interventi pubblici prioritari, cui seguirà un progetto di fattibilità tecnica ed economica di un’opera pubblica scelta tra quelle ricomprese nel masterplan. Svolto il confronto coi municipi, ciascuno dei quali ha messo in evidenza i propri obiettivi prioritari e gli eventuali interventi strategici da mettere in atto (ad esempio, connessioni ciclopedonali, riqualificazione/valorizzazione di aree verdi o di altri spazi pubblici) i progettisti incaricati sono alle prese con la scrittura del masterplan. Le prime proposte strategiche sono già state illustrate alle ex circoscrizioni.
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