Ance Giovani: le imprese al centro del processo di produzione per controllare qualità e risultati
Visioni, competenze oltre le idee #andiamoavanti è l’hashtag del convegno promosso dai giovani costruttori
Il 2016 potrebbe essere l’anno della svolta per il settore delle costruzioni: l’Ance prevede un aumento dell’1% in termini reali degli investimenti in costruzioni. Non solo, l’Istat ha registrato, nel primo trimestre 2016, una crescita della produzione dello 0,6%. Il clima tra le imprese è migliorato. Ma per consolidare questi primi segnali occorre un cambiamento di rotta decisivo, occorre sapere costruire una visione del mondo delle costruzioni dei prossimi 20 anni. Saper guardare oltre, saper immaginare, saper sognare un futuro che sia realizzabile e fare di tutto perché possa accadere. È questo, in estrema sintesi, il messaggio che la presidente Giovani Ance Roberta Vitale lancia alla platea del XVII convegno Giovani imprenditori edili Ance.
Un nuovo approccio culturale al settore dell’edilizia, che coniughi green economy, sostenibilità, riqualificazione, benessere, economia circolare, digitalizzazione. "Un ripensamento del processo di produzione e delle politiche del settore, partendo dalla consapevolezza che la condizione del nostro patrimonio abitativo è degradata – spiega nei dettagli il presidente – che le periferie sono spesso invivibili, che i centri storici vengono abbandonati dai residenti, che la vera spending review da fare è prima di tutto quella energetica e che la garanzia del nostro debito pubblico è il risparmio degli italiani, la cui metà è proprio in immobili".
Un concetto di città e paesaggio urbano più articolato; misure fiscali e urbanistiche adeguate, con interventi decisivi e in grado di innescare una profonda riqualificazione, premiando di più chi spreca meno energia, incentivando la sostituzione edilizia ed estendendo fino al 2019 la riduzione dell’Iva per l’acquisto di abitazioni ad alta efficienza energetica.
Le imprese si propongono per rientrare al centro del processo di costruzione, grazie ai nuovi strumenti digitali che consentono di ridurre tempi e costi di realizzazione, con una maggiore qualità del processo e dell’opera. L'obiettivo, auspicato dall'Ance Giovani, è una strategia nazionale di promozione dell’utilizzo del Bim, strumento che permette la gestione integrata e informatizzata di tutte le attività del processo edilizio, da adottare a livello governativo, così come già fatto da altri paesi europei come la Gran Bretagna.
Sono queste le principali leve del cambiamento indicate dalla presidente, con l’impegno di consegnare alle generazioni future un mondo più bello e più buono.
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