12-12-2018 Francesco Fantera 2 minuti

Aosta, concorso per la valorizzazione dell’area archeologica cittadina

Montepremi di 45mila euro e incarico al vincitore (777mila euro)

«Sarà fondamentale la capacità di attivare interazioni sinergiche con il contesto urbano, considerando come un unico elemento i vari volumi presenti»

Pier Giorgio Giannelli

La Regione Valle d’Aosta, in collaborazione con Cnappc e Ordini professionali locali di architetti e ingegneri, ha lanciato un concorso aperto in due gradi per l’area compresa fra la Porta Pretoria, la Torre dei Balivi e Casa Manzetti, ad Aosta. Obiettivo dell’intervento la valorizzazione della zona est della città antica, ricca di testimonianze storiche di diverse epoche e simbolo di una valle crocevia di culture. Come richiesto dal bando, la proposta dovrà migliorare le condizioni di fruizione e di qualità della vita in questa porzione del tessuto urbano, sfruttando le potenzialità storico-archeologiche presenti. Grazie anche al contributo dei fondi strutturali europei, la Giunta regionale ha stanziato 4,3 milioni di euro per tutta l’operazione che coinvolgerà diverse ambienti e immobili per una superficie totale di 6.352 mq. Montepremi di 45mila euro con assegnazione dell’incarico al vincitore. 

Il concorso. Dopo che, ad ottobre dello scorso anno, il primo tentativo da parte dell’amministrazione locale di promuovere un bando era stato bocciato dall’Autorità anticorruzione (Anac), sollecitata dagli Ordini locali che avevano indicato nel concorso di progettazione «l'unico strumento effettivamente in grado di consentire di scegliere il miglior progetto», questa sembra essere la volta buona. Il sito corrisponde alla sezione est di Augusta Praetoria, nucleo abitativo realizzato in epoca romana del quale recentemente sono stati ritrovati resti di grande rilevanza durante le operazioni di scavo per l’ampliamento dell’ospedale Parini. Nello specifico, oggetto del concorso sono la Torre dei Signori di Porta Sant’Orso, l’area del teatro romano, la Tour Fromage e la sezione di antiche mura fra la Porta Praetoria e la Torre dei Balivi. È stata nominata la commissione giudicatrice, composta non solo da architetti, ma anche da un archeologo e un ingegnere.

Montepremi. Il vincitore riceverà un rimborso spese di 9mila euro, pari a quello che verrà assegnato ai concorrenti dal secondo al quinto. A differenza di questi ultimi però, al primo classificato verranno affidati il progetto di fattibilità tecnico economica, il definitivo, l’esecutivo, la direzione dei lavori e la contabilità, per un importo di 777mila euro.

Criteri di valutazione. Per partecipare al primo grado di selezione sarà necessario proporre un concept del progetto. «Per superare questo step sarà fondamentale la capacità di attivare interazioni sinergiche con il contesto urbano – spiega Pier Giorgio Giannelli, coordinatore del concorso – considerando come un unico elemento i vari volumi presenti, ma non solo. Importanti anche la creatività e l’originalità delle idee tese alla valorizzazione e rifunzionalizzazione del sito. I cinque candidati che accederanno alla seconda fase, invece, dovranno presentare un vero e proprio progetto nella forma di un dossier composto da 4 A0 (più relazione) e un video rendering in grado di mostrare le peculiarità dell’intervento. Fra i criteri di valutazione anche la facilità di gestione dell’area e l’utilizzo di materiali eco compatibili per le nuove realizzazioni».

Scadenze. Prima data da segnare sul calendario il 15 febbraio, giorno entro il quale dovranno essere consegnati gli elaborati del primo grado. Il 28 febbraio verranno indicati i cinque soggetti che passeranno al secondo grado. Sarà quindi il 29 aprile il termine ultimo per presentare la documentazione richiesta e l’11 maggio verrà proclamata la graduatoria provvisoria.

Il bando è consultabile sulla piattaforma del Cnappc.

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Francesco Fantera
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