06-06-2017 2 minuti

Calenda: L’edilizia sostenibile al centro della politica industriale italiana

Il Ministro dello Sviluppo Economico, già al lavoro per Industria 4.0, lancia il Piano Strategico per la Sostenibilità

"L'Italia è ripartita e al centro della nuova politica industriale, oltre alla digitalizzazione, non può che esserci la sostenibilità"

Carlo Calenda

“Per rilanciare la politica industriale nel nostro Paese dobbiamo predisporre un Piano Strategico per la Sostenibilità, sull’esempio della Strategia Energetica Nazionale in corso di approvazione. Tra i principali ambiti produttivi, sicuramente quello dell’edilizia può investire sulla sostenibilità. Un’edilizia di qualità è nel Dna del nostro Paese, sebbene oggi sia segnato da un grande consumo di suolo. Convertire tutta la filiera non sarà facile, anche perché abbiamo avuto finora uno sguardo corto che adesso, però, non possiamo più permetterci”. Il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, intervenendo al Festival dello Sviluppo Sostenibile promosso dall’Asvis (Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile), accetta la sfida lanciata dalle oltre 160 organizzazioni coinvolte che chiedono all’esecutivo il massimo impegno per il conseguimento dei 17 obiettivi dell'Agenda 2030 adottata dall'Onu nel settembre del 2015. 

Il contrasto della povertà, la sicurezza alimentare e l’agricoltura sostenibile, l’accesso all’acqua potabile e all’energia pulita per tutti, la mitigazione dei cambiamenti climatici e la trasformazione delle città in organismi urbani resilienti, la pace e la giustizia sociale. Questi sono alcuni dei temi del documento condiviso a scala internazionale nell’idea che la sostenibilità da perseguire debba essere ambientale e socio-culturale.

“Oltre che industriale il cambiamento deve essere culturale – ha proseguito il Ministro Calenda, già al lavoro per l’attuazione del Piano Nazionale Industria 4.0 – e per questo, sulla base degli obiettivi fissati dalle Nazioni Unite al 2030 e al 2050 da raggiungere tramite una nuova consapevolezza ecologica ed economica, stiamo lavorando alla definizione di politiche di lungo respiro, scandite da regole chiare e precise, per dare sicurezza e una prospettiva agli investitori. Il Patto per la Sostenibilità sottoscritto dalle associazioni imprenditoriali italiane aderenti all’Asvis è uno strumento nell’interesse di tutto il Paese e dovrà reggere al cambio dei governi”. 

“Il patto firmato oggi dalle associazioni – ha dichiarato Enrico Giovannini, portavoce dell’Asvis, economista ed ex presidente dell’Istat – rappresenta una novità assoluta per l’Italia e conferma che le imprese e gli operatori finanziari concordano sulla necessità di cambiare modello di sviluppo per una crescita più sostenibile, inclusiva ed equa, riconoscendo l’attuazione dell’Agenda 2030 come una grande opportunità di business su cui l’Italia può e deve costruire il suo futuro”.

Le riflessioni e le proposte raccolte durante questa prima edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, infine, saranno presentate in un incontro in programma alla Camera dei Deputati con l’obiettivo di svilupparle e realizzarle nei prossimi mesi. Nel corso dell’evento a Roma saranno premiate le classi vincitrici del concorso indetto dal Miur e da ASviS “Facciamo 17 Goals. Trasformare il nostro mondo: l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile”, che ha coinvolto oltre 200 scuole di ogni ordine e grado. Nella stessa occasione verranno anche comunicati i vincitori del concorso “Youth in Action for Sustainable Development Goals”, organizzato dalla Fondazione Italiana Accenture, dalla Fondazione Eni Enrico Mattei e dalla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, rivolto agli under 30 chiamati, a presentare idee innovative capaci di favorire il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile in Italia.

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