Smart e green, a Milano è nata la nuova Casa Siemens
Pronto l’headquarter firmato Barreca & La Varra, 40 milioni di investimento
La sostenibilità della struttura è garantita da una serie di accorgimenti pensati per ridurre sia i consumi che l’impatto ambientale prodotto dal nuovo volume e che hanno garantito la sua certificazione LEED Gold
Via Privata Vipiteno, 4
Via Tito Vignoli, 9, Milano
Via Privata Vipiteno, 4
Dopo tre anni di concorso e 18 mesi di cantiere, è stato ultimato il nuovo quartier generale della Siemens in Italia, nella zona nord est di Milano. Il progetto, firmato dallo studio Barreca & La Varra per Siemens Spa Real Estate, ha dato vita ad un edificio di quattro livelli fuori terra per una superficie totale di 15.500 mq. Il tutto generato nell’ambito di un masterplan per la riqualificazione di un’area di 86mila mq dove, grazie ad un investimento di 40 milioni di euro, oltre all’headquarter sorgeranno uffici e laboratori per un totale di 32mila mq e 1.800 dipendenti. L’immobile, disegnato per minimizzare l’impatto sull’area dove è stato costruito, incorpora sistemi attivi e passivi di risparmio energetico e grazie ad una attenta organizzazione degli spazi, assicura la flessibilità di utilizzo degli ambienti.
‘Casa Siemens’, questo il nome della nuova struttura direzionale, è stata inaugurata lo scorso 22 marzo e ospita la direzione e gli uffici della multinazionale che finora erano situati in Bicocca. I progettisti, Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra, fondatori nel 2008 dello studio che prende il loro nome e già soci fondatori nel 1999 di Boeri Studio, hanno pianificato le volumetrie e il verde relazionandolo con il tessuto urbano preesistente. Inoltre, in fase di progettazione, gli architetti hanno seguito le linee guida fornite dal committente interpretandole e declinandole e dando vita ad un’opera figlia della sintesi fra il proprio background e quello della grande conglomerata tedesca.
L’edificio è costituito da un corpo ad ‘E’ disposto intorno a due corti pavimentate con elementi green, sulle quali si affacciano servizi collettivi come il ristorante, la mensa e l’auditorium. I tre livelli superiori ospitano aree destinate a uffici e organizzate in grandi open space, salette private e ambienti per le riunioni. Il prospetto sud della struttura è parallelo al nuovo viale con pista ciclabile che prenderà il nome del fondatore dell’azienda con sede a Monaco di Baviera: Werner Von Siemens. La facciata a nord è più articolata, frutto di una interpretazione delle linee guida volta a rendere dinamica l’articolazione degli spazi. Aree verdi circondano il volume sui lati est e nord, migliorando il comfort visivo e la distanza rispetto al costruito circostante.
Gli interni, progettati in collaborazione con DEGW, brand dello studio di architettura Lombardini22, sono stati organizzati seguendo il concept di smart working denominato ‘Siemens Office’. Grandi open space sono interrotti solo dai vani degli ascensori, con i cinque corpi scala che dividono ogni piano dell’edificio in tre macro aree che permettono così di organizzare gli ambienti secondo le diverse aree di business della società. Gli elementi portanti come travi e pilastri sono stati realizzati in cemento armato, con l’obiettivo di fornire sicurezza strutturale e rispondere ai requisiti normativi.
La sostenibilità della struttura è garantita da una serie di accorgimenti pensati per ridurre sia i consumi che l’impatto ambientale prodotto dal nuovo volume e che hanno garantito la sua certificazione LEED Gold. La facciata è stata disegnata per controllare la radiazione solare estiva e combattere la dispersione di calore durante il periodo invernale, tramite un sistema di fasce orizzontali opache e finestre trasparenti, alternate fra loro. Queste ultime, sono dotate di un sistema di tende lamellari motorizzate e collegate ad un sistema di rilevamento che ne regola l’apertura a protezione dell’edificio. Altro elemento smart è rappresentato da un software in grado di controllare temperatura, umidità, qualità dell’aria e intensità della luce. E proprio la luminosità degli ambienti è controllata da 400 sensori che restituiscono un feedback al sistema centrale in modo che questo, in maniera automatizzata, modifichi l’orientamento del sistema di frangisole. Inoltre, per controllare costantemente le performance energetiche dell’edificio, è stata installata una piattaforma in grado di elaborare i dati in arrivo da tutti i sensori disposti nella struttura adattando i consumi ad ogni situazione climatica.
Architettura ArchitetturaChiECome Arte Città Concorsi Culto Cultura Design Energia Festival Formazione Futuro Hospitality Housing Industria Ingegneria Italiani all'estero Legge architettura Libri Masterplanning Milano Norme e regole Premi Progettazione Real estate Retail Rigenerazione Urbana Salute Scommessa Roma Scuola Sostenibilità Spazi pubblici Sport Trasporti Turismo Uffici