12-03-2018 Redazione 2 minuti

Spark One, Progetto Cmr fa scoccare la scintilla per riqualificare Milano Santa Giulia

Operazione promossa da Risanamento e Lendlease per un nuovo complesso di 13.400 mq a Rogoredo

“Il progetto Spark One riconferma il ruolo dell’architettura quale attivatore e aggregatore sociale, in grado di ridefinire una nuova identità per la zona, realizzando un progetto di rigenerazione urbana sostenibile che ricuce comunità e territorio”

Massimo Roj

Avrà inizio a giugno 2018 il cantiere per il complesso Spark One, disegnato da Progetto CMR, in collaborazione con Deerns, Milan Ingegneria e GAE Engineering, che segna l’avvio della riqualificazione del quartiere Milano Santa Giulia, situato nelle immediate vicinanze della stazione ferroviaria e metropolitana di Milano Rogoredo. Promossa dalla joint venture tra Risanamento e Lendlease (Intown), l’operazione è frutto di una stretta sinergia tra competenze dell’urbanistica, di chi si occupa di analisi dei flussi, di disegno degli spazi esterni e architettura. L’obiettivo? “Ridefinire una nuova identità dell’area, ispirandosi ai concetti di comunità, sostenibilità, efficienza e partecipazione. Spark – come indica lo stesso nome e come spiega Progetto CMR – sarà la “scintilla” che darà il via allo sviluppo dei Lotti Sud dell’area, presentato da Intown di recente e che richiederà un investimento di circa 120 milioni. Fine del cantiere prevista per il 2020”.

Il progetto, interamente sviluppato in Bim, prevede la costruzione di un edificio per uffici di otto piani, con un piano terra accessibile a tutti, destinato ad ospitare attività commerciali, per un totale di 13.400 mq di superficie. Uno spazio che mira a diventare un nuovo punto di aggregazione e un polo attrattivo per l’intera area e che ha preso vita dalla volontà dei committenti di creare nuovi modi di vivere i luoghi, aprendoli alla comunità. Il piano terra è stato progettato per essere connesso con le altre zone esterne, anch’esse disegnate per stimolare la socializzazione, con aree verdi e collegamenti pedonali e veicolari. “Il progetto di Milano Santa Giulia riconferma il ruolo dell’architettura quale attivatore e aggregatore sociale – afferma l’architetto Massimo Roj, Ad di Progetto Cmr -, in grado di ridefinire una nuova identità per la zona, realizzando un progetto di rigenerazione urbana sostenibile che ricuce comunità e territorio”.

Si lavora per ottenere la certificazione LEED CS v4 Platinum, che indica un livello di prestazione energetica ambientale di eccellenza, ai massimi livelli di mercato. Per raggiungere l’obiettivo, in facciata per esempio saranno inseriti alcuni elementi frangisole che oltre a limitare il surriscaldamento degli ambienti interni e a garantire un corretto livello di diffusione luminosa nelle varie ore del giorno, “sono in grado di isolare l’edificio dai rumori esterni – come spiegano i progettisti – grazie alla presenza di materiali fonoassorbenti al loro interno. Inoltre la copertura piana fotovoltaica fornirà energia pulita per l’intero complesso, contribuendo quindi alla riduzione dei consumi”.

Gli spazi interni sono stati definiti per offrire la massima flessibilità, alternando aree condivise aperte a spazi più intimi per i momenti di tranquillità e privacy, andando così incontro alle esigenze dei nuovi stili lavorativi. Spark One sarà inoltre anche tra i primi progetti in Italia realizzati secondo le linee guida della certificazione WELL. “Si tratta di un protocollo di recente introduzione – chiariscono da Progetto Cmr – che valuta esclusivamente l’edificio nella sua capacità di fornire spazi che favoriscono lo stato di benessere e salute di chi lavora al suo interno. Nel dettaglio, per determinare il grado di vivibilità degli ambienti di lavoro, la certificazione fa riferimento a sette punti focali: aria, acqua, alimentazione, illuminazione, movimento fisico, nutrizione, comfort e benessere mentale”.

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