23-02-2015 Paola Pierotti 3 minuti

Campus a Forlì: riuso dell’ospedale, zero consumo di suolo e progetto nato da concorso

Sarà inaugurato il 9 marzo dal ministro all’Istruzione Stefania Giannini il polo universitario dello studio Lamberto Rossi (16 anni dopo la gara)

"Il campus universitario come organismo costruito non per sorprendere ma per incuriosire, un social network urbano, un’agorà universitaria progettata per stimolare senso e sensibilità, senza consumo di nuovo territorio"

Lamberto Rossi
Campus forlì
campus universitario
Dove si trova:
forlì


Piazzale Solieri, 1
Progetto:
lamberto rossi associati


Via Telesio, 17 – Milano
Committenza:
università di bologna


via Zamboni 33 – Bologna

 

Un campus universitario nato dalla riqualificazione di un ex ospedale. Un progetto nato da un concorso. Un intervento a consumo zero do di suolo. Sono queste le tre qualità del nuovo polo dell’Università di Bologna firmato dallo studio Lamberto Rossi Associati a Forlì. Nuova architettura per riusare un complesso a padiglioni del primo Novecento in un’area di 9 ettari, un'idea nata da un concorso internazionale vinto nel 2000 dal gruppo di architetti guidato da Lamberto Rossi con Massimo Galletta, Roberto Lazzarini, Marco Tarabella e Paolo Zilli e di un Accordo di Programma con Università e Ministero in base al quale il Comune ha concesso area e immobili.

Il campus è stato concepito come un ponte tra centro storico e la città contemporanea, tra tradizione e innovazione. Una promenade urbana di 250 metri con un mix di padiglioni restaurati e altri nuovi in un parco che apre alla città questo settore urbano prima chiuso in se stesso.

Realizzato a partire dal 2003, in più fasi, il campus ha visto in questi giorni il completamento dell’elemento più ambizioso – il nuovo teaching hub – composto dai tre corpi delle aule e dal “trefolo”, la spina dorsale del sistema: una lunga galleria urbana leggera e trasparente aperta verso il parco. Tre “percorsi intrecciati” di 6×3,5 m in cemento armato, rivestiti da 4.600 mq di lastre di acciaio, che partono dalle tre quote dell’impianto storico e, intersecandosi, definiscono uno spazio mutevole in altezza e in larghezza: il mall.

I percorsi accolgono gli spazi studio singoli e di gruppo (470 posti) per studenti, ricercatori e docenti.

"La metafora del trefolo – spiegano i progettisti – evoca l’essenza stessa dell’università: così come le funi si rafforzano perché formate dall’intreccio dei cavi, così le tre funzioni primarie dell’università – didattica, ricerca e alta formazione – si arricchiscono quando interagiscono tra loro (e con la città) generando luoghi anti-gerarchici, stimolanti, di scambio culturale, scientifico e tecnologico, di confronto interdisciplinare, di commistione tra studenti, docenti, ricercatori e cittadini. Un’interazione troppe volte trascurata negli atenei italiani, fondamentale per favorire un processo di crescita individuale e collettiva".

La geometria irregolare del lungo mall pedonale urbano, la forte permeabilità visiva e fisica con il parco, il sistema di illuminazione che si estende agli spazi esterni e il frangisole di rivestimento dei blocchi aula (23 km lineari in materiale di riciclo) che al contrario entra nello spazio interno, diluiscono il confine tra interno ed esterno, tra spazio collettivo e individuale. L’intero organismo è immerso nel parco che, abbattuto il recinto ospedaliero, entra finalmente a far parte del tessuto urbano. "Il gioco di rifrazioni del rivestimento in acciaio – aggiungono gli architetti – moltiplica la già forte presenza degli alberi registrando l’alternarsi delle stagioni".

Un organismo costruito non per sorprendere ma per incuriosire, un social network urbano, un’agorà universitaria progettata per stimolare senso e sensibilità, senza consumo di nuovo territorio. Il campus sarà inaugurato il 9 marzo dal Ministro all'Istruzione Stefania Giannini.

I NUMERI DEL PROGETTO.
Area totale
: circa 9 Ha di cui 3,2 di Parco Pubblico e 1,8 di Corti Universitarie; volume ridotto da 247.000 mc (ospedale) a 238.000 (configurazione finale); 1.270 ml di nuovo percorsi urbani ciclo-pedonali; 2.000 mq di riduzione del consumo di suolo; incremento della superficie permeabile del parco. In totale ad oggi: 22.600 mq di S.l.p. di interventi di recupero e 13.300 mq di nuova costruzione.
Cronologia: masterplan: 2003; esecutivo seconda fase: 2008; cantiere: 2010-2014.
Costo delle due Fasi: 28 milioni di euro

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Paola Pierotti
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