11-03-2019 Francesco Fantera 3 minuti

Milano 2030: forestazione urbana e case in affitto

Presentato il nuovo PGT. Attenzione ai concorsi, politiche per gli edifici abbandonati e per l’abitare

«Un documento che dà alla città una direzione chiara verso il 2030 e porta sviluppo, specie fuori dal centro, nuovo verde e case in affitto»

Pierfrancesco Maran

Rigenerazione, sostenibilità, inclusività e pianificazione. Quattro temi dei quali si sentirà molto parlare nei prossimi anni nel capoluogo lombardo. Il motivo? Sono le parole chiave contenute nel nuovo Piano di Governo del Territorio approvato il 5 marzo a Palazzo Marino. «Un documento che dà alla città una direzione chiara verso il 2030 e porta sviluppo, specie fuori dal centro, nuovo verde e case in affitto. Inoltre – ha sottolineato l’assessore all’urbanistica Pierfrancesco Maran – ulteriori modifiche potranno essere apportate durante la discussione in aula, che arriverà dopo quella dedicata alle osservazioni da parte dei cittadini».

Gli interventi previsti dal PGT. Diverse le modifiche apportate al Piano in seguito alla discussione in Consiglio. Abbiategrasso è stato aggiunto fra le cosiddette piazze strategiche, mentre Bonola tra i nodi di interscambio che saranno oggetto di riqualificazione. Per facilitare questo processo sono stati ridotti i tempi, da tre a due anni, affinché un immobile dismesso venga dichiarato abbandonato. Messa nero su bianco anche la necessità di utilizzare lo strumento del concorso per i progetti di rigenerazione delle piazze e dei nodi di interscambio, cui seguirà un monitoraggio degli effetti dell’intervento realizzato. Sotto il profilo della sostenibilità, Piazza d’Armi è stata confermata come futuro esempio di forestazione urbana, ma non solo. Il documento contiene anche l’obiettivo di piantumare due alberi per ogni nuovo posto auto. Indicazioni precise riguardano anche l’obbligo per gli operatori di avviare prima i lavori di interesse pubblico e poi realizzare gli interventi privati. Attenzione anche al social housing, con l’aumento della quota di edilizia residenziale negli interventi di oltre 10mila mq.

Il PGT contiene anche cinque obiettivi e le relative strategie per raggiungerli.

– Per rendere Milano una città connessa, metropolitana e globale, la pianificazione urbanistica passerà dallo sviluppo di infrastrutture legate alla mobilità. Questo secondo la logica che vuole una distribuzione capillare del trasporto pubblico, allo scopo di far vivere il numero maggiore possibile di persone alle fermate di bus, metro, tram… Concretamente, il PGT incentiva gli interventi di riqualificazione del tessuto urbano in prossimità di 13 nodi di interscambio strategici. In queste aree si potrà superare l’indice di edificabilità previsto per gli ambiti cittadini ad elevata accessibilità. Le operazioni di rigenerazione dovranno migliorare la qualità degli spazi pubblici anche attraverso progetti di social housing.

– Altro target dell’Amministrazione meneghina sarà quello di dar vita ad una città di opportunità, attrattiva ed inclusiva. Sei zone sono state indicate come aree di insediamento di “Grandi Funzioni Urbane”, ad esempio ospedali, impianti sportivi, parchi…Operazioni, quindi, in grado di fornire nuovi servizi a tutto il tessuto urbano. Sul tema casa, vista anche la proiezione che vede un incremento di 50mila residenti fra i 19 e i 34 anni nei prossimi anni, il PGT interviene incentivando la realizzazione di unità abitative preposte all’affitto.

– Anche la trasformazione di Milano in città green, vivibile e resiliente è prevista dal Piano. Per far questo sono previste precise direttive per ridurre il consumo di suolo, creare almeno 20 nuovi parchi (sette all’interno degli scali ferroviari come previsto nell’operazione Scali Milano) e un piano di forestazione per raggiungere l’ambizioso obiettivo di aumentare a 3 milioni il numero di alberi nel territorio comunale. Sotto il profilo della sostenibilità, verranno innalzati gli standard richiesti rispetto ai nuovi edifici con particolare attenzione alle prestazioni energetiche.

– Per valorizzare gli 88 quartieri che la compongono, verranno riaperti i Navigli, riqualificate le aree ferroviarie dismesse oltre a sette piazze caratterizzate da elevata accessibilità: Loreto, Maciachini, Lotto, Romolo, Trento, Corvetto e Abbiategrasso. In questo senso, i progetti dovranno migliorare la fruibilità pedonale e l’attrattività delle zone di intervento.

– Ultimo tassello, quello della rigenerazione del costruito. Nel PGT sono infatti individuate delle aree ai margini del territorio metropolitano che dovranno essere valorizzate recuperando il patrimonio edilizio degradato. Previsto il recupero di circa 3mila alloggi di edilizia residenziale

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Francesco Fantera
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