19-09-2018 6 minuti

Energia e sicurezza, la filiera delle costruzioni lancia la campagna “Ecosismabonus”

Comunicazione mirata ai committenti finali. Il driver è la cessione del credito

"In Italia le abitazioni sono costituite da 12,2 milioni di edifici, dei quali oltre il 70% è stato costruito prima dell’emanazione delle norme antisismiche, che sono del 1974, e di quelle sull’efficienza energetica, che risalgono al 1976"

Rodolfo Girardi

A un mese dall’inizio di SAIE, l’evento di riferimento sulle tecnologie per l’edilizia e l’ambiente costruito 4.0 che si terrà dal 17 al 20 ottobre prossimo a Bologna, e in vista della prima giornata nazionale della prevenzione sismica prevista il 30 settembre, la filiera delle costruzioni si riunisce per sostenere e promuovere la diffusione degli incentivi per la riqualificazione energetica e la messa in sicurezza della casa.

È stata presentata presso la sede Ance a Roma la campagna di sensibilizzazione e informazione su eco e sisma bonus alla presenza di tutte le associazioni di categoria del settore e dei partner Anaci, Associazione Nazionale Amministratori Condominiali, e Legambiente.

Un sito dedicato ecosismabonus.it, un video, interviste ai cittadini, un opuscolo informativo, una pagina Facebook, pagine pubblicitarie su riviste per famiglie e specializzate insieme a una campagna radio e a una guida operativa, accumunati dallo slogan “Eco e sisma bonus. Non usarli ti può costare caro. Usarli ti costa quasi zero”, per spiegare ai cittadini cosa sono, come funzionano e perché utilizzare gli incentivi previsti dallo Stato.

“Attraverso questa iniziativa – ha detto Rodolfo Girardi, vice presidente ANCE – che ha visto il contributo di tutti i protagonisti del mondo dell’edilizia e delle costruzioni, vogliamo trasmettere un pensiero forte, che eco bonus e sisma bonus sono una straordinaria occasione per i cittadini di vivere in case sicure e risparmiare sulla bolletta energetica. In Italia le abitazioni sono costituite da 12,2 milioni di edifici, dei quali oltre il 70% è stato costruito prima dell’emanazione delle norme antisismiche, che sono del 1974, e di quelle sull’efficienza energetica, che risalgono al 1976. Gli incentivi fiscali hanno enormi potenzialità e se troveranno piena attuazione, saranno in grado di innescare un ampio processo di manutenzione e riqualificazione. Per questo motivo vogliamo lanciare un appello al Governo: eco e sisma bonus sono un investimento, non solo nella sicurezza e nella qualità di vita, ma anche nella ripresa dell’economia”.

Secondo Armando Zambrano, presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, “è importante far capire che la prevenzione è fondamentale sia per quanto riguarda il tema della sismica che del risparmio energetico e che i professionisti si sono organizzati per dare la possibilità di avviare il processo, costruendo un contenitore che possa rispondere alle esigenze dei diversi attori coinvolti”.

Anche per Luca Ferrari, presidente di Isi, Ingegneria Sismica Italiana, il ruolo dei professionisti è fondamentale per indicare la via da intraprendere “Il nostro Paese – ha ricordato – presenta numeri preoccupanti per quanto riguarda il rischio sismico: oltre 20 milioni di abitanti risiedono in zone classificate a rischio 1, 2, 3. È fondamentale guardare all’aspetto della sicurezza, che è una questione culturale e di testa, come il rispetto del divieto de lfumo e del risparmio dell’acqua. Dobbiamo colmare il deficit di conoscenza che oggi sussiste tra le persone e la campagna realizzata va in questa direzione”.

Francesco Burrelli, presidente di Anaci, ha ricordato che “il 70% delle persone in Italia abita in condominio. È necessario far capire ad amministratori e condomini che per vivere in sicurezza bisogna considerare gli impianti, le fondamenta e tutti gli elementi che vanno valutati da una filiera competente per non trovarsi a lavorare in emergenza”.

Secondo Katiuscia Eroe, responsabile energia di Legambiente, “c’è bisogno che tutti i soggetti dell’edilizia si mettano insieme per aiutare i cittadini, dal momento che solo il 35 % degli aventi diritto utilizza il bonus energia. Eco e sisma bonus sono occasioni importanti, ma bisogna risolvere i problemi di accesso, capacità di reddito e investimento. La maggior parte vive infatti nelle periferie, in case di edilizia popolare e i comuni non hanno capacità di investimento”.

