03-05-2015 Paola Pierotti 4 minuti

Prada e Koolhaas per il nuovo polo per l’arte di Milano

Sarà inaugurata il 9 maggio nella zona sud della città di un’ampia struttura espositiva e un cinema. Entro il 2016 anche la torre di 9 piani

"È sorprendente osservare come la crescente espansione del sistema dell’arte si sia tradotta in un numero limitato di tipologie allestitive"

Rem Koolhaas
Fondazione Prada 
museo
Dove si trova:
milano


Largo Isarco 2, 20139 Milano
Progetto:
oma


Heer Bokelweg 149, Rotterdam
Committenza:
fondazione prada


Largo Isarco 2, 20139 Milano

 

La nuova sede della Fondazione Prada a Milano, firmata Oma, aprirà al pubblico sabato 9 maggio 2015. Aspettando gli ex Mercati Generali di Roma (dove a distanza di 10 anni dalla gara il progetto Oma si è completamento rivoluzionato) e l’operazione Benetton a Venezia che coniugherà arte e shopping nell’ex palazzo delle Poste a piedi del Ponte di Rialto, Rem Koolhaas taglierà il nastro del suo primo progetto architettonico in Italia dove è stato messo in scena un laboratorio per l’arte.

Alternanza di nuovo ed esistente, di spazi pieni e vuoti, larghi e stretti per una nuova cittadella della cultura nata grazie alla valorizzazione di una struttura storica in chiave contemporanea. “È sorprendente osservare come la crescente espansione del sistema dell’arte si sia tradotta in un numero limitato di tipologie allestitive. Nel consenso generale lo spazio industriale in disuso, animato occasionalmente da eccezionali gesti architettonici, è diventato l’ambiente privilegiato per presentare mostre d’arte, ideale perché le sue caratteristiche prevedibili non mettono alla prova i progetti degli stessi artisti”. Rem Koolhaas colloca in questo contesto la trasformazione dell’ex complesso industriale milanese nella nuova sede della Fondazione Prada, caratterizzata da un’eccezionale pluralità di ambienti. “Questo repertorio è stato integrato da tre nuove costruzioni: un’ampia struttura espositiva, una torre e un cinema, in modo tale che la Fondazione si presenti come una collezione di spazi architettonici originale quanto la sua proposta artistica”.

Nella nuova sede della Fondazione Prada si integrano vecchio e nuovo, orizzontale e verticale, ampio e stretto, bianco e nero, aperto e chiuso. “Introducendo numerose variabili spaziali, la complessità del progetto architettonico contribuisce allo sviluppo di una programmazione culturale aperta – spiega l’architetto olandese – e in costante evoluzione, nella quale sia l’arte che l’architettura trarranno beneficio dalle loro reciproche sfide”.

Caratterizzata da un’articolata configurazione architettonica che combina sette edifici preesistenti a tre nuove costruzioni (Podium, Cinema e Torre) la nuova sede è il risultato della trasformazione di una distilleria risalente al 1910. Nel progetto di Oma coesistono quindi due dimensioni: l’opera di conservazione e l’ideazione di una nuova architettura che, pur rimanendo distinte, si confrontano in un processo di continua interazione. Situato in Largo Isarco, nella zona sud di Milano, il complesso si sviluppa su una superficie totale di 19mila mq (11mila con funzioni espositive). La Torre, in via di completamento, sarà aperta al pubblico nel 2016.

Parallelamente all’apertura milanese anche Venezia inaugurerà una nuova mostra: “Serial Classic” (9 maggio – 24 agosto 2015) a Milano,e “Portable Classic” (9 maggio – 13 settembre 2015) a Venezia, uniscono idealmente le due sedi della Fondazione nel corso dell’estate 2015. I progetti espositivi, il cui allestimento è ideato da OMA, analizzano rispettivamente i temi della serialità e della copia nell’arte classica e della riproduzione in piccola scala della statuaria greco-romana dal Rinascimento al Neoclassicismo.

Negli spazi di Milano sono presentati tre diversi progetti espositivi che utilizzano la Collezione Prada come strumento d’indagine e ricerca: “An Introduction” (9 maggio 2015 – 10 gennaio 2016), mostra nata da un dialogo tra Miuccia Prada e Germano Celant, “In Part” (9 maggio-31 ottobre 2015) a cura di Nicholas Cullinan, “Trittico” una strategia espositiva dinamica concepita dal Thought Council (Shumon Basar, Nicholas Cullinan, Cédric Libert).

Il Cinema ospita un progetto dal titolo “Roman Polanski: My Inspirations”. Nel documentario concepito da Roman Polanski per la Fondazione Prada e diretto da Laurent Bouzereau si ripercorrono le fonti d’ispirazione della sua opera cinematografica. Uno spazio sotterraneo del Cinema accoglie l’installazione permanente di Thomas Demand Processo grottesco (2006-2007) presentata per la prima volta nel 2007 a Venezia. Gli spazi raccolti della Haunted House, un edificio di quattro piani al centro del complesso, accolgono un’installazione permanente concepita da Robert Gober e due lavori di Louise Bourgeois.

Da maggio 2015, in concomitanza con l’apertura della nuova sede di Milano, prendono il via anche le attività educative dell’Accademia dei bambini, un progetto a cura di Giannetta Ottilia Latis. L’ideazione dello spazio è stata sviluppata in collaborazione con 18 studenti dell’École nationale supérieure d’architecture de Versailles, sotto la direzione di Cédric Libert ed Elias Guenoun.

Infine il Bar Luce, ideato dal regista americano Wes Anderson e situato nell’edificio d’entrata della nuova sede, ricrea l’atmosfera di uno storico caffè milanese. La decorazione del soffitto e delle pareti riproduce in “miniatura” uno dei simboli della città, la Galleria Vittorio Emanuele, mentre gli arredi interni in formica, le sedute e il pavimento in terrazzo rendono omaggio al cinema italiano degli anni Cinquanta e Sessanta.

Il museo sarà aperto tutti i giorni, dalle 10 alle 21. Come ci si arriva? Con la linea metropolitana M3 fermata Lodi TIBB, con il Tram 24 fermata Ripamonti / via Lorenzini o con il bus linea 79 fermata Largo Isarco / via Brembo.

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Paola Pierotti
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