Le città del domani: una collezione di cartoline
Su Creative Connection, il blog di Adobe, il terzo post di PPAN sulle smart city
Creative, intelligenti, sostenibili e solidali. Così sono le città del futuro. Città che integrano le componenti tecnologiche utilizzando le infinite potenzialità degli smartphone e facilitando un dialogo e un’interazione diretta con le persone. Città attente all’ambiente, al consumo delle risorse, al riciclo e incentivanti politiche di consapevolezza da parte dei singoli individui. Ancora, città che offrono servizi per tutti, un sistema di trasporto pubblico efficiente, spazi e attrezzature per bambini e anziani, per il tempo libero, dove la cultura e lo sport sono occasione di aggregazione.
Le definizioni delle città che guardano al futuro si stanno moltiplicando: smart city, città 2.0, città creative, senseable city… Le immagini che descrivono queste visioni? Sono infinite, dagli orti condominiali e urbani alle fattorie verticali, ai veicoli elettrici che si ricaricano grazie all’energia risparmiata nelle abitazioni, alla riconversione di spazi abbandonati e dismessi, alla nascita di spazi informali dove si sperimentano iniziative di co-working.
L’estate 2016 è stata l’estate di Pokèmon Go, quell’app che ha appassionato grandi e piccoli, creando una sorta di geografia parallela. Un gioco che ha aperto gli occhi a chi può sfruttare la geolocalizzazione per opportunità di studio, per idee imprenditoriali, per sviluppi progettuali connessi con la pianificazione e la vivibilità urbana.
Sono numerose le azioni che coniugano idee “smart” con altre “green”, come è accaduto in Olanda ad Amsterdam dove è stato installato un sistema che premia i comportamenti di chi rispetta l’ambiente: quando l’inquinamento cala, un dispositivo appeso sugli alberi (il TreeWifi) si illumina di verde e, per mezzo di un router che completa l’apparecchio, fornisce rete gratuita ai passanti.
Tra le tante iniziative si distinguono quelle capaci di vivacizzare le città attraverso il gioco, la cultura, il relax. Ecco che ad Innsbruck ad esempio quest’estate è stata allestita una biblioteca pubblica open air in pieno centro. Basta invece un raggio di sole a Copenaghen, per richiamare abitanti e turisti sul waterfront per prendere il sole o per tuffarsi nelle acque del porto.
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