La scuola di Cesenatico si fa con il progetto di Iotti+Pavarani
Sostituzione edilizia nel comune romagnolo. Un nuovo sistema di paesaggi e un edificio NZEB
Un sistema di paesaggi ricostruisce la scuola di Cesenatico. Aggiudicato il concorso in due fasi promosso dal comune romagnolo per la costruzione di una nuova scuola primaria per 250 alunni. Una volta demolita la struttura esistente, sarà sostituita con un’architettura che introduce, attraverso il paesaggio appunto il senso del gioco, della scoperta, della meraviglia, quali meccanismi indispensabili dell’apprendimento.
Il team vincitore è guidato dallo studio Iotti+Pavarani Architetti che il 13 dicembre scorso si è aggiudicato un altro concorso, quello per la realizzazione di un masterplan per dar vita ad una cittadella della Pubblica Amministrazione a Torino.
Sarà una scuola che pulsa e che respira, che si modifica in coerenza con il luogo. Così i progettisti descrivono il concept di un edificio che avrà una superficie complessiva di 3075 mq, con una palestra e relativi servizi per un totale di 500 mq, uno spazio per la direzione didattica di 280 mq, una ludoteca da riconvertire nell’eventualità a spazio polifunzionale con laboratori, un teatro e con annesso un archivio della direzione didattica.
“L’edificio si dilata e si restringe ad accogliere e introiettare il verde dei cortili all’interno della scuola, generando – spiegano gli architetti – spazi luminosi e consentendo una percezione dello scorrere del tempo, quotidiano e stagionale”.
Il nuovo volume punta a ridurre fortemente l’impatto visivo, diminuendone la scala percepita, e al contempo offrendo un fronte di ingresso più morbido, organico, accogliente. “L’involucro – raccontano – è modellato e “arrotondato” a favore di una immagine più delicata, sarà costituito da un primo diaframma di profili verticali in ceramica smaltata, a schermatura delle parti vetrate una foresta artificiale in dialogo con le alberature. La pelle si distinguerà anche per le cromie delle parti di facciata arretrate, in tonalità sfumate verde, acqua, terra”.
La quasi totalità delle unità didattiche (le due sezioni per classe con relativo atelier) affacciano a sud-est, verso il fronte meno trafficato e rumoroso, godendo al contempo della miglior luminosità.
Le parti comuni – dotate di vetrate più ampie – affacciano a nord-ovest, opportunamente schermate dalla incidenza termica da ovest tramite controfacciata verticale, sporti orizzontali e grazie alla stessa articolazione planimetrica.
Risposte puntuali alla richiesta di sostenibilità del progetto richiesta dal bando, con esplicito riferimento alla volontà della committenza di realizzare un edificio Nearly Zero Energy Building (NZEB), con un largo uso di fonti rinnovabili e un involucro altamente performante.
Sarà una scuola su due livelli con un’organizzazione planimetrica che rimanda ad una sequenza di pieni e vuoti, volta a valorizzare la permeabilità visiva verso l’intorno a parco. Si massimizzano gli spazi di relazione, al fine di attivare potenzialità formative e comportamentali attraverso meccanismi che stimolino la creatività dei bambini e dei ragazzi.
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