20-04-2017 3 minuti

Ristorazione ed edilizia, ecco le nuove frontiere di Ikea che costruisce una scuola post sisma

L’azienda annuncia l’intenzione di aprire punti ristoro separati dagli store. Nel frattempo in Italia è impegnata nei territori terremotati

Ikea non sarà più solo sinonimo di arredamento per la casa. È dei giorni scorsi infatti la notizia che il colosso svedese avrebbe intenzione di aprire dei ristoranti, separati dai grandi centri commerciali costruiti fuori città. Un business, quello del cibo, da cui l'azienda ricava circa 1,8 miliardi di euro ogni anno, poco meno del 5% del totale degli incassi. Si stima inoltre che circa il 30% dei clienti dei punti ristoro di Ikea, arrivino nello store soltanto per mangiare. "Penso ci sia del potenziale – ha spiegato Michael La Cour, Ikea Food’s managing director – spero che un giorno si possa dire che Ikea è un posto straordinario per mangiare, dove si vendono anche dei mobili".

In attesa della concretizzazione di quella che per ora è solo un'intenzione, Ikea è già scesa in campo in Italia per la ricostruzione post sisma. L'impresa ha scelto infatti di regalare una nuova scuola ecosostenibile al Comune di Crognaleto in provincia di Teramo, in un territorio fortemente colpito dal terremoto del 24 agosto 2016. Un’iniziativa di solidarietà che parte anche dal basso, grazie alla richiesta degli oltre settemila collaboratori dell’azienda in Italia che hanno scelto di investire le risorse destinate al regalo di Natale per dare un aiuto alle popolazioni vittime del sisma. 

Il complesso che sorgerà all’interno nel Parco Nazionale del Gran Sasso sarà pronto per fine maggio 2017 e potrà accogliere fino a 60 studenti, suddivisi tra una scuola dell’infanzia, una primaria e una secondaria di secondo grado. “La casa per noi di Ikea è il posto più importante del mondo – ha spiegato Umberto Locati, vice amministratore delegato Ikea Italia – ed ecco perché abbiamo deciso di fare qualcosa di concreto per chi l’ha persa. Sarà una soluzione definitiva e non temporanea, in grado di accogliere i bambini e i ragazzi abruzzesi”. 

Due volumi per una superficie complessiva di 325 mq, spazi distinti per colori e dimensioni. Il primo, in legno a vista, si aprirà con due grandi vetrate sul parco e il giardino d’inverno, il secondo sarà interamente intonacato. Anche grazie all’utilizzo di materiali ecocompatibili, come il legno lamellare certificato dell’azienda italiana Subissati, la struttura rientrerà nei parametri richiesti dalla normativa sull’edilizia sostenibile, come edificio Nearly Zero Energy Building (NZEB) di classe A4. In altre parole, come spiega Ikea, la scuola sarà in grado di garantire “un’elevata qualità abitativa, la riduzione dei consumi per il riscaldamento invernale e per il raffrescamento estivo, la riduzione dell’inquinamento nella produzione dei materiali utilizzati, la rapidità di esecuzione e certezza dei costi di costruzione, la durabilità e la garanzia di mantenere inalterate nel tempo le caratteristiche strutturali del legno”. 

L'edificio rientrerà nella classe IV del grado di prestazione sismica, permettendo alla scuola di essere inquadrata tra le "costruzioni con funzioni pubbliche o strategiche importanti, anche con riferimento alla gestione della protezione civile in caso di calamità".

"Scegliendo di investire sull’educazione, sulla formazione in loco e quindi sul futuro dei nostri ragazzi, Ikea collabora per favorire la salvaguardia dell’identità e del senso di appartenenza e contribuisce a dare un futuro ad un territorio impoverito da un inarrestabile spopolamento” commenta Giuseppe D’Alonzo, sindaco di Crognaleto. "La disponibilità di una scuola nuova e sicura – aggiunge il Dirigente Scolastico, Eleonora Magno – in tempi così brevi è un’iniezione di fiducia e sarà nostra cura utilizzare al meglio questi ambienti”.

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