15-10-2015 Paola Pierotti 2 minuti

Roberta Vitale, un architetto alla presidenza di Ance Giovani

Digitalizzazione (Bim), formazione (management) e internazionalizzazione, ecco le priorità del prossimo triennio

"Gli imprenditori edili non saranno più solo costruttori, ma dovranno diventare veri e propri gestori di un processo che va dalla progettazione alla realizzazione fino alla manutenzione"

Roberta Vitale

Roberta Vitale è il nuovo Presidente dei giovani dell’Ance. Filippo Delle Piane ha passato il testimone ad una collega napoletana di 38 anni, mamma, architetto e imprenditrice. “Ho amato studiare architettura, ma ho sempre lavorato in azienda, la mia formazione in cantiere è stata una bellissima esperienza. Oggi per esigenze gestionali mi occupo della parte amministrativa dell'impresa di famiglia. Come nella vita privata servono ottime capacità di organizzazione, per integrare ruoli e responsabilità – ha commentato Roberta Vitale – così anche come giovani imprenditori bisogna tornare ad investire sul capitale umano, concentrandoci sulla formazione manageriale e innovando le aziende, non solo in termini di prodotto edilizio, ma prima ancora di processo”.

Roberta Vitale guiderà il gruppo dei giovani imprenditori edili per il prossimo triennio e nella sua squadra ci sono anche Andrea Bonifacio (Piemonte) con delega per i Rapporti Interni, Regina De Albertis (Lombardia) con delega per l’Edilizia e Territorio, Nicola De Santis (Puglia) con delega per il Centro Studi, Gioia Gorgerino (Lazio) con delega per le Opere Pubbliche e Angelo Turco (Sicilia) con delega per i Rapporti Sindacali.

Tre i temi cari a Roberta Vitale: digitalizzazione, formazione e internazionalizzazione. “Solo in questi ultimi mesi si inizia a vedere l’alba di una possibile ripresa. Dopo sei anni di crisi a questo punto – ha dichiarato Roberta Vitale – come giovani imprenditori dobbiamo cogliere tutte le opportunità che ci possono capitare, rinnovando noi stessi e le nostre aziende, dialogando con tutti i protagonisti della filiera. In questo tempo non basta costruire bene: gli imprenditori edili non saranno più solo costruttori, ma dovranno diventare veri e propri gestori di un processo che va dalla progettazione alla realizzazione fino alla manutenzione”. Il neo-presidente fa diretto riferimento al Bim, individuato da più fronti come strumento di conoscenza e gestione, garanzia di trasparenza del processo e di qualità del progetto.
Sull’internazionalizzazione l’Ance sta lavorando ormai da tempo e nel prossimo triennio l’attenzione sarà rivolta alle piccole e medie imprese che faticano a trovare opportunità oltre confine. “Vogliamo fornire ai più giovani tutte le chance possibili – ha spiegato il neo-presidente – per inserirsi nelle reti internazionali e per esportare un know how ampliamente riconosciuto oltre confine. Lo faremo a partire da una partnership sempre più solida con i costruttori europei”.

Sostituzione edilizia o retrofit? “Da tempo, in Italia e nell’ambito dell’Ance, si parla dell’opportunità di riavviare il mercato attraverso la demolizione e ricostruzione. Il panorama delle nostre città, con i quartieri realizzati negli anni 60-70, è deprimente e non vediamo alternativa a questa soluzione che per ora si scontra con disposizioni normative che continuano a frenare. Pertanto – ha aggiunto Vitale – è urgente almeno riqualificare questo patrimonio, con incentivi che devono poter riguardare un intero immobile o un pezzo di città. Bisogna allargare la visione e non concentrarsi sulla riqualificazione di un singolo appartamento. Serve creare le condizioni per stimolare i cittadini a pensare alla riqualificazione degli interi condomini".

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Paola Pierotti
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