19-01-2015 2 minuti

A New York è rinato il Pier A: da molo dei migranti a riferimento enogastronomico

Il monumento storico nazionale riapre al pubblico dopo molti anni. Mix di spazi per il tempo libero con vista mozzafiato sul Hudson River

Nel 2008 il progetto è stato trasferito alla Battery Park City Authority che ha investito 12 milioni di dollari per la sua ristrutturazione oltre ai 30 milioni spesi dalla città e ai circa 20 milioni sborsati dagli affittuari per riadattare gli spazi. Dalla locazione di 25 anni l’Authority incasserà una cifra pari a 41 milioni di dollari.

Riapre i battenti, nel cuore di Battery Park a New York, il Pier A Harbor House, lo storico molo sul fiume Hudson utilizzato in passato dalle navi cariche di migranti. Incluso nell’elenco dei monumenti storici nazionali, il Pier A Harbour, grazie ad un restauro che ne ha valorizzato peculiarità e dettagli storici, House cambia completamente vocazione diventando un centro con “oyster bar” e ristoranti alla moda. Grazie all'accordo stipulato per i prossimi 25 anni con Peter Poulakakos, ristoratore di spicco della City, e con i suoi soci (Paul Lamas, Michael Jewell e Daniel McDonald), viene consentito l'accesso al pubblico per la prima volta dopo molti anni. Su una superficie di 2.600 mq, il Pier A diventa una destinazione attraente offrendo una delle migliori viste panoramiche sull’acqua di Manhattan. Il primo piano è adibito a bar open space e circondato da tavoli all’aperto; il secondo piano invece è suddiviso in più locali per cene formali con menù tipici della valle del fiume Hudson, completo di un intimo bar per cocktail. Infine, al terzo piano, da cui si gode una incomparabile vista sul waterfront di Lower Manhattan e sullo skyline dell’area finanziaria, è riservato ad ospitare eventi speciali.

Costruito nel 1886 dal Department of Docks di New York, il molo divenne anche sede della New York Harbor Police, la pattuglia portuale del Dipartimento di Polizia. Dopo la firma dell'armistizio che pose fine alle ostilità della Prima Guerra Mondiale sul fronte occidentale, vennero apposti, il 25 gennaio 1919, l'orologio e la campana nella torre di guardia quale memoriale per i soldati americani e i marinai che avevano perso la vita, diventando di fatto il primo monumento ai caduti statunitensi della Grande Guerra. Si trattò di un dono del finanziere Daniel Gray Reid, la cui fortuna era stimata allora in 50 milioni di dollari.

Tuttavia, tra il 1955 e il 1959, prima la polizia e poi il Department of Docks, in seguito ribattezzato Dipartimento della Marina e dell'Aviazione, abbandonarono il Pier A e solo circa una trentina di anni fa, due funzionari dell'amministrazione del sindaco Ed Koch pensarono di rivitalizzare il molo, trasformandolo in un centro visitatori con bar e ristoranti. Nel 2008 infine, il progetto è stato trasferito alla Battery Park City Authority che ha investito 12 milioni di dollari per la sua ristrutturazione oltre ai 30 milioni spesi dalla città e ai circa 20 milioni sborsati dagli affittuari per riadattare gli spazi. Dalla locazione di 25 anni invece, l’Authority incasserà una cifra pari a 41 milioni di dollari.

Nonostante i lavori siano stati più lunghi del previsto a causa dei danni provocati dall'uragano Sandy dell'ottobre 2012, la birreria è stata inaugurata lo scorso novembre, mentre i ristoranti, fra cui l’“oyster bar”, e il bar al secondo piano, in stile "archeologia industriale", inizieranno l'attività il mese prossimo. Entro l'estate 2015 invece verrà aperto lo spazio esterno, con 470 posti a sedere e una vista mozzafiato sul Hudson River.

Sito web del Pier A Harbour House New York

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