20-11-2014 Paola Pierotti 4 minuti

Dal disegno di città alla materia. 5+1AA svela il suo Headquarter Tiburtina

HqTiburtina | Specchiature e semitrasparenze per l’edificio Bnl-Bnp Paribas: gioco di riflessi per integrare l’edificio nel contesto senza negare l’identità del nuovo

"Tra i privati è cresciuta la consapevolezza che il progetto deve essere uno strumento di dialogo e l’architettura non è più intesa come mezzo comunicativo ed edonistico ma come assunzione di responsabilità"

Alfonso Femia

“La preziosità sarà resa dalla luce solare che definirà un’atmosfera di specchiature e semitrasparenze con l’intorno. Il progetto rimanda l'immaginario a importanti lavori di artisti e cineasti contemporanei che si sono confrontati sul tema della percezione e del riflesso del reale”. Con questa immagine, descrivendo il colore argenteo della facciata che sarà realizzata in vetro e ceramica, gli architetti dello studio 5+1AA raccontano il loro progetto che sta salendo a Roma a ridosso della stazione Av Tiburtina e che ospiterà il quartier generale del gruppo Bnl-Bnp Paribas. Per prossima primavera lo scheletro sarà ultimato e a partire dall'autunno del 2015 la struttura lunga 230 metri e alta 56 inizierà ad essere rivestita con una pelle cangiante, opaca e trasparente, pensata per reagire e giocare con il cielo. “Sarà un’architettura dinamica – dicono gli architetti – diversa metro dopo metro, che si mostrerà quasi in movimento per chi la vedrà dal treno, a tratti molto trasparente o materiale per chi guarderà l’edificio ad esempio dalla stazione”.

Dopo aver realizzato la torre orizzontale di Fiera Milano e a Roma gli edifici direzionali per il Ministero degli Interni e l’Agenzia Spaziale, lo studio guidato da Alfonso Femia, Gianluca Peluffo e Simonetta Cenci realizzerà sempre nella Capitale, a Tiburtina, un’architettura ad alta complessità: oltre agli uffici per il gruppo bancario ci saranno altri servizi accessori tra cui l’auditorium e un ristorante. Il cantiere di Roma occupa una superficie di 7.300 mq e sono impegnate 300 persone al giorno per consegnare l’edificio nel primo trimestre del 2016.

“Il nuovo edificio – raccontano i progettisti – dialogherà con l’adiacente complesso della stazione ferroviaria Tiburtina che è caratterizzata dalla sua dimensionalità e dal suo assetto orizzontale. Il dialogo non deve necessariamente essere diretto, ma costituito da riferimenti e punti di vista delle diverse altezze della stazione, ora parte di un nuovo paesaggio urbano”. L'obiettivo è di rispondere alle esigenze funzionali con un edificio capace, nella sua autonomia e identità, di appartenere al contesto urbano della Stazione Tiburtina, e al tempo stesso di essere rappresentativo per la città di Roma e per i suoi utenti.

5+1AA ha consegnato da poco la nuova sede dello Iulm a Milano, ha ultimato un secondo lotto di un complesso mixed use a Brescia, sta concludendo la nuova sede dell'Autorità Portuale di Savona e sta recuperando la biblioteca di La Spezia (ambedue gli edifici saranno conclusi nel 2015), sta sviluppando un progetto urbano ad Arezzo e a Genova sta ultimando il cantiere delle tre torri di San Benigno. Una ricca produzione, da affiancare all’impegno all’estero, da Parigi a Istanbul, da Marsiglia ad Algeri, che porta lo studio ad occuparsi delle varie scale del progetto e a confrontarsi prima che con i temi dell’architettura con quelli della città. “Il progetto per il gruppo Bnl-Bnp Paribas – racconta Femia – ci ha permesso di confrontarci con la complessità tipica della città europea, a ridosso di un’importante arteria della città, con un progetto che favorirà la riconnessione di due quartieri, in un’area dove già altre operazioni come la Città del Sole (realizzata al posto dell’ex deposito Atac, firmata da Labics, ndr) stanno contribuendo a trasformare in modo significativo il tessuto consolidato”.

Lo studio ha lavorato a questo progetto trovando un equilibro alla scala urbana, facendo i conti con le condizioni di un’area estremamente difficili (estesa 250 metri e larga al massimo 44 metri in corrispondenza della stazione AV) e dovendo confrontarsi con un ambizioso programma funzionale e volumetrico dettato dalla committenza. “Abbiamo cercato di far parlare le diverse lingue del progetto – hanno commentato gli architetti – senza che una impoverisse l’altra: vincoli tecnici, budget, destinazioni funzionali non dovevano penalizzare il tema architettonico. E poi sulla materia stiamo portando avanti una battaglia importante, in sinergia con le aziende – ha detto Alfonso Femia – per poter parlare di specificità e identità, per creare una buona relazione con il paesaggio, per stabilire attraverso l’architettura relazioni percettive e fisiche con la terra e con il cielo”. Se verso i binari si è lavorato molto per enfatizzare una dimensione percettiva cinetica, pensando a chi vedrà l’edificio guardandolo da un treno in movimento, verso la città l’impatto è statico, anche se l’intero edificio sembrerà sempre diverso a seconda delle stagioni e delle ore del giorno.

5+1AA progetta e costruisce indifferentemente per il pubblico e per il privato. Bnp Paribas Real Estate è un committente importante con il quale lo studio sta costruendo un pezzo di città pubblica. “Generalmente tra i privati è cresciuta la consapevolezza che il progetto deve essere uno strumento di dialogo, deve incidere in modo responsabile e l’architettura – aggiunge Femia – non è più intesa come strumento comunicativo ed edonistico ma come assunzione di responsabilità. Sembra ci si stia allontanando dall’idea che l’architettura costi molto e che richieda necessariamente lunghi tempi di gestazione: a Tiburtina stiamo riuscendo a realizzare con un committente privato un edificio, in classe A, di 75mila mq con un budget da 83 milioni, una cifra che solitamente si considera per l’edilizia sociale”.

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Paola Pierotti
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