18-01-2018 3 minuti

Horti a Milano con Bnp Paribas RE: De Lucchi per l’architettura e Fiori per gli interni

Al via i lavori nel primo trimestre del 2018, 80 unità immobiliari, 100 milioni di investimento

Bnp Paribas Real Estate Property Development ha presentato ieri a Milano il progetto “Horti, il segreto di Porta Romana” firmato dal neo direttore di Domus Michele De Lucchi per costruire 80 nuove residenze, partendo dalla riqualificazione di un’area in disuso situata nel cuore della città, fra Via Lamarmora e Via Orti. Dopo il progetto Mia – La Casa Italiana realizzato dallo studio Asti Architetti per Bnp e nato dalla demolizione dello storico Hotel Fiera Milano in viale Boezio, il gruppo inserisce nel portfolio un altro intervento di rigenerazione urbana nel capoluogo lombardo.

Di proprietà dell’Università Cattolica del Sacro Cuore dal 1996 fino all’ottobre 2017, l’area di 14.600 mq oggetto dell’operazione è stata acquistata dalla divisione immobiliare del gruppo bancario per una somma di 24 milioni di euro. 

Uno spazio nascosto e sconosciuto ai più, con un grande parco di 10mila mq dentro al quale si trovano diversi stabili realizzati tra il 1700 e il 1900. Nel piano di De Lucchi, realizzato insieme all'ingegnere Enrico Strada, è prevista la ristrutturazione della principale villa interna del XIX secolo, ex edificio religioso, con l’obiettivo di esaltarne le linee originali ottocentesche, il recupero dei due storici edifici Lavanderia e Casello, la realizzazione di villette urbane indipendenti che richiamano l’architettura milanese su via Orti e di un edificio su Via Lamarmora per 80 nuove unità immobiliari.

La villa in particolare, che fino alla fine degli anni ’80 ha ospitato un ospizio, verrà riportata all’impianto originario, eliminando tutte le superfetazioni che ne hanno alterato la struttura negli anni. Saranno inoltre realizzati dei parcheggi interrati per le automobili e degli spazi invece in superficie ad hoc per la custodia delle biciclette. 

Investimento di 100 milioni e inizio dei lavori previsto per il primo trimestre del 2018. Si dovrà attendere il 2020 invece per l’inaugurazione del complesso che sarà realizzato in classe energetica A. 

Molta attenzione è stata data da parte della società immobiliare al verde urbano. “Elemento caratterizzante del progetto sarà il parco – fanno sapere da Bnp -, che verrà preservato nelle sue caratteristiche storiche come polmone verde dell’area e il cui impianto originale verrà recuperato valorizzando le essenze presenti, conservando le piante d’alto fusto, come i cedri libanesi e i tigli”. Il parco verrà inoltre valorizzato anche grazie alla creazione di un giardino di circa duemila mq, aperto al pubblico in orari e giorni prestabiliti, e che si ispira all’idea medievale dell’hortus conclusus, un’area un tempo adibita alla coltivazione di piante officinali.

Il progetto di interior design degli edifici principali (la villa, Orti e Lamarmora) è stato realizzato da Daniele Fiori dello studio DFA Partners. In particolare, per il complesso Horti ha definito i tagli degli appartamenti, il mood complessivo e le finiture per i diversi edifici. "L’intenzione progettuale è partita dal genius loci – ha spiegato Fiori – e ha analizzato la natura intrinseca del sito, stabilendo nel grande giardino il punto focale del progetto". La villa, posta al centro del parco, ha una struttura classica e ospiterà gli appartamenti più prestigiosi, con ampie metrature e volumetrie importanti. "L’edificio Orti invece – continua Fiori – racchiude il parco in continuità con il vecchio borgo ed è composto da abitazioni che beneficiano di terrazze verso il giardino, rivisitando in chiave moderna i vecchi edifici di ringhiera. Molti appartamenti si sviluppano cielo – terra, e sono realizzati con materiali che ricordano la vecchia struttura". La Marmora infine è stato progettato per avere grandi vetrate, finiture moderne, e ospitare gli spazi più contemporanei.

Tra le altre operazioni di rigenerazione urbana del gruppo Bnp concluse di recente anche Domus Aventino nel centro di Roma. L’intervento curato dallo Studio Tamburini ha previsto la riqualificazione integrale dei tre edifici che ospitavano la sede storica di BNL, trasformati in appartamenti di diverse dimensioni, dai monolocali agli attici, i cui interni sono stati realizzati dallo Studio Marco Piva di Milano.

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