28-01-2015 Paola Pierotti 2 minuti

Bologna invita artisti e architetti di tutto il mondo a progettare il Memoriale della Shoah

Concorso in due fasi, la seconda ristretta a tre gruppi. Montepremi: 15mila euro. Presidente della giuria: Peter Eisenman

"Lidea condivisa dai promotori del concorso con il Comune di Bologna è quella di ospitare il memoriale nella nuova piazza realizzata nel crocevia tra via Carracci ed il ponte di via Matteotti: una piazza nata da un “accidente” (frammento di una incompiuta stazione ferroviaria), ma localizzata in posizione di grande transito, nella connessione tra il centro antico di Bologna e la espansione urbana di inizio '900"

Bologna invita artisti e progettisti di tutto il mondo (con un bando in lingua inglese) a partecipare al concorso per costruire un memoriale in città. In occasione del “Giorno della Memoria” (istituito in Italia con Legge 20 luglio 2000 n. 211) nell'anno 2015, settantesimo anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, la Comunità Ebraica di Bologna e l'Unione delle Comunità Ebraiche in Italia, hanno promosso la realizzazione di un "Memoriale della Shoah" per mantenerne viva la memoria.
 

Il concorso è in due fasi, alla seconda saranno ammessi tre gruppi, a ciascuno andrà un rimborso di 5mila euro.

"Questa triste pagina della storia europea e mondiale deve aiutarci a costruire per i nostri figli un futuro che sappia ricollegarsi al passato e al presente, in cui sia valorizzata la diversità. Se vogliamo combattere il razzismo – si legge nella presentazione del concorso – dobbiamo imparare a metterci nei panni dellaltro, pensare che ciò che capita al nostro vicino potrebbe succedere anche a noi. Con questi presupposti siamo chiamati a costruire nuove politiche culturali, in Italia e in Europa".

Il Memoriale interpreterà questo obiettivo, traducendolo in una struttura spaziale in grado di coinvolgere la cittadinanza, invitandola ad entrare in una diversa dimensione, in un percorso che va dal dramma storico dello sterminio alla contemplazione della bellezza nel paesaggio urbano: dalla violenza e dalla morte alla vita. "Chi attraverserà questo spazio – spiegano i promotori dell'iniziativa – dovrà provare una personale ed intima esperienza, che, collegata al concetto di memoria, procurerà domande, senza che il luogo offra risposte predeterminate". Il Memoriale quindi non ha l'obiettivo di informare il visitatore sui fatti storici cui si riferisce, né di raccontare o narrare la storia della Shoah o quello che allora accadde a Bologna. Archivi, biblioteche, centri di studio e documentazione operano in questo senso, in città e in rete. Lidea condivisa dai promotori del concorso con il Comune di Bologna è quella di ospitare il memoriale nella nuova piazza realizzata nel crocevia tra via Carracci ed il ponte di via Matteotti: una piazza nata da un “accidente” (frammento di una incompiuta stazione ferroviaria), ma localizzata in posizione di grande transito, nella connessione tra il centro antico di Bologna e la espansione urbana di inizio '900, piazza che sarà frequentata da una vasta e molteplice cittadinanza e la cui connotazione primaria sarà proprio quella della Memoria.

Nella consapevolezza che il Memoriale sarà costruito in un luogo di transito e di relazione, il progetto dovrà affrontare il tema dell'uso e della durata del Memoriale, le questioni legate alla sua protezione e manutenibilità nel tempo.

La giuria è palese e tutti i riferimenti del bando sono indicati sul sito dedicato ai concorsi. Presidente è Peter Eisenman.

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Paola Pierotti
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