Per Gabriele Scicolone, presidente di Oice, l’associazione delle organizzazione di ingegneria, architettura e di consulenza tecnico – economica, “la campagna informativa mira a sensibilizzare gli italiani sul fatto che esistono delle facilitazione per investire bene nella prevenzione e aumentare la sicurezza delle nostre case”.

Francesco Violo, presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, ha ribadito l’importanza del sisma bonus, poiché “Italia è un paese a elevato rischio sismico, essendo al centro del Mediterraneo dove si scontrano due placche importanti. I terremoti non si possono prevedere ma se ne possono mitigare gli effetti, anche con interventi di tipo non strutturale, con attività di protezione civile e comportamenti adeguati in termini di sicurezza”.

Federica Brancaccio, presidente di Federcostruzioni, ha sottolineato come “la presenza di tutti noi è segno che qualcosa è cambiato, mettendoci in rete possiamo fare qualcosa di importante. Dobbiamo imparare di nuovo a prenderci cura del nostro Paese, contribuendo a generare un cambio epocale culturale. Abbiamo le città più belle del mondo, meraviglie di architettura e ingegneria, ma non abbiamo fiducia negli strumenti e nelle imprese.
Riguardo all’edilizia popolare, è complicato immaginare un bando, ma ci si può pensare, per generare un risparmio che consenta alle famiglie di investire altrove, magari in cultura.
Infine mi rivolgo alla stampa con un appello per aiutarci a diffondere la campagna e l’opportunità che essa comporta”.

Secondo Maurizio Savoncelli, presidente del Consiglio Nazionale dei Geometri, “i  cittadini hanno diritto di vivere in edifici di qualità, sicuri, che rendano possibile il risparmio energetico. Abbiamo un arco temporale lungo, che va fino al 2021, con strumenti articolati anche per quanto riguarda la cessione del credito, incentivi per il miglioramento della classe sismica, cumulabilità dell’eco e del sisma bonus. Dobbiamo far conoscere tutto ciò alle persone”.  

Massimo Crusi, del Consiglio Nazionale degli Architetti, ha ricordato che “gli interventi previsti sono a tutela di un territorio frutto dei sacrifici dei cittadini. La casa di proprietà è spesso l’investimento dei genitori per i propri figli, senza dimenticare il patrimonio costituito dai beni culturali. Auspico che ci sia la capacità da parte del Governo di passare da un sistema puntuale a un sistema organico in cui tutti possiamo essere utili”.

L’intervento di Federico Testa, presidente di Enea, alla tavola rotonda che ha seguito la presentazione della campagna di informazione, ha focalizzato l’attenzione sull’analisi degli ostacoli che fino ad ora hanno impedito di realizzare l’efficienza energetica, ovvero l’incapienza, perché se non possiedi reddito non puoi usufruire delle detrazioni, e l’età avanzata delle persone. “Con i nuovi incentivi – ha detto Testa  – questi problemi sono risolti, perché è stato affrontato il tema della cessione del credito ed è stata legata l’antisismica all’efficienza energetica, che ripaga gli interventi in un tempo più lungo grazie al risparmio da essa generato. Se facciamo partire questi incentivi, riparte tutte l’edilizia, con il valore aggiunto che sia la filiera del risparmio energetico che quella dell’antisismica sono italiane”.

Dimitri Dello Buono, capo della segreteria Tecnica del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha parlato del valore complessivo degli interventi legati agli incentivi eco e sisma bonus, stimato in 270 miliardi di euro, evidenziando il tema dei fondi e confermando la volontà di capire se l’iniziativa ha tutte le carte in regola per partire. Dello Buono ha riservato inoltre particolare attenzione alla prevenzione sismica, su cui “c’è ancora una cultura inadeguata, come è emerso nel caso del terremoto di Ischia, quando si è rilevato che le case crollate avevano solo un certificato di idoneità statica”.

Per Massimo Sessa, presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, “i tempi sono maturi, ma bisogna accompagnare il sistema verso la consapevolezza della necessità della messa in sicurezza e del risparmio energetico. Se ci fosse una norma oggi che rendesse obbligatori questi interventi, il mercato immobiliare crollerebbe. Dobbiamo porre in essere una filiera che funzioni e semplificare le procedure, la tecnologia e la digitalizzazione ci saranno di aiuto in questo”.

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