22-03-2019 Francesco Fantera 3 minuti

L’architettura per l’infanzia secondo Vudafieri-Saverino Partners

Focus sulla scuola di Shenzen disegnata secondo i canoni del metodo Gymboree

«Abbiamo cercato di usare gli occhi dei bambini per interpretare gli ambienti, creando un contesto che fornisse loro sensazioni piuttosto che immagini»

Vudaferi-Saverino Partners

Forme, colori e geometrie accattivanti in grado di scatenare la fantasia tanto dei bambini quanto degli adulti. Grazie a diversi studi sul tema, sta ormai diventando concezione diffusa il fatto che i volumi che ospitano attività educative abbiano un ruolo attivo nel determinare il processo di apprendimento degli studenti. E in Italia non si sta certo a guardare, con diversi esempi di spazi all’avanguardia sotto questo profilo. Lo studio Vudaferi-Saverino Partners ha progettato, nelle città cinesi di Shenzen e Suzhou, quattro scuole per l’infanzia dove lo spazio è curato in modo da stimolare lo sviluppo della fantasia e delle capacità di apprendimento. Da Pechino a New York, è sempre più chiaro come gli architetti che si dedicano alla progettazione di scuole, abbiano fatto proprio il concetto di “design dell’educazione”.

Il “metodo Gymboree”. Le quattro operazioni rientrano tutte sotto il cappello del marchio statunitense Gymboree Play & Music, già diffuso in 40 Paesi con circa 700 centri sparsi in tutto il mondo. In breve, questo approccio punta a potenziare le capacità cognitive e relazionali dei bambini già dalla prima infanzia, tramite una serie di attività basate sull’ascolto di musica, lezioni d’arte e momenti di gioco.

Ma tutto ciò, come si traduce in linguaggio architettonico? Guardando agli interventi disegnati da Tiziano Vudafieri e Claudio Saverino, risulta chiara la cifra dei loro progetti. Spazi caratterizzati da forme e materiali che si sviluppano sul tema del viaggio, con le diverse aree che ricreano ambienti differenti e identificabili con l’oceano, la foresta, il deserto, l’artico, il canyon e lo spazio. In un contesto così organizzato, la fantasia dei bambini trova campo libero permettendo loro di riposarsi all’ombra di un albero nel mezzo della foresta, come di immergersi nel profondo blu per conoscere gli abitanti dei mari. Ulteriore punto di forza di un ambiente simile è quello di coinvolgere anche i genitori che scoprendo le diverse zone con i propri figli, rivivono emozioni infantili.

Il concept. L’ispirazione che ha determinato l’arredamento e la pianificazione degli spazi, è venuta ai progettisti immedesimandosi nei giovani utenti «Abbiamo cercato di usare gli occhi dei bambini per interpretare gli ambienti – sottolineano Vudafieri e Saverino – creando un contesto che fornisse loro sensazioni piuttosto che immagini, così da lasciarli liberi di volare con l’immaginazione. La fantasia dei più piccoli è pura e originale e permette loro di vedere il mondo con l’indipendenza e la creatività del proprio pensiero».

La scuola di Shenzen. Fra le quattro operazioni che lo studio Vudaferi-Saverino Partners ha completato in Cina, quella più esplicativa è rappresentata dalla scuola Upper Hills di Shenzen. Una struttura su due livelli con poco più di 2mila mq dedicati ai bambini e 933 mq riservati agli uffici dei dipendenti Gymboree. Tutto l’edificio è pensato per fornire un’esperienza immersiva ed esperienziale agli studenti. Sfruttando forme e colori diversi, non solo le aule, ma anche i corridoi, la reception, il bar e gli spazi comuni si trasformano in una sorta di libro bianco su cui i bambini scrivono ogni giorno una storia diversa, dettata loro dalla propria fantasia. Inoltre, la presenza di un giardino al centro del volume, garantisce la possibilità di giocare anche all’aria aperta. Gli uffici si trovano al livello superiore ed oltre ad ospitare il team di Gymboree, dispone di sale meeting, un bar, una cucina e delle aree training. In questi ambienti vengono organizzati corsi di attività fisica o cooking class che si svolgono durante l’orario delle lezioni, in modo da intrattenere i genitori durante l’orario scolastico. A caratterizzare le facciate invece, è il colore arancione che identifica tutte le strutture Gymboree nel mondo.

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Francesco Fantera
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