Urbanistica a Roma: dopo i laboratori di partecipazione, i concorsi per le caserme di via Guido Reni e per l’ex Fiera
A settembre al via il primo concorso promosso da Cdp Investimenti con il Comune e il Maxxi per il masterplan di un’area di 5 ettari e 72mila mq di Sul
"Il concorso avrà per oggetto un piano unitario per un’area di circa 5 ettari, 72mila mq di Sul, di cui 45mila privati e 27mila ad uso della Città della Scienza. L’ente banditore sarà Cdp Investimenti che ha firmato un protocollo con il Comune di Roma e con il Maxxi. Inviteremo 5-6 gruppi italiani ed europei, niente archistar, team che abbiano esperienza in tema di masterplanning e che abbiano sviluppato progetti mixed use”
Entro il 2014 il Comune di Roma attraverso l’assessorato alla Trasformazione Urbana bandirà due concorsi internazionali di architettura finalizzati al riutilizzo di spazi urbani edificati e non più utilizzati. Si parte con l’area delle ex caserme di via Guido Reni dove il concorso sarà indetto già a settembre, ed entro la fine dell’anno sarà pronto anche il bando per la valorizzazione dell’area dell’ex Fiera di Roma su via Cristoforo Colombo. Non solo pedonalizzazione dei Fori o di Piazza di Spagna, la linea urbanistica di Roma Capitale promossa dall'assessore Giovanni Caudo punta sul rapporto con i privati e sulla ricerca di qualità attraverso concorsi che hanno per oggetto il masterplan.
A Roma a pochi passi dal Museo Maxxi di Zaha Hadid e non lontano dall’Auditorium di Renzo Piano, “si è concluso un importante processo di partecipazione e prende avvio il maxi-piano di rigenerazione urbana delle ex caserme di via Guido Reni. L’assemblea capitolina – racconta l’assessore Caudo – ha approvato la delibera per la riconversione degli spazi dell’ex caserma che diventerà sede della Città della Scienza. L'area oggi di proprietà di Cdp Investimenti sgr sarà completamente trasformata e potrà ospitare residenze, circa 200 alloggi di cui 75 sociali, e strutture ricettive, in totale sono 45 mila mq di costruito; circa la metà di quanto previsto dalla delibera dell'amministrazione precedente che ieri sera è stata revocata”.
Il concorso per l’area del Flaminio avrà per oggetto un piano unitario per un’area di circa 5 ettari, 72mila mq di Sul, di cui 45mila privati e 27mila ad uso del museo. “L’ente banditore sarà Cdp Investimenti – spiega l’assessore Caudo – che ha firmato un protocollo con il Comune di Roma e con il Maxxi. Inviteremo 5-6 gruppi italiani ed europei, niente archistar, team che abbiano esperienza in tema di masterplanning e che abbiano sviluppato progetti mixed use”.
Il progetto di via Guido Reni prevede che la trasformazione faccia incassare al comune oneri straordinari per almeno 43 milioni di euro oltre quelli ordinari che serviranno per la realizzazione dei servizi di quartiere.
Costruire sul costruito è un tema che si ripresenta sui tavoli del Campidoglio anche quando si parla della rigenerazione dell’area del’ex Fiera, per la quale proprio un anno Fiera Investimenti aveva indetto l’ennesima gara, prontamente congelata dall’amministrazione appena insediata. “Negli ultimi mesi abbiamo lavorato anche su questo tema, abbiamo fatto una proposta – aggiunge Caudo – che è stata approvata sia dalla giunta che dal Municipio. Contiamo di procedere con lo stesso metodo di vi Guido Reni: laboratori di partecipazione e poi il concorso ad inviti entro il 2014”.
Il metodo via Guido Reni. E' passato meno di un anno dalla prima memoria di giunta con l’individuazione delle funzioni da allocare con particolare riferimento alla Città della Scienza (23 settembre 2013) e il 5 agosto è stata approvata la delibera con indicazione delle prescrizioni urbanistiche. Nel percorso di partecipazione sono state coinvolte oltre 800 persone in 5 mesi, e dal lavoro dei laboratori saranno recepite indicazioni utili in fase di progettazione. “Appena sarà pronto il masterplan – dicono dal Comune – si approverà definitivamente il piano di recupero per l’avvio dei cantieri”.
L'intervento di via Guido Reni porta risorse importanti nella città con un investimento che sarà di circa 300 milioni di euro, occasione per imprese locali di poter partecipare alla realizzazione, con ricadute positive in termini occupazionali nella fase di costruzione e per le attività che vi saranno insediate. L'ultima caserma oggetto di trasformazione a Roma risale a circa venti anni fa, la caserma Pepe e Sani a piazza Vittorio.
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