Dacie 4.0: progetto digitale e manifattura industrializzata con Umberto Zanetti
Case in Russia. Alleanza con WoodBeton per disegnare e produrre architettura customizzata e prefabbricata
"Il Bim permette e garantisce il massimo controllo di tutto il processo prefabbricato, è un passaggio imprescindibile e nel nostro studio ormai lavoriamo solo così"
Umberto Zanetti: una laurea in ingegneria e 35 anni di attività professionale, spaziando dall’allestimento al graphic design, dall'interior fino all’industrializzazione dell’architettura. Il suo nome, e quello del suo studio ZDA Zanetti Design Architettura, si lega anche all’ultimo tassello dell’operazione di Cascina Merlata, Uptown, co-firmato con Alessandro Scandurra in un team guidato da Recchi Engineering, ma il suo tratto distintivo si ritrova nei progetti ad alta industrializzazione, con case tailor made costruite nel bresciano e spedite e assemblate in Russia, a 3.500 chilometri di distanza. Dacie 4.0.
In un Golf club vicino a Mosca (Golf Club Pirogovo) e a Nord di San Pietroburgo (Sestroretsk), contesti naturali d’eccezione, Zanetti ha progettato e costruito nuovi complessi residenziali che coniugano design e manifattura, con una produzione made in Italy sviluppata all’interno del suo studio e via via affinata in sinergia con WoodBeton Nulli Group spa di Iseo. Complessi residenziali privati, 2.000-2.300 euro/mq chiavi in mano, escluse le fondazioni, per i quali oggi è in corso un ampliamento con addizioni che ancora una volta vengono progettate e predefinite in Italia, per poi essere assemblate sul posto.
La residenza privata a Pirogovo, ultimata nel 2013, è stata sviluppata con una pianta a L su pilotis per inserirsi tra gli alberi esistenti. La casa inquadra da terra la visuale del giardino e ha un contatto diretto con il suolo, mantenendo una stretta relazione con la terrazza coperta, la veranda, la scala di accesso. “I fronti sono aperti al massimo soleggiamento e ventilazione naturali – racconta il progettista – con soggiorno posizionato a sud-ovest e le camere letto a est. La costruzione è stata realizzata completamente in legno con tecnologia X-LAM e le componenti sono state sagomate con taglio laser direttamente dai files CAD 3D. La residenza – spiega Zanetti – interamente prefabbricata è stata quindi preassemblata in officina, smontata, trasportata e rimontata in opera”.
Stesso approccio anche per la residenza costruita nella foresta della Karelia di San Pietroburgo, dove l’architettura, con una pianta a stella, vede inserirsi i volumi tra gli alberi esistenti, e moltiplicarne i fronti esposti alla luce naturale. “Nel cuore della stella, a doppia altezza – spiegano dallo studio – un soppalco-studio è affacciato sul soggiorno, sulla veranda e la zona cucina. Soggiorno, camere da letto e servizi sono distribuiti nelle punte”.
WoodBeton, partner del progetto, è stato scelto da Zanetti attraverso una competizione ristretta che ha visto in gara le migliori aziende del settore, “via via abbiamo strutturato il nostro rapporto e siamo diventati uno il consulente dell’altro – commenta l’ingegnere -. La mia passione per la prefabbricazione e l’industrializzazione è nata già negli anni della formazione universitaria – racconta Zanetti – via via il tema è evoluto e ora è sotto i riflettori perché gli investitori oggi sono sempre più interessati a controllare la qualità, gestire con precisione costi e tempi. E l’industrializzazione lo permette”.
Per Zanetti industrializzazione fa scopa con digitalizzazione. “Il Bim permette e garantisce il massimo controllo di tutto il processo prefabbricato, è un passaggio imprescindibile e nel nostro studio ormai lavoriamo solo così. In Bim abbiamo sviluppato anche tutto il nuovo comprato residenziale per Euromilano a ridosso dell’area Expo”:
Nel suo percorso professionale Zanetti ha disegnato negozi, edifici per uffici, piccoli spazi e grandi architetture, ma l’industrializzazione legata alla qualità dell’architettura ha trovato le migliori applicazioni nel residenziale. L’ingegnere ha sperimentato questo filone nelle case russe ma anche nell’ambito della residenza alberghiera in Italia e per un progetto per un resort in Mongolia.
In Russia in particolare Zanetti lavora da 18 anni, “negli anni della crisi l’80% del nostro fatturato – racconta – era all’estero, compresi gli Stati Uniti, il Belgio, la Francia, oggi ci stiamo via via consolidando nel nostro Paese. L’esperienza russa continua però con successo: facciamo tutto in Italia, portiamo sul posto dove con gru e qualche collaborazione assembliamo gli elementi, si allacciano le utenze e la casa è in funzione”.
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