23-11-2016 Paola Pierotti 2 minuti

A Chieti il Villaggio del Mediterraneo riapre le porte agli studenti

In due torri, CampusX offre 430 posti letto rigenerati con grafica e colore

"Un anno fa il campus era stato chiuso per una questione burocratica, dovuta ad una legge regionale che prevedeva che gli studentati dovessero essere gestiti esclusivamente da enti no profit"

Massimiliano Monetti

A Chieti è stato inaugurato un CampusX: uno studentato che si ispira ai modelli internazionali e che replica in Abruzzo le esperienze di successo già attive a Roma nel campus di Tor Vergata e a Bari. La nuova residenza per studenti ha trovato spazio nell’edificio ultimato nel 2009 in occasione dei XVI Giochi del Mediterraneo ed è costituita da due torri di nove piani, riconoscibili dal coloratissimo raster dei suoi affacci e da una piastra centrale di collegamento. La struttura ha una capacità ricettiva di circa 430 posti letto, in 256 alloggi a disposizione di tutto il mondo accademico. Numerosi sono i collegamenti con l’Università “G. D’Annunzio” e con il vicino Polo Ospedaliero, e tra i servizi si contano le sale studio, la cucina condivisa, il ristorante, la palestra, la lavanderia, il wi-fi, la pulizia della stanza e il portierato 24 ore su 24.

Il prezzo standard è di 325 euro al mese, incluse utenze e servizi: non mancano i campi sportivi, e tra le attività gratuite ci sono il cineforum e il laboratorio di teatro.

“L’operazione è partita con i Giochi del 2009 di Pescara – ricorda Massimiliano Monetti dello studio Sinago, progettista del nuovo intervento – quando si è deciso di realizzare un importante complesso con una ventina di fabbricati di varie tipologie (condomini, residenze a torre e abitazioni in linea) in un'area di nuova espansione. Il masterplan era stato firmato da Abdr e Proger aveva seguito la progettazione definitiva ed esecutiva”. Otto anni fa quindi sono stati consegnati gli edifici che, dopo essere stati usati per un solo mese per lo scopo, sono stati immessi sul mercato. Circa 380 appartamenti sono stati acquistati e gestiti dai privati – che nella maggior parte dei casi hanno scelto di affittarli agli studenti -, mentre il percorso è stato meno lineare per la quota già predestinata a campus universitario.

“Il complesso era stato ceduto al fondo immobiliare Aristotele guidato da Fabrica con Cdp per la parte di social housing – ricorda Monetti – ed era stato affidato in gestione a Siram. Un anno fa però il campus è stato chiuso per una questione burocratica dovuta ad una legge regionale che prevedeva che gli studentati dovessero essere gestiti esclusivamente da enti no profit”. Comune e Regione hanno quindi sospeso la licenza e solo dopo un anno, si è riusciti a mettere a posto la situazione grazie alla Fondazione Experience promossa da CampusX che oggi ha tutti i requisiti previsti dalla legge regionale.

Ernesto Albanese, neo-amministratore di CampusX, ha preso a cuore il caso Chieti e ha affidato allo studio Sinago il restyling del complesso che si fonda sulla filosofia dell’abitare condiviso e sulla qualità degli spazi, resa possibile con soluzioni low budget, utilizzando soprattutto la grafica e il colore. 

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Paola Pierotti
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