14-12-2015 Paola Pierotti 3 minuti

Come sarà Roma tra 10 anni? Letture e idee da 25 scuole del mondo

Workshop promosso dall’Assessorato alla Trasformazione urbana e dal MAXXI con BNP Paribas RE. In mostra dal 19 dicembre 2015 al 17 gennaio 2016

Letture, visioni e progetti per la Roma futura. Un mosaico di interpretazioni e di proposte su molti temi, dall’architettura al paesaggio, dalle infrastrutture all’abitare

Roma metropolitana è quell'area urbana non ancora radicata nella mappa mentale dei suoi abitanti, ma che emerge nell'immaginario dei cittadini che l'attraversano. Oltre il centro storico consolidato Roma oggi è un mix di differenze e peculiarità, di caratteri socio-ambientali locali, di modi di vita e di comunità. Cosa sarà la capitale italiana nei prossimi dieci anni?

Numerose città del mondo, da Parigi a New York, stanno programmando e progettando scenari e visioni per il prossimo futuro. L'assessorato alla trasformazione urbana del comune di Roma, sotto la guida di Giovanni Caudo, ha deciso di coinvolgere 25 università di architettura per studiare lo stato di fatto e il potenziale di Roma e ha promosso un workshop che si è concentrato sulla periferia romana.

Un team di 100 docenti, 130 ricercatori e dottorandi e 473 studenti provenienti da Europa, America e Asia hanno lavorato per 18 mesi per raccontare e interpretare il futuro della capitale italiana. "La mappa di Roma-metropoli suggerisce una figura continua e non discreta, policentrica e non centripeta, tendenzialmente compatta ma anche porosa, dove gli spazi costruiti non sono vuoti ma potenziali elementi vitali di un sistema continuo nel quale la figura della spugna e quella dell'arcipelago si contrappongono e si confrontano". E' questa un'estrema sintesi della lettura fatta da 25 università raccontata nel catalogo che sarà pubblicato in occasione della mostra (19 dicembre 2015 – 17 gennaio 2016).

Le 25 Scuole di architettura hanno riflettuto sulla bellezza e sulle imperferzioni, sulle fortune, le eccellenze e le miserie, la ricerca di nuovi paradigmi, sulle figure e sulle strategie urbane che possono costituire l'armatura per un nuovo ciclo di vita della città. L'area oggetto di studio è un quadrante di 50 kmq, che si estende anche in aree dove gli elementi naturalistici prevalgono su quelli insediativi, dove pertanto il progetto di paesaggio è una prima risposta in termini di costruzione di un'organicità del sistema. "Il metabolismo della città si propone come un tema di interesse trasversale che investe i cicli agricoli (gli alimenti), energetici (energia rinnovabile e pulita), idrici (prevenzione del rischio idrogeologico) e dei rifiuti urbani" si legge nel catalogo. Quando invece le proposte riguardano aree urbane più compatte emergono temi che riguardano interventi di agopuntura urbana, altri mirati a facilitare la vita di tutti i giorni, altri ancora focalizzati sul rapporto casa e strada.

Le parole chiave emerse dagli studi e dalle proposte di ROMA 20-25 sono riuso, rigenerazione e recupero, con particolare attenzione alle comunità locali sono i principali attori di modificazione del contesto spaziale ed economico.

La ricerca di una specifica identità per le tante Rome che compongono Roma può essere considerata uno dei principali temi emersi dalla consultazione. Le 25 Scuole coinvolte nel progetto sponsorizzato da BNP Paribas Real Estate tentano di superare l'urbanistica come disciplina tecnica e strettamente legata alla struttura amministrativa del territorio, per alzare lo sguardo alla ricerca di nuove idee per Roma, e allo stesso tempo per trovare nel corpo vivo della città i fermenti e gli enzimi per attivare nuovi e differenti motori di sviluppo. Riflessioni, idee e proposte condivise pubblicamente nella mostra allestita al Museo Maxxi e nel catalogo dedicato, e a disposizione di chi guiderà Roma nei prossimi mesi e anni.

ROMA 20-25

In mostra al Museo MAXXI

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Paola Pierotti
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