10-01-2017 2 minuti

Cercasi direttore per il parco archeologico del Colosseo

Il Mibact rilancia l’area con alcune scelte strategiche e completa la riforma avviata nel 2014

Bando pubblico per selezionare il direttore del parco archeologico del Colosseo. Al via una gara internazionale per scegliere la guida del parco di Roma Capitale. La stessa procedura sarà adottata anche per il parco archeologico di Pompei, il cui direttore sarà individuato con una selezione pubblica allo scadere dell'incarico dirigenziale del Soprintendente di Pompei. Queste sono alcune delle novità annunciate dal Mibact nel delicato e complesso processo di adeguamento della Soprintendenza Speciale di Roma e di Pompei agli standard internazionali in materia di musei e luoghi di cultura, avviato nel 2014.

Per quanto riguarda Roma, la nuova area comprende l’Anfiteatro Flavio, il Foro romano, il Palatino, la Domus Aurea e la Meta Sudans e ogni monumento o immobile, compreso nell’area archeologica frutto dell'accordo tra il Mibact e Roma Capitale per la valorizzazione dell’area archeologica centrale sottoscritto il 21 aprile 2015.

Oltre alla definizione dei confini della nuova Soprintendenza speciale, che sopprime ed assorbe la Soprintendenza ordinaria, lasciando di fatto il Comune di Roma con un unico interlocutore statale in materia di tutela del patrimonio culturale, si individua un apposito meccanismo di finanziamento per l’area. "Gli introiti provenienti dai biglietti d’ingresso del parco – spiegano dal Mibact – andranno infatti per un 30% a sostenere i costi della tutela del patrimonio culturale di Roma, circa 11 milioni di euro annui rispetto alla media di incassi di 35-36 milioni di euro, mentre un 20% andrà invece a sostegno dell’intero sistema museale nazionale, come già avviene dal 2015 per tutti i musei e i luoghi di cultura statali". A queste risorse si aggiungeranno i trasferimenti dal Ministero alle Soprintendenze ed eventuali donazioni o sponsorizzazioni.

"La nascita del Parco archeologico del Colosseo – ha dichiarato Dario Franceschini, Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo – completa oggi la riforma del Mibact avviata nel 2014, un riassetto che con la creazione dei musei autonomi ha portato a molti miglioramenti sia in termini di quantità dei visitatori che di qualità dei servizi. Un passo in avanti che contribuirà a rilanciare il dialogo con Roma per valorizzare al meglio l’area archeologica urbana più importante al mondo".

A Pompei le misure di adeguamento agli standard internazionali si tradurranno invece nel cambio di denominazione delle strutture e della carica amministrativa degli spazi, che cambieranno rispettivamente da Soprintendenza speciale di Pompei a Parco archeologico di Pompei e da Soprintendente a Direttore del Parco archeologico di Pompei.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli Correlati
  • La crisi abitativa irrompe in Europa

  • Italia in movimento: 100 anni di Austostrade al Maxxi

  • Le scuole del futuro sono già qui

  • Dall’Italia all’Europa: Legacoop Abitanti lancia il suo Piano casa