18-12-2018 Paola Pierotti 3 minuti

Nessuna sorpresa a Genova. Progetto di Piano, lavori a Salini Impregilo, Fincantieri e Italferr

Cimolai e Calatrava hanno scritto al commissario Bucci per collaborare allo sviluppo

"Abbiamo chiesto a Piano di sovraintendere al progetto, per garantire l’aderenza all’idea originale e la qualità di realizzazione della stessa. Ha ha accettato l’incarico in forma di donazione alla città di Genova"

Marco Bucci

Nessuna sorpresa: per il post Morandi vince il ponte di Renzo Piano (che aveva consegnato il suo concept a poche ore dal crollo del 14 agosto). Costruisce anche Fincantieri, come annunciato dal Ministro Toninelli già il 28 agosto scorso. C’è stata anche una manifestazione di interesse con tanti studi di ingegneria, insieme a decine di consulenti specialistici accanto ad una decina di imprese invitate per cercare la miglior soluzione per il post Ponte Morandi. Ma alla fine ha ri-vinto la soluzione Piano e la ricostruzione è stata affidata alle imprese Salini – Impregilo, Fincantieri e Italferr, aggiudicatarie della gara.

Con un incarico per un costo totale di 202 milioni di euro (“tutto compreso e nulla escluso”, come indicato dal Decreto n. 19), le aziende si sono impegnate a rispettare il cronoprogramma, che prevede il completamento strutturale dell’opera entro la fine del 2019.“Oggi si compie un passo importante per il futuro della città – ha spiegato il Commissario per la ricostruzione Marco Bucci -. Abbiamo chiesto all'architetto Renzo Piano di sovraintendere al progetto, per garantire l’aderenza all’idea originale e la qualità di realizzazione della stessa. L’architetto Piano ha accettato l’incarico in forma di donazione alla città di Genova”.

Il commissario ha ricevuto anche una lettera dall’azienda Cimolai e dall’architetto Santiago Calatrava, in short list, in cui si esprime la disponibilità alla collaborazione per lavorare allo sviluppo del nuovo viadotto per il bene della città di Genova e dell’Italia. “Considero questa offerta molto positiva – ha commentato Bucci – e nei prossimi giorni la esamineremo nei dettagli”.

“Momento molto importante – sottolinea Danilo Toninelli, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti -. A una grande azienda privata si affianca l'eccellenza ingegneristica e costruttrice pubblica italiana. Parlo naturalmente di Fincantieri, ma anche di Italferr, impegnata già nella progettazione di viadotti importanti in Italia e nel mondo”.

Secondo indiscrezioni il progetto dovrà essere affinato, si chiede di alleggerirlo togliendo qualche pilone dal disegno del senatore a vita e di ridurre il tempo da 12 a 9 mesi. Di fatto però nessuna novità perché il concept di Piano c’era 4 mesi a e già il 28 agosto il Ministro Toninelli aveva annunciato che “i lavori sarebbero stati portati avanti da Fincantieri”.

Intanto dal Gruppo FS Italiane fanno sapere che la proposta di Italferr è basata "sull’idea architettonica elaborata dallo studio Renzo Piano. La società di ingegneria – dicono da FS – inizierà a lavorare nell’immediato alla progettazione esecutiva del nuovo ponte, in modo da rispettare il cronoprogramma e terminare il completamento strutturale dell’opera entro la fine del 2019, così come è stato definito dalle imprese aggiudicatarie, Salini Impregilo e Fincantieri, che hanno individuato Italferr come progettista incaricato".

Le attività per la ricostruzione del viadotto “Polcevera” seguono per Italferr quelle già svolte e quelle in corso d’opera in tutto il mondo. Fra questi, si segnalano in Italia il Ponte strallato sul fiume Po sulla linea AV Milano – Bologna, il Ponte metallico della linea Bologna-Venezia che scavalca l’autostrada A14. A livello internazionale, in India l’Anji Khad Bridge, ponte lungo 750 metri, in Serbia a Novi Sad il Ponte di Zezely sul fiume Danubio e in Siria il Ponte per la linea ferroviaria al Tabeje-al Bookamal sul fiume Eufrate.

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Paola Pierotti
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