Con il sole si riducono i costi in bolletta: obiettivo -85% nel 2016
Intervista a Alberto Pinori, vicepresidente di ANIE Rinnovabili
Si può integrare il fotovoltaico con lampadine a Led, si possono isolare gli involucri edilizi e sostituire le finestre, ma il matrimonio più fortunato è quello che associa il fotovoltaico alla pompa di calore.
“Da tempo gli impianti fotovoltaici non sono incentivati, ma esistono diverse forme di contributo che possono rendere il fotovoltaico molto appetibile per le famiglie: gli impianti oggi costano quasi il 60% in meno di quello che costavano tre anni fa, ed è possibile una detrazione fiscale del 50% per un investimento massimo di 96mila euro, con l’iva agevolata (10%) detraibile in 10 anni”. Alberto Pinori, vicepresidente di ANIE Rinnovabili, l’associazione che raggruppa 355 imprese (produttrici di componenti come l’inverter, il vero cuore delle installazioni di pannelli fotovoltaici) e migliaia di dipendenti, spiega anche che “per quelle famiglie che non volessero ricorrere al vantaggio della detrazione fiscale, perché hanno già ristrutturato l’immobile, o perché hanno redditi che non vogliono intaccare – continua – possono ricorrere ai cosiddetti Certificati Bianchi fino a 20KW. Si tratta di una forma contributiva indiretta, promossa per le famiglie e le imprese, che viene computata misurando quante tonnellate di combustibile fossile non vengono bruciate grazie al fatto che si fa efficienza energetica”. Niente incentivi quindi, ma forme agevolate che rendono sempre competitivo l’impianto alimentato dal sole.
Fotovoltaico combinato Il fotovoltaico è una tecnologia che migliora la sua efficacia quando viene combinato con altre scelte progettuali ed impiantistiche. Si può integrare il fotovoltaico con la scelta di sostituire le lampadine ad incandescenza con quelle a Led, si possono isolare gli involucri edilizi e sostituire le finestre, ma il matrimonio più fortunato – spiega Pinori – è quello che associa il fotovoltaico alla pompa di calore, con il primo che genera elettricità in forma gratuita e la seconda che produce acqua calda per il riscaldamento, risparmiando sull’uso del gas”.
Se si analizzano le bollette di una famiglia di 3-4 persone che vive in un alloggio di 70 mq, si stima che questa spenda circa 500 euro all’anno per l’elettricità, e 2500 euro all’anno per il gas. La cifra che realmente incide sembra quindi essere quella del gas, ecco allora che la prima vera sfida consiste nell’azzerare, grazie alle pompe di calore, il consumo di gas e sostituirlo con l’elettricità. Se poi l’energia elettrica si produce con il fotovoltaico, si riuscirà a ridurre notevolmente le due bollette. “La combinazione delle due tecnologie – spiega Pinori – porterà ad efficientare realmente l’immobile e a promuovere l’auto-consumo”.
Per chi installa una pompa di calore o per chi cambia i serramenti, il Governo prevede come Ecobonus il 65% di detrazione fiscale in 10 anni, pertanto se si va a sommare il 50% del fotovoltaico con l’incentivo per gli altri componenti dell’edilizia, si riuscirà a migliorare drasticamente l’efficienza, con un valore aggiunto in tutto l’arco di vita dell’immobile, e con un investimento relativo.
“Per l’accumulo di energia l’anno buono sarà il 2016 e anche in questo caso il Governo prevede una detrazione del 50% del costo della batteria. In sintesi – continua Pinori – riducendo i consumi e puntando all’auto-consumo, sfruttando la detrazione del 50% per il fotovoltaico e la batteria per l’accumulo, la detrazione del 65% per la pompa di calore, cercando di ridurre l’impiego di gas a favore dell’elettrico, magari puntando ad un’auto-sufficienza e quindi all’indipendenza dalla rete elettrica, si potrà riuscire a risparmiare già tra un anno l’85% del costo dell’attuale bolletta. E per la famiglia-tipo, che originariamente pagava due bollette per un totale di 3000 euro, si dovrà mettere nel conto una spesa dell’ordine dei 250 euro”.
Il mercato “Il fotovoltaico italiano ha registrato una leggera ripresa nei mesi di maggio e giugno 2015 rispetto ai primi quattro mesi dell’anno. Nel semestre la potenza totale connessa è stata di 127,39 MW. Per quanto riguarda le relative classi, gli impianti del settore residenziale, di media e piccola taglia (tra 3 e 6 kW), continuano a farla da padrone con una potenza installata pari a 46,02 MW”. Sono questi i dati dell’Osservatorio di ANIE Rinnovabili che quest’estate ha presentato il quadro dell’installato di energia rinnovabile in Italia nel primo semestre del 2015 da fotovoltaico, eolico e idroelettrico.
Impianti e progetto Sul mercato internazionale si stanno affacciando alcune aziende che sperimentano interessanti prodotti per l’edilizia integrando il fotovoltaico negli elementi del costruito: c’è chi colora i pannelli perché non si vedano tra le tegole, chi inserisce nella copertura le cellule fotovoltaiche, chi installa i pannelli sulle tettoie dei parcheggi, chi cerca di far sparire l’impianto nell’architettura. “Ma spesso queste ultime iniziative, seppur interessanti per l’impatto con il contesto urbano e ambientale – commenta il vice presidente di ANIE Rinnovabili – sono ancora moto costose e spesso di performance inferiori rispetto ad una tradizionale soluzione”.
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