04-05-2016 Paola Pierotti 1 minuti

Da Aravena a Alvisi, da Obr a Tagliabue, i dieci in lizza per il Parco Urbano di Prato

Mix di studi italiani e stranieri, gruppi interdisciplinari scelti dalla giuria presieduta da Tschumi

C’è anche lo studio Elemental di Alejandro Aravena, il curatore della prossima Biennale di Architettura, tra i dieci gruppi finalisti del concorso indetto dal Comune di Prato per un parco urbano di 3 ettari. Oltre allo studio cileno in un team guidato dal pratese Emanuele Barili, la giuria guidata da Bernard Tschumi ha selezionato tra gli altri AUS pasini ranieri con Turenscape, Alvisi Kirimoto con Inside Outside, Maurizio Milan e giovani professionisti del gruppo G124. In gara anche Ferdinand Ludwig di Baubotanik, Dominique Jakob di Jakob + Macfarlane Architects, lo studio Maxawan Architeccts + Urbanists, Obr con Michele Desvigne e Intertecno, lo studio Dorell.Ghotmeh.Tane/Architects, Dogma e Benedetta Tagliabue con il suo studio EMBT.

Tra le riserve anche Goncalo Byrne, Philippe Rahm architectes, Iñaqui Carnicero, Wolfgang Tschapeller con Atelier NL e Alejandro Zaera Polo (AZPML) con Metrogramma.

Sono dieci gli studi scelti tra 230 candidature che parteciperanno alla seconda fase del concorso di progettazione per realizzare il parco all’interno del perimetro delle mura cittadine dove sorgeva il vecchio ospedale. La seduta per designare il vincitore, al quale verrà dato un premio di 40mila euro e affidato l’incarico della redazione del progetto definitivo ed esecutivo per il nuovo Parco Centrale di Prato, è fissata per sabato 1 ottobre 2016. Agli altri concorrenti verrà corrisposto un rimborso spese di 13mila euro. 

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Paola Pierotti
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