Dieci anni dopo il concorso-flop, nuova competizione per la Città della Statistica a Roma
Gara aperta in un solo grado, montepremi di 940mila euro e incarico al vincitore
Un progetto che contribuisca a identificare e indirizzare l’intero comparto direzionale nonchè il progetto urbanistico, nel segno della qualità urbana, dell’innovazione tecnologica e della dimensione umana
L’Istat ci riprova: nuova gara per trovare un progetto per la sede unica dell’Istituto Nazionale di Statistica a Roma, nell’area di Pietralata. In attesa di una stagione di concorsi di qualità nella capitale, annunciata anche dal presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti Giuseppe Cappochin, a poche settimane dal bando per la riqualificazione del palazzo della Zecca, il Provveditorato alle opere pubbliche del Lazio ha indetto un concorso per disegnare la nuova cittadella della statistica. Un nuovo bando per provare a voltare pagina con un passato travagliato e con un progetto, quello della “caverna bioclimatica” di Mario Cucinella, aggiudicatario insieme al consorzio di ingegneria Grandi Progetti di un concorso assegnato provvisoriamente nel 2007.
Il concorso aggiudicato ormai più di dieci anni fa era figlio di un protocollo d’intesa del 2000, con il quale si era individuata l’area di Pietralata, nell’ambito dello Sdo – il sistema direzionale orientale per accogliere diverse sedi di amministrazioni pubbliche. Nell’ultimo ventennio non ci sono stati particolari segnali di vivacità e l’area torna ora sotto i riflettori anche grazie al nuovo Headquarter di Bnl, affacciato sulla stazione dell’Alta Velocità Roma Tiburtina.
Il concorso indetto nel 2007 era finalizzato ad affidare la progettazione definitiva e il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, per la realizzazione dell’opera mediante procedura ristretta accelerata con il criterio dell’aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Nel settembre di quell’anno la Commissione di gara ha aggiudicato l’appalto al Consorzio, due mesi dopo invece il Comune di Roma ha comunicato al Provveditorato che la proposta del team non era conforme alle norme prescritte dal progetto. A fine aprile del 2008 il Comune di Roma ha ribadito che a seguito della valutazione della conformità agli strumenti urbanistici solo quattro offerte in gara risultavano conformi e tra queste non rientrava quella presentata dall’aggiudicataria. A giugno 2008 intanto l’Istat ha cambiato strada comunicando la volontà di inserire questo edificio tra le iniziative per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d‘Italia con tre conseguenze: far decadere la convenzione in atto, sottoscrivere una nuova convenzione con la Struttura di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, revocare la gara.
Questioni di “interesse pubblico” fanno saltare la serra bioclimatica. L’aggiudicatario, revocata la gara, proporne ricorso al Tar che viene respinto. Ma il Consiglio di Stato nel 2010 lo accoglie. A questo punto Consorzio Grandi Progetti a metà 2011 chiede il risarcimento dei danni e delle spese, richiesta accolta dal Tar del Lazio nel 2016. Ma siamo ancora nella fase di transazione. Sono passati 11 anni.
Intanto l’Istat rilancia e ri-invita i progettisti a farsi avanti per disegnare un nuovo complesso articolato su una superficie di 48mila mq fuori terra, che ospiterà non meno di 2mila dipendenti interni e circa un centinaio di addetti e collaboratori esterni. Spazi per uffici e sale riunioni, ma il progetto dovrà garantire “un’elevata flessibilità degli ambienti che dovranno supportare attività lavorative innovative di smart working” si legge nei documenti di gara. Il montepremi è di oltre 940mila euro con un premio per il primo classificato di 827mila euro comprendente il compenso e le spese forfettarie. Chi otterrà l’incarico inoltre, riceverà anche l’affidamento della progettazione definitiva con un compenso previsto di 2,1 milioni di euro.
La procedura del concorso è aperta, anonima e si svolgerà in un'unica fase. All'interno del gruppo di progettazione dovrà esserci un professionista abilitato per l'antincendio, e un giovane professionista abilitato da meno di 5 anni.
Uno degli obiettivi principali è quello di realizzare dei lavori di “riqualificazione che possano contribuire a identificare ed indirizzare l’intero comparto direzionale nonché il progetto urbanistico, nel segno della qualità urbana, dell’innovazione tecnologica e della dimensione umana” sottolineano dall’Istat.
Tra le funzioni integrative agli spazi ufficio sono richieste fra le altre una biblioteca di 2,8mila mq, un’area ristoro in grado di ospitare 600 persone, una palestra di 600mq, 90 stanze per i dirigenti, 5mila mq di verde attrezzato, 400 posti auto e 100 per le biciclette. Le strutture del nuovo polo inoltre, non potranno superare i 38 metri di altezza con un massimale per il numero di livelli fuori terra fissato ad otto. Per partecipare al bando c’è tempo fino al 16 luglio 2018.
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