21-10-2016 2 minuti

Alla Fabbrica delle Idee, un appello alla qualità della formazione (anche delle Pa) sul tema BIM

SAIE 2016. Nell’arena Federbeton quattro giorni di talk sul futuro delle costruzioni

Porta d’accesso alla digitalizzazione del settore dell’edilizia, il BIM è al centro del dibattito nello spazio di Federbeton dedicato alla fabbrica delle idee. Nei quattro giorni di Salone, negli spazi del padiglione 25 le aziende di Confindustria hanno promosso un focus sulla conoscenza delle potenzialità del BIM e sul cambiamento di scenario che il suo utilizzo comporta per tutte le tipologie di progetti, pubblici e privati, di grandi e piccole dimensioni.

A valle dei primi incontri si evidenzia che in generale la pubblica amministrazione, i progettisti e le imprese sono ancora impreparati a lavorare con l’approccio BIM. “Per concretizzare un cambio di passo, è necessaria la formazione da attuare entro i prossimi 5 anni anche al livello scolastico presso gli istituti tecnici per geometri, perché l’80% dei professionisti della filiera sono incompetenti per quanto riguarda l’utilizzo di BIM”, ha affermato Francesco Karrer, Presidente Comitato Scientifico Federbeton. Sul tema della formazione è intervenuto anche Pietro Baratono, provveditore alle Opere Pubbliche di Regione Lombardia ed Emilia Romagna e presidente della commissione BIM al Mit, che ha richiesto qualità della formazione anche per la Pa.

Gli operatori del settore chiedono investimenti pubblici in software e formazione, oltre che una micro-riforma del nuovo Codice degli appalti che riveda il tema della separazione netta tra base progettuale e realizzazione dell’opera, rimasta di fatto vietando l’appalto integrato. “Un aspetto che sembra essere in contraddizione con l’idea stessa di BIM – ha commentato Giuseppe Martino di Giuda del Politecnico di Milano – trattandosi di un processo collaborativo tra committenza, progettazione e costruzione”.

Il Building Information Modeling è un approccio che riguarda tutte le fasi del processo. “E’ un sistema continuo che va oltre la vita dell’opera” ha dichiarato Karrer. Ancora “è anche strumento di gestione dell’esistente” ha aggiunto Armando Zambrano, presidente del Cni e coordinatore della Rete delle Professioni Tecniche.

Alla Fabbrica delle Idee, Federbeton ha offerto un quadro sul tema BIM in un contesto più ampio legato alla ricostruzione del Paese, con attenzione anche al tema della sismica. “Il dualismo tra conservazione e innovazione richiede investimenti dalla politica e una cultura della prevenzione” ha dichiarato Roberto Realfonzo, ingegnere strutturista intervenuto nel dibattito. Ancora, “innovazione e ambiente sono due fattori che devono orientare lo sviluppo – ha dichiarato Rossella Muroni, presidente Legambiente – e la rigenerazione urbana deve favorire una riduzione dell’impatto ambientale, attuando un piano di intervento che parte dal patrimonio pubblico con un cantiere nazionale di riqualificazione”. 

Questo articolo è pubblicato anche su saie.it e su edilio.it

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