11-09-2014 Paola Pierotti 3 minuti

Carlo Ratti: “Bisogna guardare al mondo come un mercato che offre enorme possibilità”

Congresso Nazionale Ingegneri / Cinque domande all’ingegnere globe-trotter che ha impostato il suo successo su innovazione e interdisciplinarietà

"Bisogna puntare tutto sulla qualità del lavoro e cercare di diventare i migliori in quello che si fa. In un mondo sempre più interconnesso è fondamentale"

Carlo Ratti

È Carlo Ratti, ingegnere (e architetto) torinese, co-fondatore dello studio Carlo Ratti Associati e direttore del Sensable City al MIT di Boston, l'ingegnere-modello che il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha invitato a Caserta per dare una lezione sula necessità di innovare la professione.

Ratti per la seconda volta al Congresso Nazionale degli Ingegneri italiani. Sei un ingegnere 'speciale' nel contesto italiano che d'altra parte soffre per mancanza di opportunità, credibilità, futuro. Qual è il tuo messaggio?
Guardare al mondo come mercato – che oggi offre enormi possibilità. E reinventare la figura professionale dell'ingegnere in chiave più collaborativa e interdisciplinare…

Cosa pensi degli ordini professionali? Hanno senso? Pensando ad un mestiere che cambia, cosa potrebbero offrire gli Ordini agli iscritti?
Proprio questo: una piattaforma per far evolvere più velocemente la professione…

Cosa racconti oggi domani alla platea degli Ingegneri riuniti a Caserta?
Proprio attraverso i nostri progetti, occasioni di lavoro concrete, spiegherò come si può impostare diversamente la professione in chiave interdisciplinare.

Quali sono oggi i tre lavori più importanti dello studio Carlo Ratti Associati?
Un padiglione per Expo, il Future Food District per Expo 1015, un grande progetto per le Olimpiadi di Rio e uno ancora top secret ma che potrebbe essere la struttura più alta del mondo. E poi alcune idee che stanno diventando start up (come makr shakr che sarà parte dell'ultima nave di Royal Caribbean: XXLINKA REPUBBLICA)

Architettura e Ingegneria, discipline in evoluzione. Cosa consiglieresti ai giovani laureandi? Non solo di scappare in un altro paese …
Bisogna puntare tutto sulla qualità del lavoro e cercare di diventare i migliori in quello che si fa. In un mondo sempre più interconnesso è fondamentale.

Chi è Carlo Ratti.

Formazione. Carlo Ratti è titolare dello studio Carlo Ratti Associati di Torino e direttore del MIT Senseable City Lab di Boston. Laureato presso il Politecnico di Torino e l’École Nationale des Ponts et Chaussées a Parigi, ha conseguito un Master in Philosophy e un PhD in Architettura all’Università di Cambridge, in Inghilterra.

Brevetti e pubblicazioni. Carlo Ratti è proprietario di numerosi brevetti e autore di più di 250 pubblicazioni. Collabora regolarmente con Domus e Il sole 24 ore e ha scritto per BBC, La Stampa, Scientific Amerian e The New York Times. Alcuni suoi lavori sono stati esposti alla Biennale di Venezia, al Design Museum di Barcellona, al Science Museum di Londra, al GAFTA di San Francisco e al Museum of Modern Art di New York, al MAXXI di Roma.

Riconoscimenti. La rivista Esquire lo ha inserito tra i “2008 Best & Brightest”, Forbes tra i “Names You Need to Know” del 2011, Wired nella “Smart List 2012: 50 people who will change the world”. Fast Company ha nominato Carlo Ratti tra i “50 Most Influential Designers in America” Thames & Hudson tra i “60 innovators shaping our creative future”, Blueprint Magazine tra le “25 People Who Will Change the World of Design”. Il suo Digital Water Pavillon, installato a Zaragoza per Expo 2008, è stato segnalato dalla rivista Time come una delle “Best Inventions of the Year”. Nel 2011, Carlo Ratti è stato premiato dalla Fondazione Renzo Piano come uno dei tre migliori giovani architetti italiani.

Carlo è stato relatore al TED nel 2011, curatore del “BMW Guggenheim Pavilion” di Berlino nel 2012, direttore didattico allo Strelka Institute for Media, Architecture and Design di Mosca ed è stato nominato “Inaugural Innovator in Residence” dal governo del Queensland. Carlo Ratti è membro dell’Italian Design Council e del World Economic Forum Global Agenda Council for Urban Management.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Paola Pierotti
Articoli Correlati
  • Le scuole del futuro sono già qui

  • Dall’Italia all’Europa: Legacoop Abitanti lancia il suo Piano casa

  • Urbanistica nel caos: slitta il Salva-Milano e stop al Sue

  • Ingegneria, le società si prendono il mercato (ai professionisti solo il 7% degli importi)